La cava, il suo regno

A Cazzago S. Martino (BS), in una cava partner del Gruppo Gatti, abbiamo potuto testare in anteprima l'HD9 86.56 di Astra, un vero e proprio specialista degli impieghi gravosi tanto da far sorgere la domanda: truck o dumper?

ne "Il sogno di una notte di mezza estate" così scriveva Skakespeare: "o nella notte, immaginando certe paure, quanto è facile scambiare un orso per un cespuglio". È certo facile prendere una cosa per un'altra, quando però a parlare son i numeri si può ben dire l'HD9 86.56 di Astra più che un truck sia un dumper. Ma con alcuni vantaggi in più.
Forte dei suoi 70 anni di esperienza, Iveco Astra, Gruppo CNH Industrial, si conferma leader nei settori heavy off road più estremi con questo veicolo robusto, performante e dalle possibilità pressocchè illimitate di allestimento e personalizzazione.
L'HD9 86.56 che abbiamo potuto guidare nella grande cava di inerti di Cazzago S.Martino, in provincia di Brescia, monta un motore CURSOR da 13 litri, 560 cv e 2.500 Nm di coppia, dotato di un nuovo sistema di iniezione Common Rail ad alta pressione che ottimizza il processo di combustione e aumenta la potenza del motore. Il sistema Hi-eSCR senza Egr permette maggiore efficienza termica riducendone la complessità di struttura e risparmiando peso, anche perché stiamo parlando di un veicolo con una massa totale a terra fino a 60 tonnellate. Infatti, questo HD9 86.56 studiato per applicazioni particolarmente gravose, monta assali Kessler: il tandem posteriore è rinforzato e può portare 20 t + 20 t mentre il motoassale frontale, anch'esso rinforzato, può portare 9 t + 9 t per una MTT di 58 t a 70 km/h che può arrivare appunto fino a 60 t riducendo però la velocità a 40 km/h.
E per testarlo a dovere abbiamo caricato il cassone ribaltabile Cantoni con sette bennate di ghiaia arrivando a 37 t: una portata davvero paragonabile a quella di un dumper (di norma 40 t). Con il vantaggio però di poter circolare anche su strada, si tratta difatti di un veicolo omologato Euro 6 che, se a pieno carico può viaggiare solo in cava, è comunque autorizzato alla circolazione stradale tanto da diventare utilissimo nei trasferimenti da una cava all'altra, proprio come nel caso delle cave gestite dal Gruppo Gatti. Quindi con il medesimo ciclo di lavoro di un dumper e la medesima produttività, visto il tonnellaggio, l'HD9 86.56 riesce a mantenere però i tutti i vantaggi del truck, ossia minori costi di manutenzione (come truck è più semplice dal punto di vista meccanico) e minori costi d'acquisto.
Senza rinunciare alla robustezza: impareggiabile sia per quanto riguarda il telaio che la componentistica del telaio. È stato impiegato, infatti, un acciaio alto resistenziale (530 MPA), con un gradiente di resistenza molto alto allo snervamento e una rigidezza torsionale fino a 300 kNm. Per poter sostenere la MTT di 60 t sono stati utilizzati due longheroni dritti e paralleli (con sezione larga 820 mm) e due rinforzi a C interni (320x90x10+6mm), senza dimenticare l'anello chiuso sul tandem posteriore.
Formato quindi dai due longheroni e dalle due traverse superiore e inferiore, il telaio è perfettamente rettangolare, cosa che oltre a dare robustezza alla struttura consente una grande facilità di allestimento: due caratteristiche che da sempre contraddistinguono il brand piacentino leader nel cava-cantiere. La versatilità si ha anche nella configurazione, visto che si possono montare differenti optional come il sistema di gonfiaggio/sgonfiaggio pneumatici elettronico, per cui dalla cabina si può agire direttamente sugli pneumatici e ad esempio sgonfiarli se ci si sta muovendo su un terreno sabbioso e occorre galleggiabilità, oppure montare un sistema di pesatura elettronica, una telecamera per il controllo del carico: insomma tutta una serie di semiallestimenti e configurazioni volte ad aumentare la produttività del mezzo.
Nell'ampia cava di Cazzago non mancano di certo gli strappi e le conseguenti discese per trasportare la ghiaia fino agli impianti di trattamento. Su una salita al 18% senza nessuna difficoltà l'HD9 86.56 ha dimostrato tutto il suo carattere deciso, con una coppia sostanziosa e tanta trazione. Nel lungo tratto pianeggiante di congiunzione tra le due aree di cava, invece, grazie al trasferitore disinseribile, abbiamo potuto togliere la trazione anteriore e trasformare questo HD9 da 8x6 a 8x4, risparmiando così carburante.
Così come un risparmio di carburante lo si ha utilizzando, quando il terreno lo consente, la modalità automatica del cambio automatizzato Astronic a 16 marce con Intarder montato su questo mezzo.

 

L'articolo è stato pubblicato a pag 45 del n.628/2017 di Quarry and Construction...continua a leggere