A.N.E.P.L.A. ad Ecomondo

A.N.E.P.L.A. sarà presente, anche quest'anno come di consueto, al Salone Ecomondo a Rimini (6 - 9 novembre), sia con un'iniziativa di aggiornamento ed approfondimento di temi tecnici rivolta agli operatori del settore ed ai tecnici del mondo estrattivo/minerario, che con un'esposizione collettiva dei propri associati alla sezione "Beni e Servizi".

Nella giornata del 7 Novembre (sala Gemini, Padiglione C4), si terrà infatti un workshop sull'"economia circolare applicata all'attività estrattiva e mineraria: sottoprodotti e materie prime alternative e soluzioni per il riciclo degli inerti" che si propone di valorizzare soprattutto la ricchezza delle esperienze in corso in tema di riciclaggio e valorizzazione di materiali alternativi.

Saranno toccati tanti temi diversi, sia per quanto riguarda il processo di lavorazione dei materiali che i possibili campi di impiego. Il recupero degli sfridi di calcestruzzo, la produzione di un calcestruzzo a basso impatto, il recupero dell'asfalto, delle terre e rocce di scavo, dello smarino di galleria, dei limi di lavaggio, delle scorie di acciaieria, il soil washing, saranno alcuni dei principali temi trattati nel corso del seminario, che sarà articolato in mattinata e nel pomeriggio, con rinfresco offerto da A.N.E.P.L.A. a pranzo.
Parallelamente alle iniziative di aggiornamento professionale ed istituzionale proprie di A.N.E.P.L.A., ci sarà anche l'occasione di un confronto diretto con alcuni dei partner dell'associazione appartenenti alla sezione "Beni e Servizi" che esporranno le proprie tecnologie, prodotti e servizi nell'ambito di un'esposizione collettiva, sempre nel padiglione C4 (Full Service, GAP Gruppo Piantoni, Ma-estro, Mapei, O.L.F., Officine Meccaniche Tonon, Re Sergio Autotrasporti, Sovatec, Unicalce, VEI).

Sul tema dell'Economia Circolare A.N.E.P.L.A. è da sempre impegnata e si propone di incoraggiare il recupero delle materie alternative in quanto le imprese che esercitano la coltivazione di cava difatti, lungi dal temere con lo sviluppo del materiale riciclato un possibile danno alle proprie posizioni di mercato, guardano anzi ad esso come al possibile e logico complemento della propria attività.
Esse possono per la loro particolare organizzazione aziendale più di ogni altra impresa, essere allettate dalle possibilità di ampliamento della propria attività legate al riciclaggio. Le imprese di cava possono infatti trovare giovamento dalla loro ubicazione, generalmente non lontana dai centri abitati e strategica rispetto alle vie di trasporto, dalla disponibilità dei grandi piazzali necessari allo stoccaggio ed ovviamente della materia prima "vergine" per eventuali operazioni di miscelazione al fine di elevare la qualità del riciclato. Ancor più hanno una conoscenza approfondita del mercato e della intera filiera delle costruzioni con un consolidato rapporto commerciale con la possibile clientela (sia per quanto concerne i potenziali conferitori che gli utilizzatori).
Anche sul piano del costante confronto con il Decisore Pubblico (nell'ambito della predisposizione dei nuovi testi di legge sulle cave e nell'ambito della successiva pianificazione) A.N.E.P.L.A. promuove l'individuazione di sistemi premiali per incoraggiare il consolidamento del settore del riciclaggio.

A titolo non esaustivo pensiamo che si possano prevedere interventi, anche senza impegni di spesa per la Pubblica Amministrazione di natura premiale ma non solo, nelle seguenti aree:
• calcolo delle fidejussioni;
• calcolo degli oneri dei diritti di escavazione;
• determinazione della durata delle autorizzazioni;
• determinazione dei volumi delle autorizzazioni (con un "bonus" agganciato ai volumi di riciclato immessi sul mercato, ad esempio);
• determinazione della durata delle proroghe delle autorizzazioni;
• coordinamento delle disposizioni della legge sulle cave con le leggi istitutive dei parchi che spesso vietano a priori qualunque impianti di trattamento, ancorché di inerti;
• creazione di una banca dati impianti autorizzati (ordinaria/semplificata, in cava e non);
• elaborazione di linee guida sull'uso di materiali alternativi;
• promozione di un marchio di qualità.