Azerbaijan vetro, acciaio e legno

Tutti gli elementi e i sistemi di costruzione scelti promuovono la sostenibilità architettonica ed
energetica del padiglione

Il Padiglione dell'Azerbaijan nasce con l'intento di celebrare l'armonia e le varietà paesaggistiche e culturali del Paese.
Il progetto si fonda sull'idea di biosfera come metafora del Paese: un sistema aperto ai flussi esterni che valorizza e protegge le diversità al suo interno.
L'Azerbaijan, che per la prima volta partecipa a un'Esposizione Universale, è un Paese che vuole distinguersi e proporsi nella duplice veste sia di nazione attenta alla valorizzazione della propria identità culturale che di stato aperto all'innovazione. Non a caso è un modello unico di biodiversità, con ben nove degli undici climi esistenti al mondo, ed è luogo di incontro di culture millenarie.
Concepito per essere smontato al termine di Expo 2015 e poter essere quindi nuovamente rimontato a Baku, il Padiglione è stato realizzato da Simmetrico, network italiano di creativi, project manager ed esperti di tecnologie multimediali con la collaborazione dello studio di architettura Arassociati, dei progettisti strutturali di iDeas e dello studio di architettura del paesaggio AG&P. Il padiglione è stato realizzato attingendo ai materiali tradizionali dell'Azerbaijan, come il legno, lavorato in modo innovativo, e abbinato a materiali universali come il vetro ed il metallo.
Una pelle di flessuose lamelle lignee avvolge i lati del Padiglione, che si sviluppa su un'area di 887 metri quadri, lasciando il fronte nord più libero per favorire un controllo passivo del microclima. La varietà di spazi e forme vuole evocare la grande diversità bioclimatica e culturale dell'Azerbaijan.
Fra le particolarità costruttive del padiglione ci sono le grandi sfere in vetro curvo e acciaio, vero esempio di architettura complessa, realizzate dalla società People&Projects con un'innovativa tecnologia di derivazione aeronautica per la quale è addirittura in corso la procedura di brevetto.
Per la progettazione del Padiglione hanno lavorato oltre 300 persone, 250 in Italia e 50 in Azerbaijan. Sono stati dedicati oltre 18 mesi alla ricerca e allo sviluppo dei contenuti e sono state elaborate oltre 5000 fotografie e 250 video, con oltre 150 giorni di riprese di cui più di 100 in Azerbaijan. Oltre 150 ore di riprese con la tecnica del time-lapse e oltre 55 minuti di animazione a passo uno che ricreano elementi iconici della tradizione azerbaigiana.
Dal punto di vista architettonico il padiglione dell'Azerbaijan è definito da un volume unico strutturato su quattro livelli, percettibili anche dall'esterno, compenetrati da tre spazi sferici, livelli di cui i due intermedi sono essenzialmente spazi espositivi, mentre piano terra e terrazza sono destinati a luoghi di relazione.

 

L'articolo è stato pubblicato a pag 80 del n.621/2015 di Quarry and Construction...continua a leggere