E poi arrivò la ruota...

Il concetto vincente della gamma Mecalac MCR ha trovato nuovi spazi e nuovi orizzonti. Grazie alla nuova gamma gommata MWR la "polivalenza semplice" inventata dal costruttore francese è ancora più a misura di spazio urbano. E di cantieri stradali

Mecalac inventa la ruota. O meglio, la applica a una delle sue idee migliori, quella serie MCR che, soprattutto in Italia, è stata accolta con un entusiasmo che ha definitivamente sdoganato il marchio francese fra gli addetti ai lavori.
Visto in passato come un marchio di nicchia, con macchine ritenute complesse per l’operatore medio, Mecalac ha reso semplice l’utilizzo delle potenzialità del suo braccio brevettato proprio grazie alla serie MCR. Con una routine di comando fra le più intuitive e semplici oggi presenti sul mercato, grazie a un selettore circolare coadiuvato da chiare icone sul monitor, la serie MCR è riuscita a far capire molto bene il concetto di macchina multifunzione cingolata. Un concetto che è prontamente passato alle macchine gommate che, oltre alla storica gamma articolata, si è pian piano affacciata al mercato degli escavatori medi di concezione più classica. Ma non si tratta solo di applicare delle routine di comando o adattare una cabina che ha fatto dell’ergonomia il proprio cavallo di battaglia. Si tratta di reinventare dall’inizio alla fine il concetto di escavatore gommato.

Non chiamatelo “gommato”
Baricentro abbassato, braccio multifunzione escavatore/pala/sollevatore, telaio rivoluzionario, cabina che porta comfort e funzionalità ai massimi livelli. Nella serie MWR tutto è stato rivisto in funzione di un concetto completamente nuovo che si fa fatica a inquadrare nel novero dei classici “gommati”. Ascoltando il mercato e andando incontro alle esigenze degli utilizzatori di queste macchine si è lavorato per eliminare le diseconomie funzionali e aumentare la sicurezza attiva e passiva.Se i gommati, di solito, non piacciono per alcuni specifici motivi, Mecalac ha fatto in modo che queste critiche non avessero luogo. La cabina è troppo in alto ed è scomoda? Mecalac l’ha abbassata.
Fare il pieno risulta spesso scomodo? Con gli MWR si riempie il serbatoio direttamente da terra. La visibilità è spesso un optional? Dalla nuova cabina si ha una visuale diretta sostanzialmente completa dell’area di lavoro in ogni direzione.
Gli spazi a disposizione in cantiere impediscono un lavoro veloce e sereno? L’impostazione degli MWR permette di muoversi in modo sicuro e produttivo svolgendo il lavoro di più macchine.
Patrick Brehmer, Direttore Marketing del gruppo Mecalac, ha chiaramente spiegato che “...si sono analizzate tutte le singole soluzioni tecniche sulla base di ogni macchina che gli MWR possono sostituire. Non solo gli escavatori gommati piccoli e medi ma anche le terne, i midi escavatori cingolati e le mini pale, gli escavatori cingolati medi e a ingombro ridotto che lavorano sulle strade da lungo tempo” continua Brehmer “Con una gamma composta da quattro modelli, da 7 a 15 tonnellate, andiamo realmente incontro a chi necessita di una macchina più compatta o a chi ha bisogno di un mezzo più grande ma più polivalente rispetto al classico escavatore gommato. Si è trattato di fare una scelta strategica” ci spiega “in modo da soddisfare target differenti con lo stesso concetto. Il risultato è stato decisamente soddisfacente perché nessun utilizzatore dovrà più rinunciare a qualche cosa ma avrà i benefici di tutte le altre applicazioni. Anche se, per il suo lavoro, le utilizzerà poche volte all’anno. Saprà però che potrà sempre contare su quelle ulteriori possibilità e si potrà proporre anche a clienti diversi perché ha la macchina in grado di farlo”.

Andare verso il mercato
Non è un caso se la gamma Mecalac MWR si articola in quattro modelli di cui tre sotto le dieci tonnellate e che condividono molti elementi, e un modello da quindici tonnellate con prerogative uniche.
I modelli 7MWR, 9MWR e 11MWR hanno identica torretta montata su telai differenti e con bracci che, a loro volta, sono quelli degli omologhi modelli cingolati 6MCR, 8MCR e 10MCR.
L’elemento che più si impone come rivoluzionario è il telaio che si presenta come una sorta di culla abbassata al centro per consentire alla torretta di essere ancorata il più in basso possibile.
Sul telaio trova spazio il serbatoio del carburante che permette quindi di essere rifornito direttamente da terra senza nessuno sforzo. Esattamente come un’automobile.
Lama e stabilizzatori sono i classici Mecalac con il meccanismo a parallellogramma della prima (quando si appoggia non taglia con il bordo l’asfalto ma si appoggia a tutta larghezza) e lo sviluppo nell’ingombro della macchina dei secondi (potendo così stabilizzare anche quando si lavora di fianco a un muro). La torretta è stata progettata in modo da non urtare pneumatici e altri elementi del telaio a causa della ridotta altezza da terra. Questo permette di avere una macchina più sicura quando lavora in pendenza o nei terreni sconnessi e, allo stesso tempo, di salire e scendere più comodamente dalla cabina. Operazione che spesso si ripete decine di volte al giorno in certi cantieri urbani. Il layout degli organi meccanici (motore, pompe e distributori) è guidato dalla presenza del braccio multifunzione brevettato da Mecalac che, di fatto, è il vero valore aggiunto attorno a cui gravitano tutte le altre parti meccaniche. I concetti fondamentali sono pochi ma buoni: escavatore, pala, sollevatore, piccola gru...senza ovviamente dimenticare le capacità idrauliche della macchina che ne fanno un vero e proprio braccio porta attrezzi. Una rivoluzione che, dopo quella portata dalla serie cingolata MCR, si ripete nuovamente negli escavatori gommati. Anche in questo caso portando gli utilizzatori verso macchine medio-piccole che, di solito, sono appannaggio di mercati molto specializzati e con numeri decisamente ridotti.
La 7MWR, nonostante il peso operativo di sette tonnellate, sembra una macchina più grande e ha caratteristiche in grado di sostituire mezzi meno polivalenti ma leggermente più pesanti come le terne di fascia medio alta. Allo stesso modo la 11MWR e la 15MWR sembrano più piccole degli omologhi escavatori gommati di quella classe, grazie a ingombri decisamente più compatti e all’altezza complessiva inferiore. La rivoluzione che Mecalac ha portato nel modo di intendere le macchine movimento terra compatte grazie alla serie cingolata MCR, è oggi altrettanto viva con questi nuovi modelli gommati.