Lo specchio dell’affidabilità

Nell'ex Ilva di Taranto, oggi ArcelorMittal Italia, si sta realizzando la più grossa copertura d'Europa, ossia quella dei Parchi Minerali e Fossili, le cui fondazioni, per conto di Cimolai, sono state eseguite in tempi record da Semat, la divisione Civil Construction & Industrial Services di ATB Group. Imprescindibile l'ausilio dei mezzi CAT e dei servizi garantiti da CGT, CGT Edilizia, CGT Trucks e CLS

Dalla letteratura all'arte il tema dello specchio ha da sempre ispirato autori e artisti di tutto il mondo. Prendiamo ad esempio il mito di Narciso, non nella sua versione più famosa, quella latina di Ovidio nelle Metamorfosi, ma quella di Oscar Wilde in cui è il lago dove Narciso si innamora della sua immagine riflessa, a piangere per la morte del giovane, perché solo nel fondo degli occhi di Narciso poteva vedere la sua stessa bellezza riflessa. Un doppio specchiarsi dunque, un doppio riflesso che porta all'esistenza del sé attraverso l'altro, un gioco di rifrazione che sottende a un legame intenso e profondo. Così come profondo è il legame che da decenni unisce CGT, e più in generale il Gruppo Tesa, a Semat Costruzioni Generali, ossia la divisione Civil Construction & Industrial Services di ATB Group.
Fondata nel 1981 dall'imprenditore bresciano Sergio Trombini, Semat attualmente è presente in sei paesi europei nei quali sta seguendo e sviluppando importanti commesse nell'ambito dell'edilizia industriale attraverso la fornitura di una gamma completa di servizi avanzati, come quelli che da più di vent'anni svolge all'interno del polo siderurgico di Taranto, prima per conto del Gruppo Ilva e ora per ArcelorMittal Italia, concorrendo a trasformare il sito produttivo pugliese da principale acciaieria europea a ciclo integrale nell'acciaieria maggiormente all'avanguardia di tutta Europa.
Sicurezza, qualità e tempestività sono le parole chiave tramite le quali Semat riesce a far fronte, in qualunque momento, a qualsiasi richiesta proveniente dallo stabilimento, 7 giorni su 7, 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno. E questo grazie anche a mezzi affidabili, a un service puntuale e a una consulenza eccellente che CGT, in sinergia con le altre società del Gruppo Tesa (CGT Edilizia, CGT Trucks e CLS) riesce a garantire, così da rispecchiare l'affidabilità di Semat nei confronti della Proprietà. Perché tanti sono i servizi che la divisione CCIS di ATB Group svolge quotidianamente all'interno del sito produttivo, così come tante sono le opere edili realizzate, in corso di svolgimento e in programma, che è chiamata a realizzare, ad iniziare dalla copertura dei Parchi Minerali e Fossili. Le attività di progettazione, fabbricazione e montaggio delle due strutture metalliche, alte 80 m, larghe 254 m, lunghe 700 m per un totale 355.600 mq di area coperta e 60.000 t di peso complessivo, sono state affidate da ArcelorMittal Italia a Cimolai SpA, per conto della quale Semat si è occupata, e si sta occupando, delle fondazioni. E non solo.
Prima di analizzare l'opera, però, è bene sottolineare che si tratta di un intervento fra i più importanti richiesti dall'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale), facente parte di un piano ambientale ambizioso e strategico per il quale sono stati predisposti 1,15 milioni di Euro di investimenti entro il 2023. L'opera, sotto i riflettori internazionali e molto attesa dalla città, specie dal quartiere Tamburi, avrà un ruolo determinante nel limitare la dispersione di polveri nell'aria e nella conseguente tutela della salute dei tarantini.
Noi abbiamo avuto il piacere di parlarne con Giandomenico Cuscela, General Manager Site Taranto per ATB Group, che ci ha spiegato che: "la realizzazione delle fondazioni dei parchi primari minerali è iniziata lo scorso marzo ed è durata 5 mesi, tanto che entro la fine del 2019 verranno spostati tutti i minerali presenti nei parchi primari, mentre entro maggio 2020 verrà portata a termine la copertura dei parchi Fossili, di cui Semat sta realizzando le fondazioni e il cui termine è previsto per fine settembre 2019. Grazie alla celerità con cui ci siamo mossi - prosegue - e all'affidabilità che abbiamo dimostrato nel corso dello scavo per le opere civili della prima copertura siamo riusciti ad acquisire questo secondo ordine per Cimolai per il quale forniamo anche, tramite il nostro impianto interno, il calcestruzzo per i pali di fondazione e la posa delle armature, comprensive di binari di scorrimento e piastre di ancoraggio, montate con una precisione e una tolleranza di massimo 5 mm, per un totale di 100.000 ton di ferri di armatura posati, 24.000 m di pali di fondazione realizzati e 200.000 mc di cls impegati. Ma soprattutto - specifica sempre Cuscela - in corso d'opera abbiamo realizzato tutti i sistemi di raccolta dell'acqua piovana, in quanto le coperture, per la loro mole, raccolgono un'ingente quantità di acqua di prima e seconda pioggia che necessita di essere ovviamente gestita e convogliata in canalizzazioni coperte, realizzate da noi ex novo per un totale di 2,5 km, destinate ad immettersi nell'esistente impianto di trattamento acque del sito. In più, le operazioni di scavo, sia per il parco Minerale che per quello Fossile, sono state realizzate - evidenza - in presenza di acqua di falda, cosa che ha costituito, come sempre accade, un ostacolo alla celerità dei lavori senza però inficiarne il risultato, tanto che siamo riusciti addirittura a consegnare in anticipo sul cronoprogramma, grazie ad uno sforzo importante sia dal punto di vista della forza lavoro impiegata, con una media di 60 con picchi di 87 persone sul cantiere durante il parallelismo fra la fase di realizzazione delle opere di fondazione con quelle di raccolta acque, sia dei mezzi e delle attrezzature utilizzati".
Mezzi Caterpillar, ovviamente. Ben 7 gli escavatori impegnati nell'enorme scavo: due 336, due 330, due 323, un 325 e un 308 coadiuvati da 24 autocarri forniti da CGT Trucks, oltre che pompe di aspirazione acqua e gruppi elettrogeni noleggiati da CGT Edilizia. Ma questo non è nulla rispetto all'ingente parco macchine che Semat vanta all'interno del polo siderurgico pugliese: 7 autogru di portata variabile da 30 a 60 ton; 4 dumper da 30 a 40 ton; 52 autocarri 4 assi; 10 autobetoniere; 3 autopompe per cls; 19 escavatori che vanno dal 308 al 345; 13 pale gommate; 2 terne; 1 pala cingolata e 7 miniescavatori. Mezzi tutti di proprietà ai quali si aggiungono, in caso di picchi di lavoro o di imprevisti, i mezzi e i servizi forniti a noleggio da CGT. Anche perché è bene sottolineare che, al di là di questa importante realizzazione, Semat è presente nel polo tarantino dal 1997 e in più di 20 anni ha maturato un'esperienza nel campo dell'edilizia e dei servizi industriali tale essere un vero e proprio punto di riferimento, prima per il Gruppo Ilva e ora per la nuova proprietà ArcelorMittal, sia per quanto riguarda la progettazione che l'esecuzione di civil works, impianti di produzione di carbon coke, altiforni e impianti secondari, laminatoi e relativi impianti di finitura, senza dimenticare la cava e le aree di discarica, come la discarica G2 ideata e realizzata totalmente da Semat. Come pone in luce Cuscela: "siamo stati gli attori principali della realizzazione della maggior parte delle opere civili all'interno dello stabilimento, fra cui, solo per citarne alcune: le coperture del Parco calcare PCA, le due linee di zincatura Zin 1 e Zin 2, la nuova fabbrica dell'ossigeno, l'impianto di aspirazione fumi per l'acciaieria 1 e 2, la palazzina alta 8 piani per i nuovi spogliatoi operai alla portineria A e B, la mensa PLA 1 in cui mangiano tutti i dipendenti ILVA, ben 12.000 persone su 3 turni, le gallerie di adduzione dell'acqua di mare 1 e 2 a servizio del raffreddamento degli altiforni, oltre che le opere necessarie al revamping degli impianti esistenti. Ad oggi - prosegue - ci stiamo occupando anche del rifacimento, per conto di Thyssen Krupp Industrial Solution, delle opere civili necessarie al rifacimento delle due torri di spegnimento del carbon coke, dei relativi impianti per l'abbattimento delle polveri e per la depurazione delle acque. Il progetto - specifica Cuscela - prevede la demolizione dell'esistente e la ricostruzione delle strutture in linea con gli standard dettati dalle normative ambientali e dai limiti fissati dall'Aia dedicata al sito produttivo. L'intervento - conclude - è iniziato circa 8 anni fa con la demolizione dei vecchi impianti, ma è ripreso solo con l'ingresso ufficiale di ArcelorMittal Italia, tanto che prevediamo di consegnare le opere entro la fine di quest'anno".
Come si può evincere, Semat ha dimostrato di essere in grado di affiancare il comparto siderurgico e industriale con un servizio completo, che spazia dalla manutenzione edile, meccanica e refrattaria al revamping degli impianti, con soluzioni studiate ad hoc per ridurre al minimo le tempistiche di fermata e l'impatto sulla produzione. Tutto questo è ovviamente possibile solo attraverso l'utilizzo di mezzi adatti, consoni all'attività specifica da svolgere, in questo caso un'attività ad elevata complessità. A tal fine, come mette in risalto Marco Morucci, Responsabile della Divisione Grandi Clienti di CGT: "Fin dall'inizio del nostro rapporto con Semat e con ATB Group, l'approccio di CGT è sempre stato di tipo consulenziale, con un'analisi e uno studio sull'applicazione del mezzo che permette successivamente di proporre le macchine che riteniamo più idonee per svolgere quell'attività, suggerendo oltre al dimensionamento del mezzo, l'allestimento specifico per quel lavoro, e tenendo in considerazione tutto il parco macchine già presente nel sito, al fine dell'ottimizzazione dello stesso. A questo si aggiunge la consapevolezza che la macchina, pur con l'elevata qualità dei prodotti Cat®, non è tutto; a far la differenza entra in gioco l'assistenza tecnica che CGT, con la sua organizzazione del service, è in grado di offrire a questi grandi clienti che lavorano con flotte numerose, spesso impiegate anche H24 per 365 giorni l'anno, raggiungendo in alcune applicazioni anche le 8.000 ore/anno. Sono quindi clienti - precisa - che necessitano di un'operatività costante: i loro mezzi si devono fermare il meno possibile e in modo programmato e qualora dovesse accadere un problema improvviso, l'intervento deve avvenire in tempi rapidissimi, perché in un'acciaieria il lavoro è a ciclo continuo, non si ferma mai. A tal fine, grazie a una apposita piattaforma digitale facilmente accessibile anche dai clienti, teniamo sotto controllo tutte le macchine che sono connesse e quindi protette dal Servizio Prevenzione Guasti: possiamo monitorarne le condizioni, con le eventuali anomalie di funzionamento trasmesse ed i relativi codici di guasto, in modo da intervenire il più delle volte preventivamente o comunque sapendo già in anticipo il tipo d'intervento da realizzare. Grazie a questa connettività inoltre - specifica ancora Morucci - il cliente può anche verificare altri parametri, quali ad esempio le ore di lavoro svolto e i relativi consumi di carburante nelle varie fasi di lavoro, ma anche la produttività in termini quantitativi di materiale movimentato. Molte macchine poi sono coperte da contratti di manutenzione ad hoc, che prevedono l'intervento dei nostri tecnici ad intervalli prestabiliti e quindi programmabili. In particolare, la tempestività d'intervento è garantita con la presenza pressoché costante dei nostri tecnici, tutti altamente specializzati, che, alternandosi, riescono ad intervenire in maniera rapida ed efficace all'interno del polo siderurgico dove, oltre ad ArcelorMittal, sono presenti numerosi Clienti CGT."
Poter contare su macchine di qualità e su un Service in grado di far fronte ad ogni necessità, necessità che spesso in un contesto del genere si trasforma in vera e propria emergenza da fronteggiare, significa davvero riuscire fare la differenza. Come ci conferma Gian Domenico Cuscela: "oltre alle opere civili, noi svolgiamo una serie di servizi direttamente per la Proprietà, come ad esempio il trasferimento e trattamento delle scorie negli impianti GRF e IRF, nonché la movimentazione di fossili e minerali per l'area parchi, attività per le quali abbiamo scelto sette pale gommate Cat®, due 966M, due 950M e una 962M proprio perché, come tutte le macchine Cat®, si contraddistinguono per la qualità costruttiva, la tecnologia al servizio dell'operatore e per la loro estrema affidabilità, che per noi è una vera e propria necessità, oltre che specchio della nostra stessa affidabilità nei confronti della Committenza. Quello che distingue Semat - ribadisce Cuscela - è la capacità sempre dimostrata di problem solving, data anche dalla decennale presenza all'interno dello stabilimento e quindi dalla conoscenza profonda di tutte le sue aree, nonché la capacità di adattamento a qualsiasi tipo di richiesta e la capacità di sopperire a qualsiasi necessità improvvisa che sopraggiunge, appunto grazie anche ai mezzi Cat® e al service CGT che ci consentono di essere sempre operativi, agendo sì con tempestività ma sempre in piena sicurezza". D'altronde qualità dei servizi e sicurezza sul lavoro sono i due cardini della strategia imprenditoriale che accompagna Semat fin dalla sua fondazione e sono due aspetti assolutamente prioritari anche per CGT che, come puntualizza Morucci: "oltre alla gestione squisitamente tecnica, finalizzata a garantire l'elevata disponibilità dei mezzi, contribuisce ad implementare il livello di sicurezza degli operatori. Per questo, per i dipendenti SEMAT, impegnati su più turni sulle macchine Cat®, abbiamo organizzato corsi di formazione specifici, volti sia a illustrare l'utilizzo appropriato dei mezzi in termini operativi, sia a sensibilizzare gli operatori stessi al corretto impiego di tutti i dispositivi di sicurezza di cui le macchine sono dotate, verificandone costantemente il mantenimento in perfetta efficienza nel tempo. Si tratta di controlli previsti da CGT nei propri contratti di manutenzione e che riguardano: le cinture di sicurezza, gli accessi in cabina e i corrimano, gli avvisatori acustici e luminosi di movimento, le superfici antiscivolo e gli specchi retrovisori, senza dimenticare le telecamere presenti sulle macchine a presidio di determinate aree di lavoro, oltre che le moderne tecnologie di cui sono dotate le macchine e quant'altro possa concorrere a salvaguardare la vita dell'operatore a bordo dei mezzi Cat®. Mezzi che operano nel polo siderurgico più grande d'Europa e che diventano specchio di performance in grado di garantire alla divisione Civil Construction & Industrial Services di ATB Group rispetto dei tempi stabiliti dal Committente e qualità del risultato finale".