La "città della pietra" continua a vivere a Verona con le mostre di Raffaello Galiotto e Mattia Bosco visitabili fino al 12 ottobre al Museo Lapidario Maffeiano e in Piazzetta Navona. L'appuntamento con la sessantesima edizione di Marmomac è a Veronafiere dal 22 al 25 settembre 2026.
Con oltre 1.400 aziende espositrici provenienti da 54 Paesi e 50mila operatori professionali provenienti da 140 nazioni, Marmomac conclude oggi la sua 59ª edizione, confermandosi come la manifestazione leader a livello internazionale per la filiera della pietra naturale.
Le tre "venature" che hanno guidato l'edizione di quest'anno - Tecnologia, Pietra Naturale e Visioni - sono riuscite a creare una trama in grado di intrecciare business, innovazione e cultura, dando vita a una "città della pietra" capace di raccontare la materia in tutte le sue dimensioni: dalla monumentalità del blocco grezzo alle più sofisticate applicazioni tecnologiche, progettuali e artistiche.
Accanto al ricco palinsesto di The Plus Theatre - che ha ospitato anche talk e lectio di Joseph Grima e Davide Fabio Colaci - Marmomac ha accolto in quartiere anche artisti e personalità del calibro di Hannes Peer, Yuri Ancarani e Paolo Stella, premiati nella nuova sezione del Best Communicator Award pensato per premiare personalità che hanno saputo comunicare con efficacia, innovazione e creatività il mondo della pietra naturale, in tutte le sue espressioni artistiche, architettoniche, culturali e tecnologiche. Protagonista inatteso - anche lui tra i vincitori del premio - Maurizio Cattelan che, per l'occasione, ha sorpreso il pubblico con una sua performance: il video della realizzazione della sua "testa" scolpita da un robot, che ha ritirato simbolicamente il premio a suo nome.
La chiusura ufficiale dell'edizione 2025 non esaurisce, però, l'impatto di Marmomac sulla città di Verona. L'anima della rassegna, infatti, continuerà a vivere anche fuori dalle mura di Veronafiere, con due mostre che resteranno visitabili fino al 12 ottobre 2025: Axis Mundi di Raffaello Galiotto al Museo Lapidario Maffeiano - in collaborazione con la Direzione Musei Civici del Comune di Verona - che ospita 13 opere in marmo in un dialogo inedito tra passato e contemporaneità; e Sezioni Auree di Mattia Bosco in Piazzetta Navona, con due sculture realizzate da pietre di scarto trasformate in opere capaci di rivelare tensioni nascoste e venature intime del marmo.
Con una comunità internazionale di espositori, buyer, architetti, designer, artisti e professionisti riunita a Verona, Marmomac si conferma, ancora una volta, molto più di una fiera: un osservatorio globale e un laboratorio culturale capace di innovare il linguaggio del marmo e della pietra naturale.
L'appuntamento per la 60ª edizione di Marmomac è dal 22 al 25 settembre 2026, per un nuovo capitolo di dialogo tra materia, tecnologia e cultura.