Volumi metropolitani

A Bari il Palazzo storico che ospitava la Direzione Generale di UBI Banca Carime è stato totalmente ristrutturato. La struttura portante delle mensole di acciaio con sbalzo che sosterranno i balconi di nuova creazione, è stata rinforzata con Ecospritz Gunite WLT, malta premiscelata di Buzzi Unicem


A Bari in Corso Italia, fronte stazione Centrale, a due passi dalla principale Via Sparano, via dello shopping esclusivo, ma soprattutto vera mediana della zona Murattiana della Città che insieme al quartiere storico di San Nicola rappresenta il vero centro di Bari, aveva sede la Direzione Generale di UBI Banca Carime. L'edificio era formato dal piano terra che ne era la centrale, sei piani fuori terra adibiti ad uffici e gli ultimi due piani, originariamente appartamenti ad uso della Banca, sono poi divenuti gli uffici di Presidenza e Direzione Generale.
Il Dr. Beppe Barbone e l'Ing. Daniele di Cagno Abbrescia, rispettivamente Responsabile e Direttore Tecnico di Cantiere della Volumi Metropolitani S.r.l., società che ha acquisito l'immobile e promosso lo sviluppo, ne hanno previsto la ristrutturazione a seguito del cambio da una destinazione ad uso Uffici in una ad uso Residenziale, variazione necessaria affinché l'investimento immobiliare possa produrre redditività.
Il progetto degli Ingegneri Amoruso, Notaristefano e dell'architetto Labate, a parte la Variazione d'Uso, necessaria ai fini Normativi, ha sviluppato anche una variazione architettonica del prospetto che meglio caratterizzasse l'edificio nella sua nuova realtà. La realizzazione di balconi, oltre a dare "movimento alla facciata", creava ambienti esterni necessari per un uso abitativo, prima considerati superflui.
La progettazione architettonica è partita da una distribuzione più razionale degli spazi interni per ricavarne ambienti ergonomici allo svolgimento della vita familiare.
Tale Distribuzione Caratteristica dell'edificio si è estesa all'esterno, come detto, con la creazione di balconi, che conferiscono all'immobile una chiara destinazione d'uso di facile "lettura" anche in facciata.
Il progetto per la realizzazione di tali strutture, affidato al Prof. Monaco e all'Ing. Passannante, ha previsto la creazione di un nuovo scheletro a sbalzo per reggere la soletta. Non prevedendo l'edificio esistente tale ampliamento, si è reso necessario introdurre una struttura portante formata da mensole di acciaio su cui sono stati appoggiati i pannelli prefabbricati a formare le campate (acciaio in barre del tipo B 450 C, acciaio per carpenteria metallica del tipo S255 bulloni ad alta resistenza di classe 8.8 e Dadi di classe 8).
Le mensole sono state solidarizzate con i nodi Trave - Pilastro preesistenti, mediante piastre imbullonate e saldate.
Tutti gli interventi sono stati valutati in funzione delle ricerche storiche effettuate in merito alla costruzione dell'Edificio avvenuta nel Febbraio del 1982, quando era in vigore il D.M. LL.PP. del 12/02/1982 in merito alle "Norme Tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni dei carichi e sovraccarichi".
Da tale studio è risultato un Calcestruzzo di Classe C20/25 (Rck = 25,0 N/mm2) e l'acciaio del tipo Fe B 38 k.
Da carotaggi effettuati sulla struttura si è proceduto al calcolo delle verifiche.
I carotaggi per piano hanno dato un valore medio:
Rstr,m=18,5 N/mm2
assumendo un fattore di confidenza pari a FC=1,2 sarà:
Rstr,c = 15,2 N/mm2
Da cui la resistenza di calcolo riferita alla resistenza cilindrica:
fstr,c = 15,2/1,2 = 10,1 N/mm2
Per gli acciai sono stati prelevati 16 campioni.
I risultati di laboratorio hanno restituito dei valori tali che la tensione media di snervamento è risultata:
fym = 447.7 N/mm2.
La resistenza di calcolo si è assunta pari a:
fyd = 447.7/(1.2) = 373 N/mm2 nei meccanismi duttili.
fyd = 447.7/(1.2x1.15) = 324.4 N/mm2 nei meccanismi fragili.
Con l'adozione del D.M. 14/01/2008 "Norme Tecniche di Costruzione", Normativa valida ad inizio cantiere, la verifica da effettuare era il ricalcolo dei carichi che la struttura sopportava in fondazione. Carichi che, comportando aumenti inferiori al 10% di quelli originali di progetto, non obbligano ad un adeguamento sismico.
Le mensole con lo sbalzo hanno reso necessario però un rinforzo strutturale ai pilastri con una armatura suppletiva.
La tipologia di cantiere è stata quella di adeguamento dell'armatura in funzione delle sezioni dei Pilastri e riempimento con malta Strutturale Tixotropica Fibrorinforzata a ritiro controllato R4 secondo Norma UNI EN 1504-3.
Il Prodotto adoperato è stato l'Ecospritz Gunite WLT prodotto dalla Buzzi Unicem nello Stabilimento di Trino (VC).
L'Ecospritz Gunite WLT è una malta premiscelata pronta all'uso di elevata tixotropia, fibrorinforzata a ritiro compensato non accelerata costituita da cemento pozzolanico CEM IV/A (P-V) 42,5N-SR secondo Norma UNI EN 197/1 classificabile ad Alta Resistenza ai Solfati secondo UNI 9156:2015 ed è priva di additivi Alcalini aggiunti.
La malta si è presentata di facile finitura e lisciatura dopo la posa e, grazie alle particolari caratteristiche di coesività, ha consentito un'ottima adesione in parete anche a strati di spessore superiore ai 4 cm. Con l'Ecospritz Gunite WLT si è ottenuta una malta pompabile non segregabile a bassa permeabilità, elevate prestazioni meccaniche ed elevata durabilità.
Fra le tante caratteristiche, la più apprezzata in questo cantiere, è stata la possibilità di raggiungere in pompaggio spessori di oltre 15 cm fresco su fresco, permettendo così agli operatori di portare a finitura ogni pilastro in ogni lato del piano, prima di spostarsi su un'altra ala dello stabile. Per la logistica del Cantiere con attività su due ali del palazzo in facciata, principale ed interna all'atrio, per tutta la sua lunghezza da destra a sinistra e per tutti i piani (fatta eccezione degli ultimi due), questa soluzione è stata la più efficace.
Diversamente gli operatori avrebbero dovuto spostare di continuo la pompa intonacatrice, la pedana del prodotto, servizi di acqua e corrente, fermo restando che il posizionamento del tutto doveva avvenire in ambiente di cantiere obbligato e costretto con elevatore ad altezza piano e transpallet fino al posizionamento interno.
La ristrutturazione dell'Edificio ha ridato lustro allo stabile, inserito in un contesto residenziale cittadino, di pregio e rinnovato.