Attività ANIM per il primo trimestre 2017


Nel corso della riunione del Consiglio Nazionale ANIM del 21 ottobre 2016 presso il Politecnico di Milano sono state definite le attività dell’ANIM da svolgere nel corso del primo trimestre dell’anno 2017

• Giornata di studio:
PROGETTAZIONE E MANAGEMENT NELL’ATTIVITà ESTRATTIVA
Ottimizzare  gli standard di sicurezza e redditività di macchine e impianti
La giornata di studio sarà organizzata dall’ANIM presso la Fiera di Verona, in occasione del SAMOTER, che si svolgerà dal 22 al 25 febbraio 2017.
Sarà richiesto il riconoscimento di crediti formativi presso il Consiglio Nazionale Ingegneri, l’Ordine Regionale dei Geologi e il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali.

• Corso di aggiornamento:
IL MONITORAGGIO AMBIENTALE
Modelli concettuali, piani, operatori, strumenti, reporting: esperienze concrete e aggiornamenti normativi attesi
Il corso sarà organizzato a Roma congiuntamente da ANIM e GEAM; sarà richiesto il riconoscimento di crediti formativi presso il Consiglio Nazionale Ingegneri, L’Ordine Regionale dei Geologi e il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali.

• Corso di aggiornamento
LE TERRE E ROCCE DA SCAVO, I LIMI DI CAVA E I FANGHI DI SEGAGIONE
Aggiornamenti tecnici e normativi
Il corso sarà organizzato a Milano; sarà richiesto il riconoscimento di crediti formativi presso il Consiglio Nazionale Ingegneri, L’Ordine Regionale dei Geologi e il Consiglio Nazionale dei Periti Industriali.

• Workshop
GESTIONE DEL RISCHIO D’IMPRESA MINERARIA
In un mercato sempre più trasparente e globale le Società di capitale devono rispondere del proprio operato agli stakeholders al fine di dimostrare la sostenibilità del loro operato per il mantenimento ed il miglioramento delle proprie performance industriali e finanziarie.
Questo viene normalmente fatto attraverso un sistema di Corporate Governance con l’obbiettivo di garantire trasparenza e rinforzare la reputazione di Gruppo attraverso una cultura in grado di controllare in maniera solida i rischi aziendali cui può andare in contro. Per questo motivo, la cultura del Risk Management (Gestione del rischio) sta prendendo sempre più piede nelle strutture organizzate con la finalità di:
1. Identificare, misurare, gestire e controllare i rischi;
2. Garantire trasparenza agli stakeholders, sia interni che esterni;
3. Assicurare assoluta “compliance” con le leggi e i regolamenti applicabili a livello di Corporate e/o di Country.
La mappatura delle aree di rischio deve necessariamente riguardare tutte le aree di attività dell’Azienda (Risorse Umane, Amministrazione, Legale, Fiscale, Produzione, Vendita, etc...), al fine di definire le strategie di accettazione o meno dei vari livelli di rischio e le relative azioni da intraprendere.
Da ciò si evince come, per una azienda mineraria, per la quale le materie prime sono di importanza strategica, la loro disponibilità costituisca uno dei Top Risk Scenario da considerare e da gestire e monitorare attraverso azioni aziendali preventive che cerchino di prevenire o l’accadimento di esso.
Scopo dell’intervento vuole essere quello di portare all’attenzione degli addetti ai lavori le azioni dirette e concrete che vengono implementate ed adottate da importanti aziende multinazionali del settore e che possono offrire degli spunti di riflessione per una loro eventuale applicazione adattandole alle singole realtà locali. u