Rosso di Verona

Si preannuncia vetrina dell'eccellenza l'edizione 2017 di Marmomac in agenda dal 27 al 30 settembre a Verona. Vincono il made in Italy di qualità, la nostra cultura legata all'interpretazione del materiale lapideo, la capacità di fare sistema di tutti i componenti della filiera, la strategia di marketing territoriale promossa da Veronafiere. Durante la presentazione del Salone alla Stampa a Milano intervengono Maurizio Danese, Presidente Veronafiere, Giovanni Mantovani, Direttore Generale Veronafiere, Raffaello Galiotto, designer, Luca Molinari, storico e critico di architettura; modera il giornalista Aurelio Magistà

Il "Rosso di Verona" per eccellenza è, per gli addetti ai lavori nel nostro settore, il celebre marmo ammonitico estratto nelle cave della zona, noto sin dall'antichità per le sue eccezionali venature e per il suo intenso e caldo colore. Ma un altro celebre "rosso di Verona" è il vino che una sapiente strategia di marketing territoriale, con Vinitaly (promosso e gestito da Veronafiere) ha fatto conoscere e apprezzare in tutto il mondo. Infine il radicchio, pure a pieno titolo "rosso di Verona", e pure eccellenza ed espressione della cultura italiana.
Con una selezione di 6 marmi, 6 vini e 6 radicchi, tutti rigorosamente rossi, la cultura italiana del marmo (Italian Stone Theatre, al pad. 1) si presenterà e offrirà un aperitivo di benvenuto agli ospiti della 52esima edizione di Marmomac (Il Ristorante d'autore Rosso Verona è a cura di ADI Delegazione Veneto Trentino Alto Adige).
Il salone della pietra naturale di Verona conferma il suo ruolo guida a livello internazionale per il settore lapideo: business, cultura, tecnologia, formazione e innovazione della pietra naturale. Dopo l'eccellenza delle materie prime naturali e delle tecnologie di lavorazione della pietra naturale, oggi il plus valore del made in Italy è la nostra capacità di sperimentare e interpretare il materiale e dargli nuova vita e bellezza attraverso il pensiero di architetti, designer e artigiani. Esordiscono così i vertici di Veronafiere, Ente appena trasformato in Società per Azioni, per commentare il nuovo record storico dei prezzi dei materiali lapidei lavorati e delle tecnologie made in Italy (se l'export italiano di materiali lapidei del 2016, dopo 6 anni di crescita continua sembra rallentare (si attesta a un valore di 2,1 miliardi), il valore aggiunto dei materiali lavorati dalle nostre imprese continua a crescere e viene misurato oggi in una quotazione media di 60 euro/mq contro il 32 euro/mq di media dei materiali concorrenti). Il made in Italy è una garanzia anche per le macchine e tecnologie dedicate al settore lapideo (il 38% del mercato complessivo).
Marmomac dunque, commenta Maurizio Danese, Presidente di Veronafiere, ancora una volta rafforza la propria posizione di leadership nel settore per il business, la formazione e l'innovazione legati alla pietra naturale. Un ruolo quello di Marmomac riconosciuto dal Governo, che ha inserito la rassegna tra quelle strategiche nell'ambito del Piano di promozione straordinaria del made in Italy portato avanti dal Mise-Ministero per lo Sviluppo Economico e da Ice-Agenzia. Il percorso di sviluppo della manifestazione è sostenuto anche dalla recente trasformazione di Veronafiere in SpA e dal nuovo piano industriale da 100 milioni di euro di investimenti al 2020 cui è collegata anche la digital transformation.
Il successo di Marmomac si deve alla capacità di coniugare business e cultura di un prodotto con tradizioni millenarie, ma che sa guardare avanti, al futuro.
Verona e Veronafiere, l'Ente organizzatore, hanno fatto inoltre del marketing territoriale una strategia vincente per l'economia non solo della città e della regione, ma per tutto il made in Italy di eccellenza sullo scenario internazionale mondiale.
Iniziata nel 1898 l'attività fieristica veronese era legata al mondo agricolo e al mondo dei cavalli (Fieracavalli raggiungerà quest'anno l'edizione n. 119). Dal 1930 si costituisce l'Ente autonomo per le Fiere di Verona e nel 2017 assume la forma giuridica di Società per Azioni. Oggi è il primo organizzatore diretto di manifestazioni in Italia e ai vertici in Europa, grazie anche alla posizione geografica strategica. Veronafiere è oggi una piattaforma di promozione internazionale in grado di presidiare i mercati mondiali strategici consolidati ed emergenti. In crescita la presenza sui mercati esteri, con una società controllata in Brasile (Veronafiere do Brasil) uffici permanenti a Shangai e Il Cairo e proprie manifestazioni internazionali in Stati Uniti, Brasile, Russia, Cina, Nord Africa, Medio Oriente e Australia.


L'edizione 2017
I dati 2017, spiega Giovanni Mantovani direttore generale Veronafiere, indicano quest'anno un aumento delle Aziende straniere con nuove presenze dall'Argentina, dalla Georgia, Irlanda, Messico e Slovenia, mentre fra le collettive di buyer, spiccano Paesi come l'Iran, quinto produttore lapideo al mondo e la Corea del Sud, terzo importatore di materiali dell'area del sud est asiatico. Il programma di iniziative di Veronfiere, da anni punta sul profilo internazionale della manifestazione, presidiando Nord America, Nord Africa e Sud America. In sud America Veronafiere è presente anche direttamente con Veronafiere do Brasil, controllata del Gruppo. L'esplorazione di nuovi mercati porta invece quest'anno in Libano, meta della missione commerciale "we speak stone". Sempre per promuovere l'incoming di operatori esteri anche nel 2017 prosegue la collaborazione Ice Confndustria Marmomacchine, tra le attività legate al piano di promozione straordinaria del Made in Italy promosso dal Mise.
Durante la manifestazione si svolgerà la terza edizione dell'International Stone Summit, la conferenza mondiale dedicata alla pietra naturale che vede la partecipazione delle principali associazioni internazionali del marmo.
Inoltre, visto il successo del 2016, sarà riconfermata la consegna del riconoscimento "Icon Award" che individuerà fra le opere esposte, quella che sarà l'immagine della campagna promozionale di Marmomac 2018.
Parallelamente alla manifestazione tradizionale in Fiera, quest'anno ci sarà "Marmomac & the City" che vedrà l'installazione di 12 opere in pietra nelle vie e nei cortili del centro storico. Le opere resteranno esposte fino alla fine di ottobre e dialogheranno coi monumenti e i palazzi storici di Verona, creando un ponte fra passato, presente e futuro volto a esaltare la bellezza della pietra e il contrasto fra tecnologie e artigianalità, mano meccanica e mano dell'uomo. A cura dell'arch. Laura De Stefano, la manifestazione è frutto della collaborazione con con il Comune di Verona e l'Ordine degli Architetti della Provincia di Verona.
Infine per l'undicesima volta verrà riproposto il "Best Communication Award" premio che andrà alla miglior cura e al miglior allestimento fieristico fra le Aziende partecipanti.


L'eccellenza italiana

La capacità di trasformare sapientemente il prodotto naturale, mettendone in risalto la bellezza e coniugando eccellenza tecnologica e creatività è oggi la base del made in Italy apprezzato in tutto il mondo.
A questo proposito sarà il progetto The Italian Stone Theatre, curato da Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan, a raccontare questa singolare realtà che affonda le sue radici in secoli di storia tradizione e cultura legate alla lavorazione della pietra naturale. All'interno del padiglione di 3.500 mq, allestito in collaborazione Mise, ICE-Italian Trade Agency e Confindustria Marmomac vi saranno tre mostre: "Territorio & Design", "Macchine Virtuose" e "Soul of City". A queste spetterà il compito di raccontare l'eccellenza italiana, l'interazione fra pietra, tecnologie di lavorazione, sperimentazione e design attraverso progetti d'avanguardia di architetti e designer. Una ricca offerta di convegni, workshop e incontri formativi arricchirà questa Forum Area.
• Territorio & Design. Una mostra di prodotti e oggetti d'arredo indoor e outdoor realizzati con le più sofisticate e innovative tecnologie mostrerà come evidenziare al massimo le potenzialità dei materiali attraverso la loro trasformazione e la stretta collaborazione fra progettisti e aziende. Il design litico evidenzierà le peculiarità dei materiali dei diversi bacini produttivi italiani. L‘apporto delle nuove tecnologie digitali di taglio, lavorazione e modellazione per esempio consente di inserire la pietra nel processo di serializzazione produttiva di tipo industriale. Ciò consente di valorizzare in modo nuovo le qualità plastiche, tattili e cromatiche dei materiali e ottenere prodotti dotati di funzionalità, praticità ed elevato contenuto formale.
• Macchine Virtuose. La filiera della trasformazione e della tecnologia sarà sollecitata a realizzare un prodotto capace di mettere in risalto le potenzialità della lavorazione, con finalità produttive e commerciali, in particolare per il mondo del design e dell'arredo.
• Soul of City. Un progetto di ricerca sull'utilizzo della pietra curato dallo storico e critico dell'architettura Luca Molinari, coinvolgerà diversi studi di architettura di diversi Paesi, i quali lavoreranno con le aziende italiane per generare opere in grado di esaltare l'uso della pietra e rappresentare un paesaggio articolato di architetture. Il progetto indaga possibili visioni della città contemporanea, prendendo in prestito il tema dal congresso UIA 2017 in programma a Seoul a settembre. Otto studi internazionali di progettazione abbinato a otto aziende del comparto marmifero italiano sfideranno la materia dal punto di vista architettonico per rappresentare la propria idea di città.