Saper far la differenza

A Bornato di Cazzago San Martino (BS), per la costruzione della nuova cantina di Monte Rossa, la MP Engineering ha affidato i lavori di scavo, movimento terra e rinterro all'azienda bresciana Prandelli Santo srl che, grazie all'escavatore cingolato EC480EL e al dumper articolato A30G di Volvo CE, noleggiato da Zanon & Ormac, storico concessionario Volvo CE Italia, è riuscita a portare avanti un cantiere dai numeri record

Si dice che ogni bicchiere sia un mondo a sé, che ogni bollicina racconti una storia diversa e che il sole, il clima e la terra completino l'opera d'arte. Siamo in Franciacorta, tra il Lago d'Iseo, il Monte Orfano e il fiume Oglio, dove la storia fatta di dedizione e sapienza delle storiche cantine Monte Rossa, uno dei nomi di punta del metodo classico docg, inizia quasi 50 anni or sono e prosegue oggi con 70 ettari di vigneti, una produzione che si attesta intorno alle 500.000 bottiglie l'anno e una nuova e avveniristica struttura ecocompatibile ed ecosostenibile in fase di costruzione affidata al general contractor MP Engineering che ha incaricato la bresciana Prandelli Santo srl di realizzare i lavori si scavo, movimento terra e rinterro. Impressionanti i numeri che contraddistinguono il cantiere che ha visto la presenza di due assoluti protagonisti: l'escavatore cingolato EC480EL e il dumper articolato A30G di Volvo CE, noleggiato da Zanon & Ormac, storico concessionario del brand svedese per le province di Brescia e Bergamo, nonché per la regione Trentino Alto Adige.
Come ci spiega Santo Prandelli, Responsabile Commerciale della Prandelli Santo srl: "il cantiere è stato avviato ai primi di marzo, poi causa lockdown si è interrotto per poi ripartire spedito da qualche settimana. La prima parte ha visto una movimentazione di terra pari a 25.000 mc in cantiere e 50.000 metri cubi fuori dal cantiere che sono stati conferiti presso cave autorizzate, trattandosi di ghiaia e mistone naturale destinato ad essere valorizzato presso cave inerti in provincia di Bresca. Il materiale che abbiamo lasciato nell'area del cantiere invece era terreno vegetale che verrà utilizzato per realizzare i riempimenti e i livellamenti sia sulla soletta della nuova cantina che sui muri esterni che si dovranno realizzare, dal momento la nuova struttura sarà completamente interrata e a impatto ambientale zero. Al momento - prosegue - dobbiamo completare gli scavi in sezione per plinti e fondazioni e poi quando saranno stati realizzati i muri perimetrali procederemo con i vari rinterri. Si tratta di un lavoro discontinuo - conclude Prandelli - che vedrà la luce nel giro di sei mesi con l'inaugurazione della nuova cantina caratterizzato dall'urgenza di rispettare tempistiche strette, oltre che essere contraddistinto da grosse produzioni giornaliere di movimento terra rese possibili da un'unica macchina, l'escavatore cingolato EC480EL di Volvo CE che ha saputo fare la differenza sia per il carico dei bilici, in media oltre 20 bilici al giorno che facevano ognuno circa 13 viaggi, sia per produttività e risparmio carburante".
Scopriamo da vicino, dunque, questo colosso che, progettato per essere una macchina potente ed efficiente, riesce anche a ridurre i consumi e ad aumentare la produttività.
L'EC480EL è un escavatore da 53 ton che monta un motore Volvo D13J da 12,8 litri e 385 CV rispondente alle normative Stage V. Caratterizzato da funzioni idrauliche avanzate, il nuovo impianto di controllo utilizza la tecnologia intelligente per gestire la portata a seconda delle richieste e ridurre le perdite interne del circuito idraulico. Gli operatori possono scegliere la modalità di lavoro più adatta al compito da affrontare scegliendo tra I (Idle, minimo), F (Fine, fine), G (General, generale), H (Heavy, pesante) e P (Power Max, potenza massima). In più, la modalità ECO (selezionata automaticamente ma disinseribile tramite tastiera) ottimizza l'impianto idraulico e riduce le perdite di portata e pressione, con conseguente aumento dell'efficienza nei consumi senza alcun calo delle prestazioni nella maggior parte delle condizioni operative. Anzi l'EC480EL vede aumentata la produttività grazie ai tempi di ciclo più veloci del 5%.
Con un robusto sottocarro a tre pezzi con componenti rinforzati e un telaio a X di acciaio ad alta resistenza ben si adatta alle condizioni più impegnative e garantisce una disponibilità operativa elevata e lunga vita utile. Le piastre del carter inferiore della struttura superiore heavy duty fungono da rinforzo e proteggono ulteriormente la parte inferiore della macchina durante le applicazioni impegnative, evitando danni causati da contatto con pietre e detriti.
Il radiatore a modulo singolo, l'intercooler e il radiatore dell'olio idraulico sono affiancati su un unico livello per aumentare al massimo l'efficienza, ridurre i fenomeni di ostruzione e agevolare le operazioni di pulizia. I filtri raggruppati sono rapidamente e facilmente raggiungibili da terra tramite grandi e ampi sportelli, così da semplificare, e non di poco, l'ordinaria manutenzione. Anche se di ordinario questo colosso ha poco. Come ci conferma ancora Santo Prandelli: "l'EC480EL da solo caricava quasi 3000 mc al giorno di mistone con consumi contenuti che, considerando un turno di 9 ore, 9 ore e mezza, si attestavano sui 380 litri di gasolio. Inoltre, il grande vantaggio di questo escavatore da 53 ton - prosegue - sta nel contrappeso rimovibile idraulicamente, vale a dire che in un contesto di strade sempre più limitanti e permessi stringenti, qualora ci dovesse essere la necessità di spostarlo in tempi brevi grazie alla rimozione della zavorra viaggerebbe come semplice trasporto eccezionale. In più, avendo già un escavatore Volvo, l'EC380E HR e avendo appena acquistato un EC750E HR non possiamo che dire che con le macchine Volvo CE ci troviamo molto bene, non abbiamo mai avuto problemi e i consumi sono davvero contenuti. Anche a livello di assistenza - continua Santo - con il nostro concessionario Zanon & Ormac abbiamo un rapporto ventennale di assoluta fiducia, tanto che per l'ingente sbancamento necessario alla costruzione della nuova cantina Monte Rossa abbiamo usufruito del loro servizio di noleggio e abbiamo scelto un dumper A30G per coadiuvare il nostro".
Utilizzato una quindicina di giorni il dumper articolato A30G di Volvo CE, un bestione da 360 CV che monta un motore D11M Stage V da 10,8 litri, è riuscito a dimostrare tutte le sue qualità. La selezione dinamica e predittiva delle marce si adatta alle condizioni operative per un migliore comfort ed efficienza dei consumi. Ad aumentarne ulteriormente l'efficienza e la sicurezza concorrono anche il cruise control che permette di mantenere una velocità di marcia costante per un trasporto più regolare, il controllo della velocità in discesa, l'Hill Assist e il controllo automatico della trazione (ATC) con differenziali autobloccanti al 100%. Grazie all'Optishift poi i cambi di direzione avvengono con maggiore linearità, facilità e rapidità. L'A30G ha un cassone da 17,8 mc a colmo per una capacità di carico utile di 29 ton (tara 23 ton e peso a pieno carico di 52 ton) ma per ottimizzare la produttività contenendo i costi operativi ecco i sistemi intelligenti offerti da Volvo: Matris, CareTrack e il sistema di pesatura a bordo. Come ci conferma Zanon: "per il controllo remoto delle proprie macchine, i clienti possono contare su CareTrack, il sistema telematico che genera rapporti dettagliati su posizione, utilizzo, produttività, consumo di carburante ecc. Utilizzando il software diagnostico MATRIS, le concessionarie Volvo possono quindi analizzare i dati operativi delle macchine: il sistema registra tutte le attività e individua gli aspetti da migliorare, contribuendo a una maggiore redditività e riducendo il livello di usura".
Nel cantiere di Bornato di Cazzago San Martino (BS), pur dovendo affrontare situazioni di scotico estreme, derivanti anche da giorni di pioggia intensa, l'A30G non ha mai esitato, come ci conferma Prandelli: "questo dumper articolato non solo non si ferma mai ma offre un comfort eccellente agli operatori, aspetto questo che assume una certa rilevanza se contestualizzato in turni di lavoro lunghi, come quelli a cui ci ha abituati il cantiere per Monte Rossa. Lo sterzo, le sospensioni, la rumorosità ridotta, lo spazio e la visibilità contribuiscono a limitare di molto l'affaticamento dell'operatore e favoriscono quindi una maggiore produttività".
Produttività e consumi ridotti che hanno saputo fare la differenza. Grazie anche all'EC480EL e all'A30G di Volvo CE il cantiere sta procedendo spedito e la prima cantina pensata e specializzata esclusivamente per la produzione del Franciacorta vedrà presto la luce.