Valvole, attuatori e correlati: in una parola IVS

Intervista a Stefano Trasatti, presidente di NACE Milano Italia Section e membro del Comitato Scientifico di IVS - Industrial Valve Summit che si terrà il 24 e 25 maggio prossimo presso il centro fieristico di Bergamo

Forte del successo dell'edizione 2015, che ha visto la presenza di 250 espositori, 5.700 visitatori (di cui il 35% stranieri) e la partecipazione di 350 delegati ai convegni tecnici, Bergamo si prepara ad accogliere la seconda edizione di IVS - Industrial Valve Summit, che si terrà il 24 e 25 maggio prossimo presso il centro fieristico.
Organizzata da Confindustria Bergamo e Ente Fiera Promoberg, IVS è la prima fiera in Italia dedicata alla filiera delle valvole per Oil & Gas - forgiati, valvole, attuatori, guarnizioni, sistemi di controllo del flusso, lavorazioni meccaniche, ecc. - che accanto alla parte espositiva associa una sessione di convegni tecnici, coordinati da un comitato scientifico di caratura internazionale.
Per l'edizione 2017 gli spazi sono stati raddoppiati, aprendo le porte a nuovi espositori dell'intera filiera produttiva delle valvole. D'altronde IVS - Industrial Valve Summit offre un collegamento diretto fra il mondo dell'ingegneria e dei costruttori per l'acquisto, la manutenzione e/o distribuzione di valvole, attuatori e prodotti correlati.
Per approfondire il tema abbiamo fatto qualche domanda a Stefano Trasatti, presidente di NACE Milano Italia Section e membro del Comitato Scientifico di IVS.

Le valvole industriali sono utilizzate e presenti in una grande varietà di applicazioni. Esperti e ricercatori nei trattamenti di superficie e nella tecnologia dei materiali devono lavorare insieme per migliorare l'affidabilità, la performance e il ciclo di vita dei prodotti. Che cosa suggerisce agli stake-holder industriali per migliorare le loro conoscenze in questo campo?
Investire in istruzione, formazione, ricerca e innovazione tecnica. Questa è la ricetta vincente.

Quali sono, secondo le sue conoscenze ed esperienza, le tendenze per la scelta della corretta combinazione di materiali associati ai processi metallurgici ed elettrochimici al fine di migliorare le proprietà di superficie, anche in ambienti aggressivi e critici?
Nel settore del petrolio e del gas, tutti i materiali per applicazioni specifiche devono soddisfare i requisiti indicati negli standard e specifiche NACE. Le norme sono state sviluppate nel corso degli anni da esperti e ricercatori e sono continuamente aggiornate in base agli sviluppi tecnologici nei materiali e nei processi. Ciò richiede una collaborazione sempre più stretta tra produttori, utenti finali e mondo accademico.


La conoscenza profonda della tribologia e della scienza delle superfici rappresenta un'opportunità unica per quei produttori che guardano al futuro quando assumono dei giovani ingegneri. Quali azioni consiglia per rafforzare la cooperazione tra industria e mondo accademico?
Nei decenni passati abbiamo constatato un divario crescente tra le aspettative dell'industria e le capacità del mondo accademico. Credo che sia giunto il momento per entrambi di tornare a collaborare. Istruzione e formazione sono necessari per l'effettivo cambio generazionale. Inoltre, l'industria dovrebbe essere convinta del fatto che investire nella ricerca è il vero modo per vincere le sfide del futuro.

NACE è un'associazione internazionale molto importante e ben nota. Quali sono le sue aspettative per IVS 2017? Come potrebbero NACE e IVS collaborare in futuro?
NACE e IVS hanno iniziato a collaborare piuttosto recentemente e IVS 2017 potrebbe rappresentare una buona occasione per rafforzare le loro relazioni. Ai produttori di valvole per il settore del petrolio e del gas viene spesso richiesto di fornire valvole con materiali che soddisfino gli standard MR0175 NACE. Per coloro che non sono esperti su norme e standard, si crea spesso una grande confusione nella comprensione dei documenti e sulla loro applicazione. Così, la base adeguata su cui cooperare dovrebbe essere l'istruzione e la formazione, per rendere la cultura della corrosione più completa e diffusa anche nel mondo delle valvole.

Come vede lo sviluppo di standard della tribologia in diverse parti del mondo, anche considerando le nuove tecnologie emergenti, in particolare nei settori del petrolio e del gas e dell'Offshore?
La tribologia è strettamente connessa ad altre discipline. La corrosione è sempre più spesso legata all'erosione e all'usura. In realtà, mentre ci sono diversi standard sugli aspetti tribologici sviluppati da ASTM, questi sono molto pochi nelle specifiche NACE. Quindi penso che ci sia uno spazio di sviluppo per NACE in questo campo.

Guardando i costi totali di investimento, qual è la sua opinione sull'opportunità di specificare i requisiti di protezione dalla corrosione e quali sono i driver principali per tutta l'industria degli stake-holders?
L'impatto della corrosione è spesso descritto in termini economici. Diversi studi hanno dimostrato che il degrado prematuro dei materiali costa circa il 3-5% del prodotto interno lordo (PIL) dei paesi industrializzati. Purtroppo, questo è quanto succede fin dagli anni Cinquanta. Questo significa che esiste un problema di cultura. Tutte le parti sono chiamate ad intervenire, dai produttori agli utenti finali, dal mondo accademico agli stake-holders. Se si vuole cambiare questa tendenza, bisogna rendersi conto che i costi per prevenire la corrosione sono necessari e non solo per ridurre gli incidenti o l'inquinamento ambientale.