Scania: provare per credere

188 giorni, 21 concessionarie coinvolte, 26 master driver, 100 cave, oltre 200 aziende in 21 distretti: sono questi i numeri dell’iniziativa Costruire il Futuro Scania Tour organizzata per  dimostrare il valore delle soluzioni Scania per il cava-cantiere

“Offrire soluzioni di trasporto su misura per soddisfare le esigenze operative dei propri clienti sia che si tratti di lungo raggio, distribuzione, trasporto pubblico, applicazioni speciali o, appunto, di cava-cantiere”, è questa la strategia di Scania messa in evidenza da Giancarlo Perlini, Responsabile Marketing e Responsabile del dipartimento Sales and Development, Construction, Distribution, P&S di Italscania al termine di Costruire il Futuro Scania Tour. Si tratta di un’iniziativa che ha voluto offrire agli operatori del cava-cantiere l’opportunità di provare in prima persona il valore delle soluzioni Scania in questo settore. Costruire il Futuro è stato un tour di grande successo e dai grandi numeri, durato 188 giorni con il coinvolgimento di 21 concessionarie, 26 master driver e che ha visto i due mezzi d’opera CB8x4 EHZ da 450 CV impegnati in oltre 100 cave di 21 diversi distretti.
Eccellenti i pareri degli operatori di settore che hanno potuto mettersi alla guida dei due veicoli nel corso del tour.
“Altamente performanti nella cambiata”, “Ottima visibilità e eccellente guidabilità del veicolo”, “Sterzo leggero”, “Alto livello di frenata con il retarder”, “Comodo da guidare con strumentazione visibile”, “Cambio automatico eccellente, oltre le aspettative”, “Si guida meglio di una macchina” questi alcuni dei commenti delle aziende di trasporto che hanno potuto, da un lato, testare l’eccellente performance dei veicoli Scania nelle reali condizioni di utilizzo e, dall’altro, conoscere i diversi servizi integrati offerti dall’azienda.
Ciò che contraddistingue Scania è il punto di partenza, ovvero l’economia operativa totale (TOE, Total Operating Economy) e la configurazione di una soluzione su misura per la specifica applicazione e per consentire ai clienti di raggiungere una redditività sostenibile, prendendo in analisi il tipo di incarico e le condizioni in cui operano.
Una strategia chiara che consente all’azienda svedese di soddisfare anche le esigenze operative dei clienti del cava-cantiere, offrendo loro elementi chiave quali prestazioni eccellenti, massima efficienza e affidabilità, oltre che servizi su misura.
“I numeri positivi dell’iniziativa Costruire il Futuro Scania Tour sono lo specchio di un segmento che sta mostrando importanti segnali di ripresa, che si sono tradotti in un +52,3% di immatricolato nel 2016 rispetto al 2015”, ha evidenziato Giancarlo Perlini. “Possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti dell’importante adesione all’iniziativa, del forte interesse e dei riscontri molto positivi che abbiamo ottenuto da parte dei diversi operatori intervenuti alle varie tappe nei confronti delle soluzioni Scania per il cava-cantiere. L’obiettivo per noi era quello di provare sul campo come Scania, forte di una gamma completa di prodotti e applicazioni, possa essere considerato un player di assoluto riferimento anche nelle applicazioni di trasporto specifico ed in particolare nel mondo del cava-cantiere. Un settore in cui abbiamo registrato risultati positivi in termini di volumi: nel 2016, in particolare, abbiamo ottenuto una crescita dell’immatricolato del 67% rispetto al 2015”.

I veicoli Scania protagonisti di Costruire il Futuro Scania Tour

I mezzi d’opera CB8x4 EHZ da 450 CV, 13 litri Euro 6, equipaggiati con tecnologia puro-SCR, abbinata ad un cambio opticruise a 12 rapporti e 2 primini in modalità Off-road sono stati i protagonisti di Costruire il Futuro Scania Tour.
Il rapporto coppia potenza è uno dei più elevati sul mercato, con una coppia massima erogata di 2.350 Nm tra i 1.000 e i 1.300 giri/min, dato che dimostra tutta la forza dei mezzi Scania.
Anche la manovrabilità del veicolo risulta ottima, garantita dal passo più corto esistente in commercio, 4.100 mm, senza contare che l’altezza libera da terra è stata ottimizzata grazie al posizionamento delle rotocamere rialzate.