REV: il gigante ibrido

Tecnologia crusher truck REV per il nuovo mulino a martelli semovente modello GCS 11.7/SE frutto della collaborazione fra i tecnici REV, CGT che ne noleggia, vende e assiste i prodotti e Franco Gallotta che non solo sceglie personalmente tutte le macchine delle aziende del Gruppo, ma spesso le modifica e personalizza per soddisfare le proprie esigenze produttive. Produttività, efficienza, controllo dei consumi e attenzione per l'ambiente guidano oggi le sue scelte.

Rev GCS 11.7/SE, mulino a martelli semovente, tecnologia Rev crusher Track. È l’ultima macchina voluta da Franco Gallotta per la Colombo Severo. Un gigante silenzioso, ed efficiente, una macchina da produzione modificata da Gallotta stesso in accordo coi tecnici REV per soddisfare le esigenze specifiche dell’azienda. Ce ne parla durante un’intervista Franco Gallotta stesso che sceglie sempre di persona le tecnologie per Colombo Severo e le aziende e cave del Gruppo.
La sua, ci racconta, è una grande passione arricchita da una profonda conoscenza delle macchine e del lavoro: lo dimostrano in effetti le foto storiche alle pareti dell’azienda che lo ritraggono bambino, già sui cantieri insieme al padre.
Egli stesso si definisce un autodidatta nel settore della costruzione delle macchine; le prime tecnologie di cava le ha costruite da sé, e ancora oggi adatta, modifica, cambia, progetta, personalizza ... trasforma tecnologie standard in macchine performanti per lo specifico e contingente lavoro che devono svolgere per lui, nella sua realtà operativa aziendale. Questo è ciò che è avvenuto recentemente con REV a proposito della tecnologia che vogliamo presentare: il mulino a martelli modello GCS 11.7/SE.

Caratteristiche tecniche
La principale caratteristica tecnica e innovativa della macchina e che è elettrica e non idraulica, o meglio ibrida, per contenere i costi, i consumi e soprattutto le emissioni in ambiente. Il mulino a martelli è elettrico, mentre il carro cingolato ha possibilità di muoversi in modo semplice economico ed efficiente con un piccolo motore ausiliario dedicato. Questo consente di contenere notevolmente i consumi e dunque i costi, perché il motore deve servire la sola traslazione. Il motore a bordo è di soli 40 kw, cioè quanto basta per gli spostamenti. Il mulino invece funziona col motore elettrico, estremamente flessibile nell’utilizzo. Esso può funzionare collegato alla rete di cantiere, quindi se le condizioni lo consentono, può lavorare senza il generatore in cantiere.
Fra i vantaggi che la macchina offre, a dispetto delle dimensioni e della capacità produttiva, vi è l’estrema silenziosità, dovuta sia alla tecnologia a martelli (il mulino è chiuso, dunque le emissioni sonore risultano più ovattate) sia proprio nell’operatività senza generatore.

 

Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 13 del n. 618/2015 di Quarry&Construction...continua a leggere