Holcim: gettate le fondamenta della Torre Libeskind

Gettate le fondazioni della terza torre di CityLife che, insieme alla Torre Allianz progettata da Arata Isozaki e alla Torre Generali progettata da Zaha Hadid, andrà a costituire il business district di questa nuova area della città di Milano

Alzi la mano chi non si è mai fatto rapire dalla curiosità di trovare le differenze in due immagini all'apparenza identiche, magari nei settimanali di enigmistica, magari d'estate, magari per gioco. Ebbene qui il gioco è esattamente il contrario e riguarda due opere lontanissime tra loro, lontanissime non solo nel tempo e nello spazio ma lontanissime per natura, struttura e funzione. Sembra infatti impossibile trovare il trait d'union tra un capolavoro rinascimentale del calibro della Pietà Rondanini di Michelangelo e l'avvenieristica architettura della Torre Libeskind, in costruzione a Milano CityLife. Eppure, come lo stesso architetto ammette: "osservando la Pietà Rondanini di Michelangelo mi accorsi che la curva della schiena di Maria era identica (identica!) all'arco della torre che avevo progettato".
Introduce così, Daniel Libeskind, il progetto della terza torre che porta il suo nome e che andrà a comporre lo skyline definitivo di CityLife, nell'ex fiera campionaria di Milano.
CityLife rappresenta uno dei maggiori progetti di riqualificazione in Europa, riguardando un'area di intervento di 366.000 mq e prevedendo un mix articolato e bilanciato di funzioni pubbliche e private fra residenze, uffici, shopping, servizi, aree verdi e spazi pubblici.
Se la Torre Isozaki, progettata dall'architetto Arata Isozaki e soprannominata "il Diritto" è stata terminata nell'aprile 2015, dopo tre anni di lavoro, e la Torre Hadid, progettata dall'architetto Zaha Hadid e soprannominata "lo Storto" è ormai giunta al trentesimo piano dei solai e al trentaquattresimo del core, è la Torre Libeskind, progettata dall'omonimo architetto polacco e già soprannominata "il Curvo" ad essere ora sotto i riflettori.
Lo scorso 27 novembre, infatti, Holcim ha gettato le fondamenta della Milano del futuro segnando un nuovo record: 5.890 metri cubi di calcestruzzo in 30 ore, mettendo in campo ben 3 impianti di calcestruzzo preconfezionato: Novate, Segrate e Assago con 5 punti di carico totali per una resa oraria effettiva di 40 mc/h e un potenziale di 200 mc/h; 3 cave di aggregati; 1 impianto di produzione cemento: Merone; 3 pompe di calcestruzzo con braccio da 50 metri; 45-47 betoniere, 18 mezzi per il trasporto di aggregati, 9 mezzi per il trasporto cemento per turno e oltre 100 persone coinvolte nell'arco di 30 ore.
Come ha affermato soddisfatto Calogero Santamaria, Amministratore Delegato di Holcim Aggregati Calcestruzzi S.r.l.: "L'organizzazione, le conoscenze ed il valore del nostro team sono state le carte vincenti per garantire il pieno successo in questo tipo di realizzazione, come lo sono state l'anno scorso per il getto di fondazione della Torre Hadid".
Holcim ha messo in campo notevoli risorse per riuscire a conciliare le tempistiche richieste dall'imponente getto, atto a coprire una base esagonale non regolare di dimensioni massime 66 m x 40 m ed altezza 2,50 m per la quale sono stati pompati quasi 6.000 metri cubi di calcestruzzo.

 

L'articolo è stato pubblicato a pag 22 del n.622/2016 di Quarry and Construction...continua a leggere