Gli standard internazionali per la definizione di risorse e riserve di cave e miniere

Il Consiglio Nazionale dell'ANIM, nella seduta del 15 novembre 2019, ha stabilito di inserire tra i suoi programmi per lo sviluppo del settore estrattivo la partecipazione agli Organismi internazionali che si occupano di definire gli standard operativi per la corretta valutazione dei risultati delle ricerche minerarie e della consistenza delle risorse e delle riserve di cave e miniere (public reporting), con riferimento sia alle attività di pianificazione svolte dalla Pubblica Amministrazione, sia alle singole attività estrattive.
Oltre agli standard operativi occorre individuare le professionalità idonee ad effettuare le valutazioni relative alle risorse e alle riserve minerarie; si tratta di un'operazione che risulta a carico delle singole associazioni aderenti agli Organismi internazionali oggi operanti.

Perché l'ANIM possa rientrare all'interno degli Organismi sopra richiamati occorrerà che l'Associazione possieda, a livello statutario, specifiche capacità di regolazione e competenze, che in gran parte l'attuale Statuto prevede.
Con specifico riferimento all'utilizzo, a livello nazionale, dei termini risorsa e riserva, si riscontra una situazione di estrema confusione: i due termini spesso sono usati in modo superficiale, senza conoscerne l'effettivo significato tecnico ormai chiaramente definito a livello internazionale, peraltro con modalità che ingenerano confusione negli operatori minerari e in generale negli investitori, negli stakeholders e nelle Pubbliche Amministrazioni con competenze istituzionali finalizzate alla regolazione del settore estrattivo.

Si sente in modo particolare l'assenza di una Associazione professionale che possa trasferire a livello nazionale definizioni e criteri relativamente alle risorse e riserve minerarie ampiamente riconosciuti ed applicati a livello internazionale: l'ANIM intende proporsi per colmare la lacuna evidenziata, facendo affidamento sulle elevate professionalità minerarie presenti al suo interno, nonché per offrire opportunità di lavoro estremamente qualificato, anche a livello internazionale, ai propri associati.
Gli interessi economici sempre più rilevanti connessi allo sfruttamento delle materie prime impongono la certificazione qualificata delle sostanze minerarie del sottosuolo, anche a garanzia degli investitori, che devono essere certi dei volumi presenti in giacimenti oggetto di sfruttamento e di cui si intende procedere alla coltivazione.

Gli Organismi internazionali operanti nel settore della certificazione delle risorse e delle riserve minerarie
A livello internazionale si riscontra la presenza di Organismi Associativi (National Reporting Organisations, NROs), nel settore della certificazione delle risorse e delle riserve minerarie, ormai ampiamente riconosciuti dalla comunità degli operatori minerari, stabiliti nelle nazioni o gruppi di nazioni a particolare vocazione mineraria, coordinati da un Organismo a rilevanza mondiale che definisce i modelli generali di public reporting delle risorse e delle riserve dei giacimenti minerari (CRIRSCO, Committee for Mineral Reserves International Reporting Standards), poi adeguati alle singole realtà minerarie da parte degli stessi NROs.
CRIRSCO rappresenta in effetti un forum internazionale all'interno del quale gli Organismi Associativi membri possono valutare la coerenza e confrontabilità dei singoli reporting standards (compreso il public reporting), nonché per contribuire alle migliori best practices per l'international reporting.
Le NROs sono degli Organismi che sviluppano e sono responsabili dei mineral reporting codes, standard e linee guida per un singolo paese o per un gruppo di paesi nel settore della certificazione di risorse e riserve.
Si riporta di seguito l'elenco dei principali NROs:
• Australasia JORC
• Canada CIM
• Chile Comision Minera
• Europa PERC
• Russia NAEN
• Sudafrica SAMREC
• USA SME
Anche in sede ONU si è ritenuto di intervenire sulla materia di public reporting sulle materie prime minerarie, per mezzo dell'Organismo "United Nations Economic Commission for Europe, Committee on Sustainable Energy" (UNECE-CSE), soprattutto con riferimento agli standard relativi alla individuazione di risorse e riserve in ambito di definizione di piani e programmi per il settore estrattivo di materie prime energetiche e di minerali solidi predisposti dalla Pubblica Amministrazione.
A seguito di alcuni scandali emersi a livello mondiale a partire dagli anni settanta del secolo scorso, consistenti in valutazioni fraudolente di tenori e volumi di giacimenti minerari, al fine di fornire errati elementi di valutazione da parte degli investitori, con conseguenti notevoli danni economici per gli stessi investitori, alcune organizzazioni professionali dei geologi e degli ingegneri minerari hanno definito regole stringenti sia con riferimento alle modalità di esecuzione del public reporting, sia con riferimento alla qualificazione professionale del valutatore (Competent Person).

Pertanto, oggi sono presenti due sistemi internazionali per classificare e definire le risorse e le riserve di minerali solidi:
1. Standard e Codici sviluppati dai membri da CRIRSCO;
2. United Nations Framework for Fossil Energy and Mineral Reserves e Resources (UNCF), sviluppato da UNECE-CSE.

I due sistemi internazionali per classificare risorse e riserve hanno differenti obiettivi e non sono intercambiabili, pur essendo intervenuti tra le due Organizzazioni degli accordi almeno per l'utilizzo di una terminologia comune, e sin dal 1999 CRIRSCO, in particolare, ha contribuito alla redazione e aggiornamento dello standard UNCF: non vi è pertanto, un conflitto tra i due sistemi internazionali, in quanto CRIRSCO ha provveduto ad omogeneizzare e rendere compatibili le diverse categorie all'interno delle quali si classificano le risorse e le riserve minerarie.

Gli standard e i codici sviluppati dalle NROs associate a CRIRSCO sono finalizzati alla informazione in merito alle caratteristiche tecniche e di coltivabilità dei giacimenti minerari a favore degli operatori minerari, soprattutto per motivi di valutazione economica dei giacimenti minerari e di fattibilità tecnica ed economica della coltivazione mineraria.
Il public report, come definito da CRIRSCO, sui risultati dell'esplorazione mineraria e sulle risorse e riserve, ha come principale obiettivo di fornire garanzie di terzietà e di competenza dei professionisti incaricati della sua redazione, nella fase di raccolta dei capitali per la ricerca e lo sfruttamento minerario, per accedere a finanziamenti pubblici, per operare sul mercato azionario, etc..

Lo stesso public report deve essere redatto secondo i seguenti obiettivi ed elementi caratterizzanti:
• deve rappresentare una comunicazione affidabile e trasparente destinata agli investitori, attuali e potenziali, per le aziende quotate in borsa o meno e a tutti gli stakeholders;
• deve fornire tutte le informazioni rilevanti disponibili alla data di redazione del report;
• deve essere redatto e certificato da una Competent Person;
• la Competent Person non deve essere in conflitto di interesse con la Società che commissiona il report, né esservi influenzata.
Lo standard UNCF riguarda invece la stima delle risorse da parte di Organizzazioni pubbliche europee, nazionali e regionali, al fine di disporre di un valido strumento di conoscenza per la definizione di politiche afferenti alle materie prime minerarie: in Italia, purtroppo, né lo Stato, né le regioni hanno finora sviluppato una politica specifica per le materie prime minerarie, mentre le regioni hanno elaborato piani e programmi estrattivi con principali obiettivi urbanistici e/o vincolistici, non certo indirizzati allo sviluppo minerario.

Standard PERC
Lo Standard for Reporting of Exploration Results, Mineral Resources and Mineral Reserves (l'attuale versione risale al 2017) a livello europeo è approvato del PERC, Pan-European Reserves + Resources Reporting Committee, con sede a Bruxelles, presso il Belgian Geological Survey. Il PERC è composto dalle RPOs, Recognised Professionals Organisations, sAssociazioni nazionali di professionisti del settore geologico e minerario, anche non europee.
Si riportano di seguito alcune condizioni specifiche per l'adesione di una Associazione al PERC, nonché alcuni elementi caratterizzanti lo standard europeo approvato dal PERC stesso.

Perché le RPOs possano aderire al PERC occorre siano soddisfatti i seguenti criteri:
• le RPOs siano dotate di uno Statuto che preveda la partecipazione di professionisti del settore minerario;
• l'ammissione alle RPOs dei professionisti sia valutata sulla base dei titoli accademici e alla professionalità acquisita;
• sia richiesto per i professionisti associati il rispetto di standard minimi di competenza professionale ed etici, da rispettare a livello internazionale e non solo relativamente agli Stati sede delle RPOs;
• le RPOs abbiano poteri disciplinari, compreso il potere di sospendere o espellere il membro che abbia violato gli standard professionali di competenza o etici in qualunque parte del mondo.

Punto qualificante dello standard PERC è la definizione di risorsa e riserva mineraria, accompagnata dalle modalità di determinazione delle stesse. In tabella 1 si riporta lo schema di individuazione delle risorse e delle riserve minerarie, secondo gradi crescenti di conoscenza geologica e di confidenza. Lo schema rappresentato è stato definito da CRIRSCO, ed è valido per tutte le NROs.
La risorsa mineraria deriva da dati e conoscenze geologiche e il relativo concetto si applica, più in generale, alle attività di programmazione e pianificazione dello sfruttamento delle risorse stesse, sia a livello di singola attività, sia a livello di attività della Pubblica Amministrazione di carattere generale interessante interi comparti estrattivi, mentre la riserva mineraria risulta afferente alla fase di progettazione e gestione dell'attività estrattiva.

Si richiamano le definizioni previste per le varie voci presenti in tabella 1:
• exploration results: includono i dati e le informazioni ricavati dai programmi e progetti di esplorazione mineraria che potrebbero essere utili in termini di conoscenza per gli investitori e che non rientrano nella dichiarazione di Mineral Resources o Mineral Reserves;
• Mineral Resource: è una concentrazione di minerale solido di interesse economico in sotterraneo o in superficie, di forma, tenore, qualità e quantità tali da poter rappresentare una ragionevole prospettiva per una eventuale estrazione economicamente valida;
• Inferred Mineral Resource (dedotta): categoria di risorsa il cui livello di conoscenza deriva da un'attività di campionamento superficiale che non consente di avere sufficienti dati per una adeguata interpretazione geologica. Tale grado di incertezza non consente di avere alcuna corrispondenza con le categorie delle riserve;
• Indicated Mineral Resource: categoria di risorsa per la quale la quantità, qualità, concentrazione e caratteristiche fisiche sono stimate con un buon grado di confidenza, tale da permettere l'effettuazione di uno studio di fattibilità per lo sfruttamento minerario; mediante l'uso dei Modifying Factors (vedi oltre) può essere convertita in Probable Mineral Reserves;
• Measured mineral Resource: categoria di risorsa il cui livello di conoscenza in termini di quantità, qualità, densità, forma e caratteristiche fisiche è tale da poter essere utilizzato per la progettazione mineraria di dettaglio, dopo l'applicazione dei Modifying Factors per la conversione in Proved Reserves. Il livello di conoscenza deriva da una esplorazione di dettaglio, campionamento, prove di laboratorio e in situ dettagliati ed affidabili e tali da confermare la continuità geologica, il tenore e la qualità tra i differenti punti di indagine.
• Mineral Reserve: è la parte economicamente sfruttabile (dopo applicazione dei Modifying Factors) di una Measured e/o Indicated Mineral Resource. Comprende i materiali che possono essere abbattuti insieme a quello oggetto di coltivazione, per motivi minerari e giacimentologici;
• Probable Mineral Reserve: porzione di Indicated Mineral Resource per la quale i Modifying Factors consentono la predisposizione di un progetto di massima per lo sfruttamento minerario;
• Proved Mineral Reserve: porzione economicamente sfruttabile della Proved Mineral Resource, con un alto grado di affidabilità dei Modifyng Factors.
I Modifying Factors sono dei fattori che tengono conto delle problematiche minerarie, di processo, metallurgiche, infrastrutturali, economiche, di marketing, legali, ambientali, sociali ed amministrativi, che possono condizionare lo sfruttamento di una risorsa indicato o misurata, condizionando negativamente la conversione da risorsa a riserva (a titolo esemplificativo, in sede di ricerca mineraria si può individuare un volume minerario tecnicamente ed economicamente sfruttabile, ma problematiche paesaggistiche ne possono ridurre la quantità estraibile).

Considerazioni rilevanti a livello nazionale
In Italia la certificazione dei giacimenti con il metodo PERC risulta poco diffusa, anche per una non conoscenza delle opportunità che tale metodo offre, soprattutto in termini di garanzia per gli investitori nelle attività minerarie.
L'argomento appare anche di estremo interesse nelle fasi di programmazione e pianificazione delle attività estrattive, allorquando risulta di molto utile conoscere i volumi di minerale effettivamente disponibili per una pianificazione pluriennale.
Spesso il pianificatore regionale non distingue tra risorse e riserve, probabilmente per carenze cognitive da parte dei professionisti o dei pubblici funzionari, la gran parte dei quali ormai non ha specifiche competenze minerarie.
Ogni piano cave prevede la definizione dei fabbisogni regionali o provinciali per la durata del piano stesso, ai quali far fronte con le risorse provenienti dal riuso o riciclo di aggregati inerti, dalle riserve disponibili relativamente alle cave autorizzate e dalle risorse individuate per il raggiungimento dei fabbisogni stessi.
Allo scrivente risulta che, sempre ai fini della verifica del soddisfacimento dei fabbisogni, si sommino le riserve relative alle cave autorizzate con le risorse aggiuntive individuate, commettendo un grave errore, in quanto si sommano categorie differenti, che falsa i dati della pianificazione: generalmente si rimedia aumentando le risorse disponibili per la pianificazione di una percentuale variabile, la quale aumenta la disponibilità delle risorse stesse.
L'ANIM, nei limiti delle proprie disponibilità professionali, intende attivarsi per la introduzione di una cultura della certificazione dei giacimenti minerari che porti a certezze nel dimensionamento dei giacimenti stessi, tenendo conto dei parametri e delle definizioni contenute nel PERC: osservo che tale cultura già esisteva, ma poi se ne è persa traccia con la soppressione facoltà minerarie.
Quale ulteriore obiettivo, l'ANIM ha in corso le verifiche per l'adesione alla Pan-European Reserves + Resources Reporting Committee, al fine di poter procedere alla individuazione delle Competent Persons in materia certificazione delle risorse e delle riserve relative a un giacimento minerario, anche creando opportunità professionali in un settore che offre buone possibilità di lavoro e di crescita.