La culla del Rinascimento

Cantiere di allargamento alla III corsia del tratto Firenze Sud-Incisa dell'Autostrada A1 che vede protagonista l'impresa di opere speciali Sicilia Angelo Srl con una vasta gamma di attrezzature fornita da Air Service Srl

La storia è nota e bene conosciuta. Dopo gli anni bui del Medioevo fu a Firenze che arte, scienza e letteratura rifiorirono, dando origine, nella seconda metà del secolo XIV, al movimento artistico del Rinascimento, decretando così la città medicea sua culla per eccellenza. Ebbene, non siamo al cospetto della cupola del Brunelleschi o del David di Michelangelo e nemmeno fra le botteghe di Ponte Vecchio. Siamo sull'A1 Milano-Napoli, nel tratto Firenze Sud-Incisa dove sono in corso i lavori di ampliamento per la realizzazione della terza corsia autostradale. Quattro le aree di lavoro che abbiamo potuto visitare e che vedono l'impresa Sicilia Angelo Srl impegnata nella realizzazione di opere speciali nel sottosuolo. Ampia la gamma di attrezzature fornite da Air Service Srl per un cantiere caratterizzato da un dinamismo e un fermento operativo davvero paragonabile, con i dovuti distinguo, al risveglio della Firenze rinascimentale.

L'area vede come protagonisti il committente Autostrade per l'Italia e l'Appaltatore Pavimental, che ha affidato la realizzazione di parte delle opere speciali nel sottosuolo all'impresa Sicilia Angelo Srl. Vista la complessità dell'opera, appaltata da Autostrade per l'Italia e commissionata da Pavimental Spa, si è proceduto, come norma vuole, alla scomposizione strutturata del progetto, ossia alla Work Breakdown Structure, dividendo l'opera in WBS appunto. Oggetto della nostra visita al cantiere sono state quattro WBS denominate: MC03 (esecuzione di muro di controripa e paratia di pali multitirantata); MC04 (intervento di rafforzamento corticale con chiodature di ancoraggio e posa in opera di rete metallica di contenimento); MC02 (muro di controripa, rafforzamento corticale e paratia berlinese); MC14 (paratia superiore ed inferiore con berlinesi di micropali, esecuzione di micropali valvolati inclinati, tiranti e ancoraggio).
Le lavorazioni, tutte svolte con il traffico veicolare in esercizio e in spazi compressi fra abitato e autostrada, nonché su pendii particolarmente scoscesi, lo hanno reso un cantiere particolarmente complicato e stimolante, meritevole di essere analizzato e raccontato.

MC03 - Muro di controripa e paratia di pali multitirantata
Come ci spiega Rosanna Sicilia, Direttore Tecnico della Sicilia Angelo Srl: "per MC si intende muro di controripa, ossia un muro di contenimento realizzato a sostegno del lato a monte dell'autostrada, al fine di poter ampliare in sede la piattaforma stradale e realizzare la III corsia. È una delle opere più importanti che insistono sul tracciato - sottolinea - ed è caratterizzata dall'esecuzione di una paratia di pali di grande diametro, 1500 mm, con profondità variabile dai 25 ai 15 metri e 5 ordini di tiranti a sostegno, per un totale di 30.000 m di tiranti, deputati a contenere il fronte della montagna. Per quanto riguarda le lavorazioni - precisa - una volta eseguita la paratia di pali di grande diametro si è proceduto alla realizzazione del cordolo di testa in cemento armato sul quale sono stati eseguiti i tiranti del primo ordine. Il primo ordine ha visto la realizzazione di n.188 tiranti di tipo definitivo aventi lunghezza pari a 34 m. Eseguita la perforazione fino al raggiungimento della profondità di progetto, viene messo in opera il tirante attraverso l'ausilio di appositi centratori. Il tirante è un elemento strutturale caratterizzato da una serie di trefoli in acciaio armonico ad alto tenore di carbonio nonché alta resistenza. Si procede quindi attraverso gli appositi tubi di iniezione, alla fase di iniezione primaria della miscela cementizia, a bassa pressione e dopo 8-12 ore si procede all'iniezione ad alta pressione attraverso un tubo a perdere dotato di valvole di non ritorno intervellate a 50 cm lungo il tratto di fondazione del tirante.

Attraverso opportuni "mix-design" per la miscela di iniezione ed a valle delle prove di laboratorio sulle stesse, è possibile procedure alle fasi di collaudo dei tiranti a soli 6 giorni dall'iniezione e quindi allo scavo di ribasso ed all'esecuzione degli ordini successivi previsti in progetto".
Prosegue Rosanna Sicilia:"al momento è in corso l'esecuzione del secondo ordine di tiranti ed abbiamo due perforatrici che operano in contemporanea, una procedendo da Nord e una che gli va incontro da Sud, e squadre di lavoro simultanee in modo tale da avere un cantiere dinamico che ci consente di raggiungere gli obiettivi richiesti dal nostro committente, ossia sicurezza, serietà e correttezza nelle fasi esecutive ma anche velocità di esecuzione, tanto che, anziché destinare un turno di lavoro alla perforazione dei tiranti e un turno di lavoro all'iniezione abbiamo tre squadre tutte all'opera contemporaneamente cosicchè il lavoro possa procedere in modo fluido, tale da consegnare a fine giornata il tirante completo in tutte le sue fasi: al giorno realizziamo 150 m di perforazione quindi 5 tiranti per gruppo di lavoro".
Velocità ed efficienza operativa si ottengono, ovviamente, oltre che grazie alle squadre di lavoro composte da tecnici specializzati, motivati dalla direzione della Sicilia Angelo Srl costantemente in cantiere, anche grazie alle attrezzature impiegate, fornite da Air Service Srl.

Le perforatrici che operano sull'MC03 sono munite di martello fondo foro Sandvik RH510 da 6'', un martello ad alta frequenza molto veloce nella penetrazione con il massimo dell'affidabilità, con un peso di 82 kg, diametro esterno 150 mm e una lunghezza del martello di 922 mm che diventano 1008 mm con la punta M60 da 165 mm. Come ci spiega Giuseppe Toscano, Product Manager di Air Service Srl: "l'RH510 è un martello da produzione che consuma meno aria di altri martelli pari misura, ossia 27.5 m3/min. a 24 bar, e ha una frequenza quindi una velocità di perforazione molto alta, essendo privo di foot valve. Ovviamente l'usura del martello - precisa - dipende dal materiale incontrato, ma generalmente è un martello che, grazie alla qualità dell'acciaio Sandvik, arriva a garantire anche 6/7.000 metri di perforazione, in questo caso il materiale in situ presenta venature di quarzo per cui il martello fondo foro si rende indispensabile. E proprio grazie ad un martello Sandvik - evidenzia - è iniziata la collaborazione fra Air Service e la Sicilia Angelo, ormai più di una decina di anni fa, quando sulla A2 Salerno-Reggio Calabria la litologia era talmente particolare e consistente che nessun martello, se non il Sandvik riusciva a procedere nella perforazione, così, fornendo punte e martelli siamo diventati loro fornitori anche per quanto riguarda i motocompressori, allora Ingersoll Rand ora Doosan Portable Power, i gruppi elettrogeni come il G60 Doosan Portable Power che lavora in questa area, la slitta pneumatica Marini Quarries Group e le pompe per spritz Bunker".
Ideata per lo spritz beton, la Spritz S38 di Bunker è una pompa a pistoni bicilindrica a totale funzionamento idraulico con regolazione progressiva sia della portata, da 0 a 60 l/min., sia della pressione, che la rende anche adatta per l'iniezione di miscele di cemento e betonite in micropali e tiranti. Come sottolinea Toscano: "si tratta di una macchina polivalente, utilizzabile sia in edilizia che nel settore geotecnico, grazie ad un pratico kit munito di pressostato è infatti possibile effettuare iniezioni ad alta pressione, fino a 80-100 bar, di boiacca cementizia. Resta il fatto - continua - che il mescolatore capiente da 170 litri, il compressore da 400 l/min. e i cilindri cromati la rendono una macchina flessibile ed efficiente, oltre che dotata di una spiccata resistenza all'usura".

Altro esempio di resistenza al tempo e all'usura è dato dai due motocompressori Ingersoll Rand 17/235 che vediamo sull'area di cantiere, macchine in grado di erogare una pressione massima di 17 bar con una resa d'aria libera di 23,5 m3/min., dotate di motore Cummins da 254 kW rispondente alle normative Stage III di cui al prossimo Bauma vedremo la prima versione Stage V proposta da Doosan Portable Power, brand che ha acquisito Ingersoll Rand Portable Power".
Doosan Portable Power lo vediamo protagonista anche nel gruppo elettrogeno G60 - IIIA che, come ci spiega sempre Toscano: "assicura stabilità di potenza grazie al gruppo elettrogeno ottimizzato ottenuto accoppiando il motore John Deere da 56 kW e gli alternatori Leroy Somer con eccitazione AREP che garantiscono ottime prestazioni di avviamento motore rendendolo ideale per applicazioni a elevato assorbimento di spunto, in più il serbatoio alto 1570 mm consente un minimo di 10 ore di uso ininterrotto al 75% del carico. Senza contare che - prosegue - in un unico quadro sono raggruppate tutte le funzioni di comando con indicatori di facile lettura che consentono il controllo a colpo d'occhio di tutti i parametri operativi critici".
Criticità che su questa area al momento non sono emerse, come conferma Rosanna Sicilia: "nonostante la complessità delle opere speciali di fondazione che ci sono richieste e nonostante il continuo interfacciarsi con altri sub appaltatori che anticipano o seguono le nostre lavorazioni, come ad esempio imprese di movimento terra, carpentieri, calcestruzzi, e via di seguito, particolari problemi non ne sono emersi, ne in questa ne sulle altre aree che ci vedono al momento attivi".

MC04 - Intervento di rafforzamento corticale con chiodature di ancoraggio e posa in opera di rete metallica di contenimento
L'intervento di rafforzamento corticale dal km 2+498 al km 3+258 prevede il taglio della montagna e la realizzazione di tre ribanche fino ad arrivare al piano stradale. Come ci spiega il dott. Geol. Giuseppe Sicilia: "man mano che si scende l'intervento si allarga e l'area da consolidare diventa più importante: abbiamo iniziato a giugno dello scorso anno, ora siamo al 50% della lavorazione che ci vede operare in successione e concomitanza all'azienda di scavi e movimento terra che ha realizzato la prima ribanca a partire dalla sommità del pendio. In base all'andamento delle scarpate - prosegue - in uno spazio ristrettissimo sono state eseguite chiodature sia con perforatrice cingolata che con slitta Marini Quarries Group MCDP, con motore di avanzamento pneumatico a pistoni, con applicato martello fondo foro da 2".

A differenza dei tiranti attivi visti nell'MC03 o dei micropali a trazione che caratterizzano l'MC14, le chiodature sono un sistema passivo in cui il chiodo non agisce singolarmente ma come insieme completo. Ancora Giuseppe Sicilia ci mostra che: "le barre Gewi della Dywidag vengono centrate nei fori mediante distanziatori, poi si inietta la boiacca di cemento partendo dal fondo fino a risalire per l'intera lunghezza, che è di 6 m per le chiodature centrali di 32 mm di diametro e 4,70 m per quelle laterali da 26 mm di diametro, al fine di creare così un ancoraggio per aderenza sia con la barra a filettatura continua che con le pareti del foro. Una volta realizzati questi - continua - e qui ne abbiamo realizzati 5.000 con interasse di 2,80 m, i rocciatori si calano dall'alto per stendere le reti metalliche, complete di geostuoia per il rinverdimento successivo del pendio. Una volta inserite piastre e golfare - conclude - vengono passate le funi, quelle perimetrali con 16 mm di diametro e quelle diagonali da 12 mm, così da contenere il versante che una volta messo in sicurezza consente all'azienda di mt di scavare la ribanca successiva e a noi di procedere fino ad arrivare, ad opera completata, al piano della nuova sede autostradale".

Anche per questo tipo di intervento imprescindibili sono l'impianto di iniezione e i compressori, ovviamente di dimensioni minori come il 7/51 Ingersoll Rand da 7 bar e 5,0 m3/min. di resa d'aria libera e il Doosan 12/150 da 12 bar e 14,9 m3/min. usato per alimentare la slitta Marini. Sempre venduta da Air Service Srl è la slitta Marini Quarries Group MCDP, una slitta ad aria super alleggerita dotata di culla con scivoli che le permettono, mediante un sistema di argani e funi, di muoversi sul pendio.
Tante e differenti le attrezzature così come tante e diverse sono le opere da eseguire che ben esemplificano non solo il dinamismo della Sicilia Angelo Srl e di Air Service Srl nel consigliare le attrezzature più idonee, supportando e intervenendo in caso di necessità, ma anche il dinamismo dell'intero cantiere che vede coinvolte numerosissime imprese proprio per la sua importanza strategica di ricondurre, grazie all'allargamento alla terza corsia, l'infrastruttura esistente ad un livello funzionale compatibile con gli attuali volumi di traffico e a conferire tramite l'ammodernamento maggiori standard di sicurezza.

Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 16 del n. 638/2019 di Quarry & Construction... abbonati e continua a leggerlo