Una nuova eccellenza per il Sud

Una presenza qualificante per la comunità circostante. I lavori per la realizzazione del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica della Fondazione Ri.MED, dopo un lungo iter approvativo, sono finalmente al via. Tra due anni dovrebbero essere conclusi. 

Il nuovo campus del CBRB sorgerà a Carini (Palermo) occupando parte di un fondo rurale non più coltivato attivamente, ormai incluso nello "sprawl" urbano che caratterizza l'espansione recente.
Il paesaggio è quello caratteristico della pianura costiera ricompresa tra la costa tirrenica nord e i rilievi dei monti di Palermo, che degrada con continuità verso il mare. Il "master plan" del sito è elegante, chiaro e flessibile.

Il progetto urbanistico distingue l'area in due parti principali. La porzione a nord è dedicata alla ricerca mentre quella a sud accoglierà un ospedale da realizzare in una seconda fase. Tale suddivisione garantisce la privacy per entrambe le parti, pur garantendone la contiguità. Inoltre riserva ai ricercatori la possibilità di godere del panorama.
Come un piccolo villaggio una serie di edifici sono disposti lungo una strada pedonale con vasti spazi aperti intorno. L'intento progettuale non è soltanto un primo piacevole impatto, ma anche quello di garantire una qualità spaziale complessiva. L'arrivo al Campus, la molteplicità di ingressi, percorsi, giardini, cortili e altri luoghi contribuiranno a restituire un'elevata qualità di vita per tutti coloro che lavorano o visitano il campus. Infine, l'obiettivo è di creare un ambiente contemplativo che sollecita all'esplorazione e alla scoperta.

Il Campus è disegnato nel rispetto del luogo e del clima. Ad esempio l'orientamento della strada interna e l'apertura della stessa verso nord traggono vantaggio dalle brezze estive, mentre minimizzano l'impatto dei venti invernali. La concezione del Campus, permette a ciascun edificio di essere progettato in modo appropriato per la funzione specifica, pur mantenendo la compattezza di disegno generale. Il modello tipologico del villaggio/strada è molto flessibile e ha permesso di adottare diverse configurazioni compositive ed è garanzia di alternative possibili per i progetti di future espansioni.
Un tracciato generatore orienta il progetto dalla montagna al mare. Procedendo da nord verso sud troviamo la Foresteria, i due corpi dei Laboratori che si elevano dal piano del Basamento, il Parcheggio, l'Amministrazione, l'Auditorium e l'Ambulatorio.

I Laboratori sono strutturati in due corpi, disposti l'uno di fronte all'altro, collegati da passerelle che attraversano la piazza e mettono in relazione diretta tutti gli scienziati che lavorano all'interno.
Il Basamento è riservato al vivarium per la ricerca preclincia, ai servizi diagnostici, ai servizi generali ed impianti tecnici.
L'Auditorium, con una capacità di 200 posti, è pensato come sala polifunzionale in grado di garantire sia lo svolgimento di attività congressuali che, in particolari occasioni, manifestazioni aperte al pubblico.
L'edificio dell'Amministrazione ospita gli uffici amministrativi e direzionali del CBRB mentre l'Ambulatorio si trova nella zona sud-est del sito.

Il design compatto e trasparente del campus favorisce i contatti tra le persone, incoraggiando i ricercatori a mettere in comune e condividere esperienze e risultati in tempo reale. La compattezza dell'impianto è un valore: c'è una distanza molto breve tra i diversi edifici, anche con riferimento al futuro ospedale.
La scala ridotta del Campus e il paesaggio naturale di gran parte dell'area di proprietà, minimizzano gli impatti negativi e fanno si che il nuovo Centro sia una presenza qualificante per la Comunità circostante. Inoltre le strategie sostenibili adottate favoriranno il risparmio di acqua, elettricità e di smaltimento dei rifiuti.
La compattezza del progetto lascia ampie aree alla fruizione per il tempo libero. Lo spazio esterno pedonale è articolato in una sequenza di luoghi che invitano all'incontro.

La straordinaria bellezza del luogo offre splendide viste della montagna e del mare. Il progetto le coglie entrambe: verso sud, il viale si apre verso monte, mentre, a nord si divarica verso il paesaggio costiero ed il mare.
Il successo della medicina traslazionale, dipende dall'intesa tra gruppi di ricerca. La collaborazione tra loro richiede un buon livello di interazione e comunicazione. Ogni aspetto del progetto, ha come scopo quello di stimolare questa rete di scambio di informazioni mettendo in relazione tra loro scienziati specializzati in diverse discipline. Il progetto, prevede un'organizzazione dello spazio dei laboratori estremamente flessibile: due edifici, comunicanti tra loro per mezzo di collegamenti esterni, coperti, per le tre elevazioni. Questi edifici, disposti lungo il viale pedonale, sono fortemente trasparenti e garantiscono una grande visibilità: le aree dei laboratori e degli uffici, guardano sia verso la strada interna che verso i laboratori dell'edificio di fronte. Questo riduce al minimo le distanze tra i ricercatori e migliora il livello di comunicazione tra loro.
Ciascuno degli edifici dei Laboratori è articolato in due ali, interconnesse da un'area comune utilizzata come area relax, confinante con una piccola corte interna, adiacente a nuclei di collegamento verticale. Questa zona rappresenta lo spazio di connessione orizzontale tra le due ali dei laboratori e allo stesso tempo consente l'interazione tra i ricercatori.
Ad ogni piano, accanto all'atrio e all'area relax, in posizione perpendicolare alle ali dei laboratori, si trova la sezione riservata ai responsabili della ricerca. I loro uffici, si trovano vicino ai laboratori e alle aree comuni di lavoro.

L'Auditorium, l'Amministrazione ed altre attività a queste correlate sono localizzate in altri due edifici, tra loro interconnessi, prospicienti la piazza, verso sud-ovest. Questo diventerà uno dei tanti luoghi dedicato alla ricerca e occasione di incontro ed interazione tra ricercatori e medici.
La Foresteria è situata all'estremità nord del sito, è immersa in un uliveto ricostruito ed adiacente ad un grande capo di lavanda. Ospita 16 camere, anche comunicanti, a seconda delle necessità per famiglie o gruppi: una residenza temporanea per i visitatori e ricercatori esterni o in attesa di "reclutamento"
Il progetto valorizza gli aspetti fisici, funzionali e tecnici del campus.

Il Centro Ri.MED diventerà un landmark del paesaggio locale e, nello stesso tempo, un riferimento per lo sviluppo della ricerca avanzata nel settore della biomedicina.
Sono otto le principali linee di ricerca, su cui sono stati immaginati i laboratori del CBRB: Biologia Strutturale, Biologia Computazionale, Sviluppo Nuovi Farmaci, Sviluppo Vaccini, Sviluppo di Dispositivi Biomedicali, Medicina Rigenerativa e Ingegneria dei Tessuti, Imaging Molecolare, e Neuroscienze. Inoltre il complesso disporrà di laboratori centrali e diagnostiche per immagini.

Gli edifici, con eccezione della Foresteria, poggiano su un basamento, rivestito in pietra locale, che restituisce un piano orizzontale artificiale (strada/piazza) rispetto al pendio esistente.
Le facciate esterne degli edifici dei laboratori sono caratterizzate da una "pelle" esterna costituita da pannelli leggeri in cemento ad alta resistenza (UHPC), che proteggono le facciate continue vetrate. Questa schermatura è perforata per migliorare il passaggio della luce e mantenere la visibilità su tutti i piani dei laboratori. Nella partitura centrale i pannelli in UHPC lasciano il posto ad un sistema di frangisole fisso in alluminio. Il sistema così concepito garantisce un forte abbattimento dell'irraggiamento solare diretto ed allo stesso tempo un'ottima visibilità dall'interno verso l'esterno.
Le facciate interne degli edifici sono costituite da vetrate ad alta prestazione. Gli aggetti della copertura e i balconi, l'orientamento dell'edificio e la schermatura esterna con frangisole, proteggono le facciate vetrate dall'irraggiamento solare nel periodo estivo. Dal punto di vista compositivo l'interruzione tra i due edifici si apre verso il paesaggio, trasversalmente alla strada/piazza principale, proiettando le persone verso il paesaggio circostante.

Gli edifici Auditorium e Ambulatorio, sono in prossimità dei Laboratori, ma presentano delle facciate rivestite in pietra (Cremino di Sicilia) per avere un rapporto più stretto con il paesaggio naturale. Allo stesso tempo entrambi gli edifici mantengono un aspetto contemporaneo, mediante i rivestimenti metallici presenti nel "portale" di ingresso alla strada/piazza e nel volume in copertura dell'Auditorium. Le facciate vetrate a nord, di entrambi gli edifici, denotano gli spazi di circolazione garantendo l'illuminazione naturale e la possibilità di guardare verso l'esterno.
L'edificio Amministrazione è un edificio rappresentativo dell'intero complesso. Uno schermo solare in vetro serigrafato, protegge e filtra la struttura dalla luce, per tutto lo spazio all'interno. L'effetto è quello di una "pelle" elegante che mette in evidenza l'edificio come un momento speciale lungo il percorso pedonale.
Al tramonto, l'intero progetto, da un aspetto più solido assumerà un aspetto di maggiore leggerezza, diventando un villaggio discretamente illuminato, nel rispetto delle condizioni ambientali del contesto.

Il Campus "Fondazione Ri.MED" è un centro di ricerca ecosostenibile, con contenuto consumo energetico e risparmio idrico. In sede di progetto, così come in fase di costruzione, sono stati individuati, ove possibile, materiali di provenienza locale rispondenti ai requisiti di riciclabilità e rinnovabilità.
Conseguentemente il progetto è monitorato dalla certificazione LEED Gold nell'ambito del programma LEED GBC Italia.
Il progetto impiantistico ha adottato varie strategie per ridurre il consumo di energia con la diversificazione delle zone climatizzate, la riduzione della velocità di uscita dei condotti di scarico, il recupero del calore, la riduzione del carico luminoso e l'attenuazione dell'illuminazione durante il giorno, il tutto integrato con un sistema di produzione solare fotovoltaica installato in copertura.

La gestione ed il monitoraggio degli impianti del CBRB è affidata ad un evoluto sistema B.M.S. (Building Management System) che è interfacciato con gli impianti di climatizzazione, ventilazione, illuminazione, videosorveglianza, controllo accessi, elevatori, antincendio, per consentire il monitoraggio delle utenze, la gestione dell'energia e il controllo totale dell'operatività generale del Centro di Ricerca dalla sala di controllo o da postazioni remote.