La galleria “Livio Cosenza” nei Campi Flegrei

Analisi dell’intervento C11 – II lotto del collegamento tra tangenziale di Napoli (Via Campana), rete viaria costiera e Porto di Pozzuoli, che si inserisce all’interno delle opere viarie di completamento del piano intermodale dell’Area Flegrea

La Galleria “Livio Cosenza” fa parte delle nuove connessioni stradali tra la Tangenziale di Napoli e il Porto di Pozzuoli. Consente l’accesso diretto al lungomare di Pozzuoli e, di conseguenza, costituisce un tassello fondamentale per la riqualificazione dell’Area Flegrea. L’opera, della lunghezza di 1km circa, a doppio fornice, diviene, inoltre, un elemento strategico per consentire l’esodo dalla città di Pozzuoli nel caso del riacutizzarsi dei fenomeni bradisismici. Questi due aspetti funzionali fanno sì che la galleria sia considerata un progetto infrastrutturale prioritario.
Il progetto di Peter Eisenman per la promozione dell’Area Flegrea comprende l’attuazione del Piano Intermodale, la riqualificazione del Rione Terra, l’implementazione della rete ferroviaria locale tramite la connessione con il sistema metropolitano regionale e l’allargamento e la riqualificazione del Porto tramite la bonifica della ex area industriale Sofer-Ansaldo. La nuova galleria costituisce un elemento fondamentale di questo progetto permettendo il superamento trasversale delle barriere infrastrutturali longitudinali presenti nell’area e consentendo quindi la piena accessibilità e fruizione delle vaste risorse archeologiche e storiche di Pozzuoli, allo stato attuale ancora poco conosciute dal grande pubblico.

Il contesto singolare
L’opera si inserisce in un contesto singolare in cui il fenomeno bradisismico fa da cornice ad un inserimento territoriale dell’opera, della quale assumono particolare rilievo, tra altre, le interferenze del tracciato di progetto con le cisterne sotterranee di Pierluigi Nervi, il collettore fognario di Cuma e la Linea ferroviaria Cumana. In particolare le 5 cisterne sotterranee presentano diametro 36m, altezza 15m e sono state costruite negli anni ’50: furono progettate da Pier Luigi Nervi per sostenere esplosioni di due bombe di 500kg. Il collettore fognario di Cuma raccoglie gli scarichi idrici di Napoli e Pozzuoli, ha una lunghezza di circa 13 km ed è stato costruito alla fine del diciannovesimo secolo; è caratterizzato da una sezione ovoidale di 3x3.5m. Si tratta dell’unico emissario dell’Area Flegrea e non può essere messo fuori servizio.

L'articolo è stato pubblicato a pag 94 del n.625/2016 di Quarry and Construction...continua a leggere