Una giornata particolare

Rubiamo il titolo del celebre film di Ettore Scola per raccontarvi di un giorno speciale, trascorso alla Cava di Palosco, in provincia di Bergamo, fra macchine e attrezzature che si collocano al top nel mondo di cave e cantieri. I brand protagonisti? Doosan Infracore Europe, che ha organizzato l'evento, Blend, Epiroc, MB Crusher e Sitech

Il sogno di ogni appassionato di movimento terra è avere a propria disposizione una cava e una flotta di macchine e attrezzature da utilizzare e testare a piacimento, per conoscerne caratteristiche e punti di forza. Un sogno che si è realizzato grazie all’evento Doosan One, organizzato all’inizio di Marzo dal costruttore coreano presso la Cava di Palosco in provincia di Bergamo, nel corso del quale i partecipanti hanno avuto la possibilità di mettere alla prova 5 escavatori cingolati e uno gommato, un mini-escavatore, 3 pale gommate e  un dumper articolato.
Come ci ha spiegato Marco Buratti, Regional Manager South Europe di Doosan, “questa manifestazione è stata realizzata non soltanto per accendere i riflettori sulle nostre macchine, ma anche per mostrare come si evolvono i cantieri e come si trasformano le varie operazioni di lavoro con il cambiare delle tecnologie“.
Per questo motivo oltre a Doosan erano presenti all’evento con i loro prodotti anche alcuni fra i principali costruttori di quelle attrezzature e tecnologie da cava e cantiere che costituiscono i complementi ideali delle macchine del brand coreano: Blend, Epiroc, MB Crusher e Sitech.
I presupposti per una giornata particolare c’erano tutti. E infatti le ore trascorse alla Cava di Palosco si sono rivelate estremamente significative ed interessanti: ecco il resoconto dei nostri incontri ravvicinati con i protagonisti di questa manifestazione.
La cava
La Cava di Palosco è presente nella realtà estrattiva da quasi 60 anni. è infatti il 1960 l’anno di costituzione societaria e inizio dell’attività dei fondatori Carrara Pietro, Tiraboschi Elmiro e Morosini Arturo. Ancora oggi la seconda generazione sta continuando l’opera intrapresa dai soci fondatori nel territorio del comune di Palosco, nella media pianura bergamasca, immediatamente a nord della confluenza del torrente Cherio nel fiume Oglio.
Nell’ultimo Piano Cave approvato la cava risulta inserita nell’ambito territoriale estrattivo AP2G ove è prevista una escavazione massima in falda a -40 metri dal piano campagna con una destinazione finale insediativa e naturalistica con formazione di zone a fruizione pubblica.
Pertanto lo sfruttamento delle aree avviene sia in asciutto con l’ausilio di pale meccaniche gommate (fino a circa -20 mt. dal p.c.) sia in falda con l’ausilio di un escavatore a drag-line (fino a circa -40 dal p.c.).
Gli aggregati prodotti sono circa una decina partendo dalla sabbia vagliata a quella frantumata e ai pietrischi, dalla sabbia mista alla ghiaia e al ghiaietto, dal ghiaione ai ciottoli. Dall’anno 2006 tutti gli aggregati hanno ottenuto la certificazione CE 2+.
La Cava di Palosco ancora oggi rappresenta una delle poche realtà estrattive bergamasche che immettono sul mercato la totalità del materiale scavato e lavorato non avendo alcuna attività commerciale parallela (impianto di betonaggio, impresa di costruzione, etc.).
Contemporaneamente alle varie fasi di coltivazione si sta provvedendo al recupero ambientale di alcune zone oggetto di passati interventi estrattivi, mediante l’apporto di materiali inerti provenienti da scavi con successiva stesura di terreno vegetale.
è in corso uno studio riguardo a un progetto di riqualificazione ambientale dell’area all’interno del progetto dell’ATE da sottoporre agli organi competenti per una previsione di destinazione finale delle aree al termine dell’attività estrattive al fine di poter restituire al territorio di Palosco aree riutilizzabili per sport e tempo libero.

DOOSAN
Come è nato l’evento Doosan One? Ce lo ha raccontato ancora Marco Buratti: “L’idea è nata lo scorso anno al Samoter, con l’obiettivo di creare un appuntamento dedicato sia alla nostra rete di concessionari sia ai nostri clienti. La manifestazione si è perciò articolata in due fasi: prima ci sono stati due giorni di formazione commerciale con tutta la nostra forza vendita nazionale, a seguire questi due giorni concepiti unicamente per i clienti, per permettere loro di vedere le macchine in azione e provarle”.
Il costruttore coreano ha portato a Bergamo una flotta di macchine estremamente rappresentativa: come accennato in precedenza c’erano infatti 5 escavatori cingolati e uno gommato, un mini-escavatore, 3 pale gommate e  un dumper articolato.
“Il nostro obiettivo - ci ha spiegato sempre Buratti - era portare qui 250-300 clienti, partendo dalla base della nostra rete di vendite. L’idea era di operare con un numero limitato di imprenditori, per poter dedicare loro un tempo di qualità. In realtà abbiamo avuto circa 450 iscrizioni, quindi direi che l’interesse suscitato dalla nostra manifestazione è stato notevole”.
Le macchine Doosan erano collocate all’interno della Cava di Palosco in una serie di isole di lavoro, ideate per ricreare un ideale ciclo lavorativo: recupero del materiale, frantumazione e movimentazione.
A disposizione dei clienti c’erano sei Product Manager, per spiegare le peculiarità dei vari tipi di mezzi e per chiarire ogni eventuale dubbio.
Con l’aiuto di uno di loro, Adrian Winnicki, Product Manager Articulated Dump Trucks – Emea, scopriamo le caratteristiche del dumper DA30: “Si tratta di un mezzo che offre una capacità di carico al colmo pari a 18 metri cubi, combinata con una potenza e una trazione superiori, al fine di aumentare la produttività. I vantaggi unici della trazione permanente a sei ruote motrici, il carrello posteriore tandem a oscillazione libera, la ralla montata anteriormente, le sospensioni anteriori indipendenti e il telaio posteriore inclinato assicurano una stabilità di guida ottimale, con una perfetta distribuzione dei pesi. Questo dumper inoltre utilizza cambi affidabili, con fluidità e progressione uniforme nel passaggio fra le marce. Il risultato è un’elevata efficienza nel trasferimento della potenza netta della trasmissione alle sei ruote, con conseguente massima trazione e il minor consumo di carburante dell’intera categoria. Da segnalare che la leva di comando di tipo fingertip per il ribaltamento e lo scarico è posizionata accanto alla leva del cambio. In questa posizione la leva permette all’operatore di avere pieno controllo sulle funzioni di ribaltamento e scarico del cassone senza affaticare polso e braccio. La flottazione della funzione di abbassamento del cassone assicura un ritorno dello stesso in posizione di riposo fluido e senza scosse”.
Dopo una panoramica generale sulle pale gommate insieme a Jan Formánek, Project Manager Wheel Loaders, focalizziamo la nostra attenzione sull’escavatore cingolato DX380LC-5 con Stephane Dieu, Product Manager Excavators di Doosan: “Questo escavatore da 40 t è in grado di portare a termine i lavori più impegnativi, garantendo prestazioni efficienti e affidabili. Stabile in qualsiasi condizione operativa, mette in campo un’ottimale forza di trazione mentre i tempi di ciclo ridotti contribuiscono ad aumentarne la produttività. Tutto ciò è sostenuto dalla combinazione fra il motore Doosan Common Rail e l’impianto idraulico con sistema di gestione elettronica e-EPOS che rende questo escavatore per impieghi gravosi un investimento a lungo termine“.

BLEND
Questa azienda di Rodengo Saiano (BS) realizza impianti mobili per la miscelazione di calcestruzzo, misto cementato e asfalto a freddo. Miscelando in continuo, questi impianti possono produrre piccole quantità o esaurire i materiali.
In particolare è importante sottolineare che la produzione di calcestruzzo rispetta le norme UNI-EN 206-1 ed è certificabile FPC. Grazie al sistema di pesature e controlli elettronici gli impianti mobili Blend possono produrre calcestruzzo strutturale con una precisione del ±2%.
L’intero impianto può essere gestito da un solo operatore senza opere murarie né impianti di smaltimento e reflui da lavaggio. Un sistema informatico intelligente controlla la pesatura del cemento, degli inerti, il dosaggio degli additivi e dell’acqua, mentre un programma automatico di lavaggio pulisce mescolatore e nastrino.


EPIROC
Anche Epiroc, la società nata lo scorso Ottobre dalla Divisione Ingegneria Civile, Cave e Miniere di Atlas Copco, era presente alla Cava di Palosco, con i suoi demolitori Solid Body, pensati per la demolizione di strutture leggere in calcestruzzo e di pavimentazioni di asfalto, sia esterne che interne, per lavori di movimento terra, per lavori di disgaggio in galleria e per la pulizia di siviere e convertitori nelle fonderie.
Il sistema EnergyRecovery di questi demolitori utilizza automaticamente l’energia generata dai contraccolpi del pistone per aumentare le prestazioni di percussione e per ridurre i livelli di vibrazioni. È dotato di accumulatore ad alta pressione, senza manutenzione, dotato di una membrana brevettata, per prestazioni costanti e massima affidabilità.
I sistemi di lubrificazione automatica ContiLube II micro (SB 52 – 552) e ContiLube II (SB 702 – 1102) garantiscono lubrificazione ottimale, manutenzione minore e fermi macchina ridotti.
La valvola limitatrice della pressione protegge contro il sovraccarico, mentre la bussola flottante con sistema di bloccaggio utensile consente la facile e rapida sostituzione in loco dell’utensile.
All’evento Doosan One hanno trovato spazio anche i demolitori pesanti di Epiroc, particolarmente adatti per l’escavazione primaria di roccia senza esplosivi e per la frantumazione di roccia secondaria in cantieri e nelle cave, in miniere all’aperto o sotterranee, nonché per la demolizione primaria di strutture di cemento armato.
Oltre al sistema EnergyRecovery e al sistema di lubrificazione Contilube II, questi demolitori sono dotati del dispositivo VibroSilenced Plus con sospensioni non metalliche che isola il meccanismo di percussione dal corpo del demolitore; inoltre vi sono guarnizioni su tutte le aperture per ridurre i livelli di rumore e vibrazioni. Da segnalare anche il Sistema di Protezione Intelligente (IPS), che adatta automaticamente il comportamento di avvio e di arresto durante il lavoro, coniugando il facile posizionamento con la massima protezione contro i colpi a vuoto.

MB CRUSHER
L’azienda vicentina MB Crusher ha messo in vetrina alla Cava di Palosco una delle sue note benne frantoio, un’attrezzatura che funziona sfruttando l’impianto idraulico di escavatori, pale, minipale, terne su cui viene montata.
Numerose le aree di applicazione delle benne frantoio: dalle demolizioni all’edilizia in genere, dalla riqualificazione di ex aree industriali e urbane al trattamento di materiali provenienti da scavi, dal settore movimento terra ai lavori stradali, dalle cave alle miniere, dalle bonifiche ambientali alle applicazioni su roccia.
In particolare, all’evento Doosan One MB Crusher ha portato il modello BF120.4, nato per soddisfare esigenze specifiche di frantumazione nelle cave, nelle discariche e per tutte le operazioni di riciclaggio di materiali inerti.
È un macchinario versatile e prestante che in pochi anni ha saputo imporsi nel settore della frantumazione e in cantieri, urbani e non, di medie/grandi dimensioni. Fra gli accessori disponibili: attacco fisso, attacco rapido, deferrizzatore, contaore e nebulizzatore.

SITECH
SITECH, con sede a Vimercate, è il distributore per l’Italia delle soluzioni Trimble dedicate al controllo macchina e alla gestione digitale del cantiere. All’evento Doosan One, SITECH ha portato il proprio sistema di controllo Trimble® Earthworks per escavatori.
Completamente riprogettato, questo innovativo sistema, dotato di un software moderno e intuitivo basato su sistema operativo Android, consente all’operatore di lavorare in modalità semiautomatica, concentrandosi esclusivamente sul controllo della leva.
Il cuore del sistema di controllo Earthworks è il display Trimble TD520 da 10’, all’interno del quale viene caricato il progetto in 3D da realizzare: l’interfaccia utente è stata creata in collaborazione con operatori macchina di tutto il mondo, ottimizzandola in fatto di facilità d’uso e di produttività. La grafica a colori, la naturalezza dei gesti e la facilità di apprendimento delle funzioni rendono il software intuitivo e semplice da usare. Ciascun operatore può personalizzare l’interfaccia in base al proprio modo di lavorare, ottenendo con facilità la prospettiva ottimale, per massimizzare la propria produttività. Earthworks inoltre consente il trasferimento wireless in automatico dei dati da e verso l’ufficio, garantendo così di avere sempre a disposizione i file di progetto più recenti a bordo macchina. Grazie al sistema operativo Android, è possibile scaricare anche altre applicazioni utili nell’attività lavorativa. Per offrire una maggiore flessibilità, il software Trimble Earthworks può essere utilizzato anche con un comune tablet Android.
Trimble Earthworks rappresenta di fatto il primo sistema automatico aftermarket 3D per il controllo dello scavo. Gli escavatori possono lavorare in modalità semiautomatica, consentendo agli operatori di scavare secondo le specifiche di progetto, in velocità, eliminando costosi rifacimenti.