V di Venieri, V di Vittoria

Nello storico stabilimento di Lugo (RA) abbiamo potuto vedere l'ultima nata di casa Venieri: la pala gommata compatta VF 1.63C Venierina. Ma altre due sono le novità che il costruttore romagnolo si appresta a lanciare a Intermat 2018, ossia la pala gommata VF 4.63H e la pala gommata telescopica VF 8.63TL

C è sempre un punto in cui il mito si fonde con la storia, c'è sempre un momento in cui la leggenda si intreccia con la cronaca. E a Lugo, cittadina di trentaduemila abitanti in provincia di Ravenna, la tradizione vuole che nel 1923 la madre di Francesco Baracca, asso dell'aviazione italiana morto in combattimento durante la I guerra mondiale, abbia voluto donare l'emblema del figlio, un cavallino nero rampante, a Enzo Ferrari affinchè lo applicasse come porta fortuna sulla vettura in procinto di correre la sua prima corsa nazionale. E il cavallino fece il suo dovere: Ferrari vinse la corsa e lo scelse come simbolo della sua futura scuderia, non prima però di averlo inserito in uno scudo giallo a richiamare la città di Modena e di averne modificato la coda: protesa verso il cielo in segno di vittoria.
E di vittoria si può ben parlare conoscendo da vicino la famiglia Venieri che da 70 anni produce, proprio a Lugo, macchine movimento terra e agricole. Vittoria innanzitutto di Giacomina Venieri, donna che, in un settore prettamente maschile, e in anni in cui quota rosa era un neologismo ancora da inventare, ha saputo portare avanti l'azienda fondata sul finire degli anni Quaranta dal padre e dallo zio; vittoria poi di Filippo Muccinelli Venieri, figlio di Giacomina, che, poco più che trentenne, è ora il direttore generale della VF Venieri Spa e porta alto il nome Venieri nel mondo; vittoria infine, o se vogliamo vittoria anche e soprattutto, dei prodotti Venieri, prodotti in cui qualità non vuol far rima con quantità ma con personalizzazione e made in Italy.
Figlia di una terra emiliano-romagnola che si è sempre distinta per la sua tradizione meccanica e motoristica, la Venieri nel corso dei decenni ha saputo cambiare pelle, passando dall'agricoltura all'edilizia, ha saputo precorrere i tempi, come nel caso della terna elettrica lanciata quasi venti anni fa, e ha saputo rimanere sé stessa focalizzando la sua produzione su pale gommate e terne rigide e articolate di piccole e medie dimensioni.
Ma partiamo con ordine, il debutto della Venieri è datato 1948, a un anno esatto dalla nascita dell'azienda, quando viene commercializzato il primo trattore cingolato. E se nel 1956 inizia la collaborazione con Perkins Engine, è nel 1960 che si dà il via alla produzione delle macchine movimento terra che vedranno, quattro anni più tardi, l'installazione delle prime trasmissioni idrostatiche nel settore, trasmissioni che dal 2002 in poi verranno installate standard su tutte le macchine Venieri.
Come ci conferma Filippo Muccinelli Venieri: "installiamo trasmissioni Bosh Rexroth heavy duty, ossia per impieghi gravosi, a testimonianza della nostra attenzione al prodotto e alla qualità che deve essere sempre al primo posto, anche e soprattutto nel caso di macchine cosiddette piccole. Infatti - prosegue - la nostra missione è quella di confermarci come un apprezzato produttore di una gamma selezionata di prodotti medio piccoli identificati da un'elevata produttività, efficienza, versatilità e costi di manutenzione ridotti. Da 70 anni - conclude - siamo focalizzati su pale e terne di queste dimensioni, siamo orgogliosi di quello che facciamo senza avanzare la pretesa di diventare dei full liner, bensì vogliamo continuare nella direzione tracciata, sviluppando prodotti complementari, ma sempre rimanendo quality, e non quantity, oriented".
A ulteriore conferma della qualità che da sempre contraddistingue Venieri sono i numerosi accordi che l'azienda ha stretto, fin da subito, con costruttori del calibro di Werklust, Massey Ferguson, Imer, Ahlmann, e, in anni più recenti, con Case Construction, (prima della fusione con il gruppo CNH le pale da 30 a 85/90 quintali nel 1994-1998 erano tutte prodotte da Venieri) e con Yanmar Construction dal 2015 ad oggi.
Come sottolinea ancora Filippo Muccinelli Venieri: "noi produciamo utilizzando solo il top presente sul mercato, vale a dire che tutti i componenti installati sulle nostre macchine sono di fascia altissima: Carraro, Dana e ZF per gli assali, Bosch Rexroth per le trasmissioni idrostatiche, Casappa per l'idraulica, Hydrocontrol per la distribuzione idraulica, Parker per tubazioni e così via. Anzi - prosegue Filippo - molte di queste aziende hanno filiali in Emilia Romagna e proprio grazie alla vicinanza territoriale ci hanno permesso uno scambio e una crescita che è stata non solo nostra ma reciproca, poiché molti test dei nostri fornitori sono stati effettuati proprio attraverso le nostre macchine".
Non solo alta qualità dei componenti a cui si aggiungono a idea, disegno e realizzazione delle macchine completamente made in Venieri, ma soprattutto un ufficio tecnico di un'importanza tale da rappresentare il vero cuore dell'azienda: ecco gli ingredienti di un successo duraturo e proiettato al futuro grazie ad un team giovane e dinamico. In più, proprio nell'ufficio tecnico si trovano i dipartimenti Ricerca e Sviluppo e Assistenza Tecnica così da garantire una vicinanza ancora più stringente con il cliente, visto che i tecnici oltre ad essere al corrente di quanto accade sul campo e agire rapidamente nell'eventualità si presenti un problema, concorrono in maniera determinante al miglioramento dei prodotti stessi.
Ma ciò che distingue realmente Venieri dai competitors è che tutte le macchine VF sono state omologate per la circolazione stradale per una vastissima gamma di attrezzature e pneumatici presenti sul mercato, cosa che implica un'enorme elasticità applicativa e un grosso vantaggio anche dal punto di vista della rivedibilità della macchina.
Macchine che in realtà sono tenute ben strette dai clienti. Sia che si tratti di terne che di pale. A dir il vero parlare di terne appare quasi riduttivo, quelle che propone Venieri (due modelli di terna articolata e due modelli di terna rigida) sono delle vere e proprie multiutility. Come sottolinea ancora Filippo Muccinelli Venieri: "La nostra macchina è un prodotto diverso e dà valori e vantaggi diversi al cliente quali: operatività, stabilità, visibilità, personalizzazione ed economicità. Montando una trasmissione idrostatica - specifica Filippo - si hanno innumerevoli possibilità di personalizzazione, nonché maggiore economicità a livello di consumi e maggior robustezza data dall'assenza di elettronica (no Power-shift). In più - conclude - la stabilità è ottimale grazie agli assali oscillanti posteriori, al cinematismo a Z autolivellante e al baricentro basso dato dal motore posizionato centralmente che elimina la presenza del cofano motore anteriore a tutto beneficio della visibilità e della riduzione degli ingombri" .
Ed è proprio sugli ingombri ridotti e sulla gamma più piccola di pale gommate che Venieri ha deciso di puntare, lanciando la VF 1.63 C Venierina.
Niente a che vedere con una macchina hobbistica. Tutt'altro.
La VF 1.63 C monta un motore Yanmar 4 cilindri, da 36kW-50CV, aspirato, emissionato Stage IIIa/Tier III e una trasmissione idrostatica ad alta pressione. Con un peso operativo di 3.100 kg offre una forza di strappo di ben 3.840 kg (più del suo peso), in più i 24° di oscillazione posteriore le garantiscono una stabilità ottimale in qualsiasi situazione, senza correre il rischio (concreto, con un'oscillazione sull'articolazione centrale come quella di norma presente in macchine di questo peso) di un possibile ribaltamento qualora ci si trovasse a scaricare la benna operando su un terreno sconnesso. In più il nuovo cinematismo VZPK garantisce al 100% il parallelo, ma con tutte le forze del cinematismo a Z.
Macchina di sostanza, dunque, la Venierina, e macchina di velocità: ben 40 km/h che possono scendere a 27 km/h nella versione depotenziata. Ma soprattutto macchina dalla grande versatilità: la cabina è omologata in tre versioni (chiusa, canopy e roll-bar), quattro versioni di attacco rapido (ISO24410 steer skid loader- Bobcat, Euro, SMS e diversi competitors) e per l'utilizzo di attrezzi posteriori è equipaggiata con più linee idrauliche ed elettriche. Il freno è a disco, come è tipico di pale di taglia superiore, i fari sono a LED di ultima generazione, la colonnina di sterzo è regolabile sia in altezza che in profondità, così come regolabile è il bracciolo, mentre il joystick si blocca automaticamente per trasferimenti stradali in sicurezza.
Presente sullo stand Venieri di Intermat la Venierina sarà accompagnata da altre due pale gommate estremamente interessanti: la VF 4.63H e la VF 8.63TL con braccio telescopico.
La pala gommata VF 4.63H, equipaggiata con motore Yanmar (72 CV) IIIB / Tier 4i e filtro antiparticolato, è già rispondente alla Fase V della normativa sulle emissioni che entrerà in vigore nel 2019. Monta una trasmissione standard 30 km/h, (optional Bosch Rexroth ad alta efficienza 40 km/h). La stabilità che è grado di offrire è data dall'assale posteriore oscillante fissato al telaio con supporti esenti da manutenzione. La nuova cabina certificata ROPS/FOPS II° Livello garantisce una visibilità a 360°, permettendo il controllo visivo totale su qualunque attrezzatura installata. Grazie alla nuova tecnologia insonorizzata e agli speciali ammortizzatori in gomma "antivibranti" è stato possibile raggiungere una riduzione del rumore all'interno della cabina, in modo da garantire il massimo benessere per l'operatore. La porta a doppia apertura consente all'operatore di lavorare con la porta d'ingresso chiusa, con vetro superiore aperto, garantendo la massima ventilazione anche con l'A/C spento e senza parti sporgenti fuori sagoma. D'altronde la VF 4.63H è agile per vocazione e per design visto che proprio il particolare design del contrappeso è stato studiato per ottenere angoli di attacco estremamente alti, proteggere i fari stradali, garantire la massima manovrabilità negli spazi stretti.
La VF 8.63TL con un peso operativo di 8.200 kg, un'altezza massima con forche di 5.255 mm e un carico massimo di 3.200 kg, è invece la più grande pala gommata telescopica prodotta da Venieri e la prima ad impiegare il Venieri Electronic Power-shift (VEPS) che garantisce un controllo di trazione particolarmente adatto al settore agricolo. Per i motori, la partnership con Deutz è confermata grazie al TCD 3.6 che, con i suoi 3,6 litri suddivisi in 4 cilindri, ha una potenza di 100 kW (136 CV). L'ottimizzazione elettronica della coppia e delle curve di potenza consente una significativa riduzione del consumo di carburante. Il motore è conforme allo stadio IV utilizzando EGR, DOC e SCR. L'impianto idraulico segue la filosofia Venieri di strengh, dinamismo e controllo. La portata massima di 140 l/min è raggiunta da una pompa ad ingranaggi che serve un distributore Load Sensing: mantiene il controllo e i movimenti simultanei senza perdere in brillantezza. La cabina, certificata ROPS e FOPS, ha il volume interno più grande della categoria e il comfort di tutte le macchine Venieri. E se è vero che questo modello sembra strizzare l'occhio più al mercato agricolo, questo non è che una conferma della versatilità delle macchine Venieri e in particolare delle pale Venieri, da sempre adatte sia al settore mt che agricolo. Così che la VF di Venieri sia sempre più, e su più mercati, una V di vittoria.