E qui comando io

Testato sulle ripide salite dell'ampia cava Elmit a Cerano (NO), il DAF CF 460 FAD 8x4 con cambio manuale ha tenuto alta la fama del marchio olandese, anche nel settore cava-cantiere


A far da contraltare a uno scenario in cui il tempo sembra immobile, quasi a richiamare alla mente la metafisica dei dipinti di De Chirico, tra ciminiere e risaie troviamo l'imponente impianto della Elmit srl, che dal 1964 si è distinta nell'industria estrattiva per la produzione di aggregati e calcestruzzo premiscelato. È proprio nella cava di Cerano, in provincia di Novara, che abbiamo potuto testare il DAF CF 460 FAD 8x4: la proposta construction del marchio olandese.
Non solo trattori stradali ma una soluzione che ben si distingue fra i mezzi d'opera.
Il DAF CF 460 FAD 8x4, per meglio andare incontro agli utilizzatori finali, monta un cambio manuale, ancora utilizzatissimo nelle cave italiane, a 16 rapporti surmoltiplicato (overdrive) con rapporto al ponte posteriore di 4,05.
Il motore è un diesel 6 cilindri PACCAR MX-13 Euro 6 da 12,9 litri. 
Progettato per garantire una durata fino a 1,6 milioni di chilometri, così come dichiarato dal Costruttore, questo motore eroga una potenza di 340 kW/462 CV con un valore di coppia pari rispettivamente a 2.300 Nm a 1425-1750 giri/min. È possibile avere, quindi, buone prestazioni anche ai bassi regimi e in un ampio spettro di giri, cosa che si traduce in un minore ricorso al cambio e quindi in un maggiore comfort di guida per l'operatore.
Comfort che si ha anche grazie al fatto che, nonostante sia aumentata la portata sul doppio assale anteriore rispetto alla precedente versione Euro 5 che poteva sostenere 7,5+7,5 t a fronte degli attuali 9+9 t, lo spessore della balestra non è stato incrementato: è rimasto di tre fogli dal momento che si è preferito agire sulla larghezza, allargando la balestra e mantenendo così inalterate le sue doti di flessibilità.
In realtà, la capacità tecnica del doppio assale anteriore è sì di 9+9 t che vengono però ridotte a 8+8 t a causa dell'indice di carico dello pneumatico che è 156/150. Su tutti e quattro gli assi del CF 460 FAD 8x4 testato sono montati pneumatici Goodyear 13R22,5 con un'ottima aderenza su fondo bagnato e una rumorosità dichiarata di 70 dB.
Il plusvalore di avere l'assale sovradimensionato rispetto alla capacità tecnica dello pneumatico sta nelle doti di sterzo, a tutto vantaggio dell'autista che si trova infatti uno sterzo molto morbido, come abbiamo potuto sentire, cosa che semplifica e facilita qualsiasi manovra, specie se ci si trova ad affrontare i tortuosi percorsi di cava.
Sempre in tema di sospensioni, se i due assali anteriori montano sospensioni a balestra paraboliche normali con ammortizzatori e stabilizzatore, il doppio ponte posteriore è costituito dal classico doppio ponte DAF con sette lame di balestra con balestre semiellittiche trapezoidali che mantengono lo spessore per l'intera lunghezza. È possibile il bloccaggio meccanico del differenziale trasversale e intermedio.
Equipaggiato con un cassone Cantoni a vasca tonda da 18 mc da 5440x2300 mm e fondo in lamiera di acciaio antiusura HB 450 dallo spessore di 8 mm nonchè fiancata tonda in lamiera di acciaio antiusura HB 400 di 6 mm di spessore, il DAF CF 460 FAD 8x4 ha una portata utile di 24,6 t.
Perché allora non testarlo a pieno carico?
Sfruttiamo subito l'occasione facendoci caricare il cassone di sabbia, quella sabbia dall'alto contenuto di silicio (circa 87%) e dal pH neutro che viene prodotta dalla Elmit srl per essere utilizzata soprattutto in impianti sportivi di pregio quali campi da golf, campi di calcio, campi da beach volley e maneggi.
A pieno carico arriviamo così ad una massa totale a terra di 40,6 t.
Nonostante l'ingente peso, su strada pianeggiante in quinta lunga, quindi in decima marcia, riusciamo a far girare il veicolo in maniera molto brillante, ma per affrontare la salita però dobbiamo scalare, abbassando il selettore di gamma: mettiamo la quarta lunga, quindi l'ottava, inseriamo la mezza marcia in scalata senza toccare la leva ma spingendo solo la frizione e passiamo alla quarta corta, ossia la settima marcia che ad un regime di potenza di 1600 giri ci fa scollinare senza nessun problema, alzando dietro le nostre spalle un polverone incredibile.
Polvere e terra che però non rischiano di alzarsi quando il veicolo è in sosta, grazie alla piastra anti sollevamento polveri che fa da scudo alla ventola del radiatore. Mentre la scatola del differenziale protegge i cilindri frenanti da un possibile urto accidentale con rocce o sporgenze, così come una struttura in plastica protegge la coppa dell'olio motore. Trattandosi di un cava-cantiere non ha la barra anteriore paraincastro ma ha un paraurti specifico per i mezzi d'opera, più esposto rispetto al filo laterale della cabina, in lamiera come tutti i veicoli DAF.
Interessante il punto d'appoggio in corrispondenza della parte posteriore della cabina del guidatore, sopra il parafango, nonché il corrimano sul tetto della cabina. Sempre sul tetto troviamo due fari di emergenza alogeni, non a LED come invece sono le unità luci posteriori e le daytime running lights anteriori.
La cabina con sospensione meccanica è larga 2300 mm offre grande visibilità e monta un sedile conducente con sospensione pneumatica, modello Luxury Air con schienale e poggia spalla regolabile per un comfort di guida ottimale.
Ma se il nostro test drive ha voluto mettere a dura prova, senza riuscirci vista la reattività del mezzo, il CF 460 FAD 8x4 sulle ripide salite della cava Elmit, le stesse salite si son poi trasformate in altrettanto scoscese discese in cui abbiamo sentito l'efficacia dell'impianto frenante misto, costituito dai freni a disco ventilati sugli assali anteriori e dai freni a tamburo sui ponti posteriori a tandem. Ma soprattutto abbiamo potuto affrontare le discese più impegnative in piena sicurezza grazie all'MX Engine Brake, freno a compressione azionato idraulicamente e integrato nel gruppo bilanciere-valvola che funziona insieme al freno motore generando un'elevata forza frenante combinata ai bassi regimi del motore. La potenza frenante del freno motore è pari a 370 kW/ 500 CV e per erogarla sono possibili tre scatti: 40%, 70%, 100%, a discrezione dell'autista che comanda a pieno questo truck studiato ad hoc per assolvere i compiti più duri.