Germania e Vanke ad EXPO 2015

Viaggio tra il legno, testimone di un impiego consapevole delle materie prime rigenerabili, e l'avveniristico gres porcellanato che avvolge una delle figure architettoniche più complesse di Expo

Germania a EXPO
Nel Padiglione tedesco a EXPO Milano confluiscono un linguaggio formale moderno con tecnologie slanciate, costruzioni intelligenti, materiali tradizionali e un concetto climatico basato su un impiego economico delle risorse e dello spazio. Già
attraverso la sua struttura architettonica "Campi di idee" fornisce risposte sostenibili e creative alle domande formulate dall'EXPO all'insegna del tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la vita".

La realizzazione della struttura architettonica in otto fasi 
Dopo la sistemazione del terreno la costruzione del Padiglione tedesco è iniziata con il montaggio di una struttura a telaio rigido in sistemi di acciaio standardizzato. 
Durante la seconda fase sono state erette le pareti in costruzione leggera di pannelli in cartongesso al fine di definire gli spazi e le zone sia al piano terra che al primo piano: le aree espositive, gli uffici, i locali di servizio, i ristoranti, la VIP lounge, le cucine, il magazzino e gli spazi di soggiorno e ricreazione. 
Lungo il pianoro paesaggistico in lieve salita sono state inserite solette a filigrana. Nei prefabbricati in cemento armato erano state previste apposite aperture circolari dalle quali, al termine della posa, sono spuntati i "germogli di idee". 
Di seguito è stata posata la copertura lignea del pianoro paesaggistico. Grazie all'impiego di vernici diverse e all'alternarsi delle direzioni di posa delle assi, il pianoro paesaggistico rivestito di legno rappresenta visivamente il tema del Padiglione tedesco "Campi di idee". Un particolare trattamento ha permesso di rendere la superficie del materiale ligneo antiscivolo e resistente agli agenti atmosferici, come dimostrato dalle necessarie verifiche effettuate non solo da parte tedesca, ma anche italiana. 
Nella fase successiva è stata posata la facciata costituita da una struttura di pali di legno sulla quale è stata montata una struttura lamellare regolabile in fibrocemento. La possibilità di regolare le lamelle in quattro diversi angoli d'inclinazione permette non solo di influenzare l'ingresso della luce nell'area espositiva, ma anche di modificare l'ottica esterna del dell'edificio. 
Nella penultima fase sono state montate le strutture leggere in acciaio i "germogli di idee". Questi elementi sono arrivati in cantiere preassemblati e sono stati "piantati" nelle aperture previste a questo scopo. 
Si è poi proceduto al rivestimento con un tessuto a pori aperti realizzato a partire da un modello dettagliato. Gli elementi in tessuto sono stati applicati a mano, tendendoli, ai cosiddetti tubi di serraggio. I moduli fotovoltaici organici sono stati inseriti nella rete filigrana di cavi d'acciaio. Questa fase ha trasformato i "germogli di idee" in "alberi solari". 
Con i lavori interni dei ristoranti, della VIP Lounge e delle aree di servizio e con l'installazione del palco eventi e la realizzazione degli spazi esterni si sono concluse le opere edilizie volte alla creazione degli ambienti.

L'articolo è stato pubblicato a pag. 78 del n. 620/2015 di Quarry&Construction...continua a leggere