All'opera fra pietre, marmi e graniti

Le macchine da movimentazione nelle cave di materiale lapideo: criteri di scelta e modelli gestionali

L'uso delle macchine da movimentazione nel lapideo
Una cava di materiale lapideo è un sistema complesso caratterizzato da processi che si svolgono in un contesto operativo, dotato di strutture e infrastrutture, nel quale i fattori della produzione operano in interazione con l’ambiente naturale.
Le risorse umane, le macchine, gli impianti e le tecnologie e la metodologia di coltivazione, sono le componenti base del sistema che deve essere gestito correttamente per:
• realizzare il piano di coltivazione;
• migliorare i parametri di produttività, sicurezza e rispetto per l’ambiente;
• incrementare il rendimento minerario;
• abbattere i costi di produzione.
In questo articolo si prenderà in esame uno dei fattori della produzione più importante dal punto di vista finanziario e tecnico: le macchine di movimentazione.
Queste macchine sono una parte determinante del sistema cava e il processo operativo di movimentazione è quello di maggiore importanza dal punto di vista sia dei volumi d’investimento che della gestione, esercitando altresì una grande influenza sull’interazione con l’ambiente di lavoro.
In una cava di materiale lapideo le macchine di movimentazione sono infatti utilizzate non soltanto per movimentare detrito o spostare materiale abbattuto, ma anche per altre fasi operative direttamente di produzione sull’ammasso roccioso in sito. Tutto questo rende strategico l’approccio dell’azienda nella scelta e nell’uso di queste macchine.
Come è noto, il mondo estrattivo lapideo è composto da un tessuto diffuso di piccole micro imprese, soggette a comportamenti imprevedibili del mercato e a rischi specifici di natura economica, ambientale, sociale, etc.
La micro dimensione aziendale è talvolta un ostacolo all’adozione di buone pratiche gestionale che diventano necessarie anche per i processi operativi connessi all’uso delle macchine da movimentazione.
Un sistema complesso può essere gestito solo utilizzando appositi standard normativi, impostando una gestione per processi sulla base del ciclo di Deming (Plan-Do-Check-Act), nell’ottica del miglioramento continuo e al fine del raggiungimento degli obiettivi aziendali inanzidetti.
Questi sistemi gestionali sono tra loro integrati e si identificano nella ISO 9001:2015 per la Gestione della Qualità, nella ISO 14001:2015 per la Gestione Ambientale e nella OHSAS 18001:2007 per la Tutela della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori, la quale sarà prossimamente sostituita dalla ISO 45001, in fase di redazione, che completerà il quadro normativo allineando i diversi standard in High Level Structure.
In quest’ambito si inserisce, come si è detto, l’approccio aziendale alla movimentazione visto che in quasi tutti i processi operativi della cava di lapideo è previsto l’uso di queste macchine, come ad esempio:
• bonifica della tecchia;
• apertura di nuovi canali;
costruzione di strade di arroccamento, • bastioni e piazzali di cava;
• taglio al monte;
• ribaltamento delle bancate;
• sezionamento della bancata e dei blocchi;
• movimentazione dei detriti.
Per meglio affrontare con razionalità e sistematicità l’argomento, è necessario che l’azienda esamini in dettaglio i processi produttivi. I processi sono definiti dalla ISO 9000 (3.4.1) come insieme di attività correlate o interagenti che trasformano elementi in ingresso in elementi in uscita; l’OHSAS 18001:2007, pur non dandone un’esplicita definizione, li considera in maniera analoga con particolare riferimento agli elementi di salute e sicurezza da tenere sotto controllo nello svolgimento degli stessi. E’ possibile interpretare i processi come funzioni di trasferimento, che ricevono input e producono output consumando risorse senza eccedere i vincoli stabiliti. Gli elementi in uscita di un processo possono essere prodotti o servizi, ai quali si aggiungono la documentazione e le registrazioni emesse.
Nel caso dei processi di movimentazione, la programmazione, l’attuazione e la registrazione dell’attività connessa all’uso delle macchine appare molto significativa ai fini del monitoraggio e della riduzione del rischio per la sicurezza, oltre che del miglioramento dei rendimenti produttivi.
Nei processi operativi, trovano applicazione le macchine da movimentazione, usate in tre aree base di attività:
• attività connesse alla coltivazione del lapideo quali ribaltamento delle bancate, spostamento delle stesse, apertura di nuovi canali tramite demolitore idraulico, rimozione del cappellaccio e smaltimento di parti sterili;
• movimentazione di macchinari e attrezzature da taglio;
• gestione del detrito e allontanamento dello stesso dal sito produttivo fino al luogo di deposito temporaneo fino al caricamento dello stesso su camion.
La gestione del processo di movimentazione nelle sue tre aree base si presenta come un complesso specifico di attività e uno dei maggiori centri di costo aziendali, in quanto il costo delle macchine da movimentazione risulta di più di un ordine di grandezza superiore rispetto a quello delle macchine da taglio.
L’introduzione di una macchina deve essere programmata stabilendo fin da subito una serie di obiettivi ai quali rispondere, con le caratteristiche di: specificità, misurabilità, attuabilità, realisticità e temporizzazione
Tali obiettivi si articolano in obiettivi di sicurezza e obiettivi di efficienza e devono essere a loro volta tradotti in traguardi operativi e indicatori di prestazione, stabiliti a seconda del caso specifico.
I principali fattori chiave che possono influenzare il raggiungimento degli stessi sono rappresentati da:
• prestazione delle macchine in termini di efficacia ed efficienza;
• livello di formazione, informazione e addestramento dei conduttori delle macchine;
• gestione della manutenzione ordinaria e periodica.

L'articolo è stato pubblicato a pag 57 del n.625/2016 di Quarry and Construction...continua a leggere