Sotto il vulcano

Vermeer Italia ci porta a Catania, nella cava Primosole di proprietà della Ecoin Spa, per vedere alla prova la tecnologia Terrain Leveler per la coltivazione delle cave. Le due macchine presenti, la Terrain Leveler T1055III con allestimento "Chain drive" e la Terrain Leveler T1255III con allestimento "Direct drive", hanno mostrato a tutti i presenti i vantaggi della tecnologia Vermeer rispetto ai metodi tradizionali

Potremmo usare la famosa locuzione inglese "less is more" per introdurre la tecnologia Terrain Leveler di Vermeer; un metodo di coltivazione della cava che permette, a fronte di una riduzione dei passaggi nella lavorazione del materiale, di ottenere un prodotto qualitativamente superiore e pronto per essere immesso nel mercato.
Il sistema Terrain Leveler (noto anche come SEM - Surface Excavation Machine) consiste in una macchina con rullo fresante equipaggiato con denti, in carburo di tungsteno, che scavano mediante impatto e raschiamento; in una prima fase i denti, conici e rotanti, utilizzano la forza di compressione per creare delle fratture sulla roccia e successivamente sfruttando la forza tensiva elastica estraggono o scavano i frammenti.

La macchina utilizza un sistema di scavo top-down; ovvero un taglio verso il basso che offre, rispetto al sistema di taglio verso l'alto, diversi vantaggi: riduce la contaminazione o il mescolamento di materiale, apporta un'usura minore sulla superficie del rullo e sui denti, riducendo i costi operativi, e sfrutta al massimo la potenza del rullo. La pezzatura del materiale dipende da tre fattori invece: dalla larghezza del morso, data dal posizionamento dei denti sul rullo, dalla profondità del morso, cioè la distanza lineare tra l'impatto dei due denti consecutivi sulla stessa serie, e dalla proprietà della roccia stessa. Il diametro del rullo, la rotazione e la velocità di avanzamento determinano e permettono di controllare la profondità del morso e di conseguenza la pezzatura.
"Uno dei vantaggi della tecnologia Terrain Leveler è quello di riuscire ad ottenere un materiale dalla pezzatura controllata regolando la velocità della macchina", spiega Gaetano Caruso, titolare della ECOIN Spa e proprietario della cava Primosole che ha aperto le porte di casa per ospitare l'evento "Terrain Leveler".

La ECOIN Spa nasce come impresa generale di costruzioni nel 2007, con il tempo espande il proprio campo di azione acquistando una cava di materiale lavico dove installa un impianto di frantumazione fisso per la produzione di aggregati per il calcestruzzo. Da circa quattro anni hanno acquisito una delle cave di calcare più grandi della regione, la cava Primosole, che prende il nome dall'omonima contrada nel comune di Catania. In cava l'80% del materiale estratto è calcare puro impiegato nella produzione di cemento, mentre circa un 15% del materiale estratto viene vagliato per ottenere sabbia finissima (0-7 mm) e materiale misto granulometrico da impiegare per i sottofondi stradali che si applicano prima della posa dell'asfalto.

Un anno fa Caruso decide di scommettere sulla tecnologia Vermeer acquistando per la coltivazione di questa cava una T1055III Terrain Leveler, scommessa che oggi, numeri alla mano, sente di aver vinto: "Adoperando 1000 chili di esplosivo si ha una resa media di materiale di 5/6mila m³ con una pezzatura, ovviamente non omogenea, di circa 0-50 cm. Questo materiale deve essere poi ridotto volumetricamente utilizzando un escavatore equipaggiato con martello idraulico da demolizione, che viene impiegato in parte anche per liberare il fronte dal materiale residuo. In termini economici, il costo dell'operazione è di circa 2,50 euro al m³.

Avvalendoci della fresa Terrain Leveler T1055III i costi sono più o meno gli stessi, considerando anche l'ammortamento a dieci anni della macchina, ma il grande vantaggio è che con una sola macchina e una sola lavorazione si ottiene un materiale di qualità superiore, con una pezzatura controllata (0-80/0-100 mm), che può essere immesso direttamente sul mercato con un margine di guadagno di 2,00 euro a m³ in più rispetto a quello estratto con il metodo tradizionale. Per ottenere lo stesso risultato con la volata il materiale dovrebbe subire un ulteriore processo di frantumazione, comportando un costo aggiuntivo", spiega Caruso.
Con le tecniche tradizionali di estrazione (escavazione, ripping, frantumazione idraulica, perforazione ed esplosivi) per ottenere una pezzatura controllata è necessario operare una riduzione volumetrica, trasportando il materiale, con l'ausilio di camion da cava, presso un mulino primario. "Optando per il sistema Terrain Leveler siamo stati in grado di ottimizzare il nostro parco macchine, riducendo i costi di gestione e manutenzione", precisa Caruso.

Terrain Leveler: T1055III
La fresa T1055III è una macchina da 56.250 kg che monta un motore Cat C-13 da 309,5 kW, questo modello sfrutta una delle due tecnologie di scavo Terrain Leveler, la chain drive, come ci spiega Stefano Gaipai, Sales Area Manager Vermeer Italia: "La T1055III prevede un solo tipo di configurazione del gruppo fresante detto chain drive, a catena, che permette di scavare pareti verticali a filomuro, rendendo quindi la macchina adatta per la coltivazione della cava a gradoni. La configurazione del rullo, il numero dei denti, varia a seconda della pezzatura che si vuole ottenere e del tipo di materiale su cui si lavora. Ad ogni modo la T1055III può raggiungere una profondità massima di scavo di 635 mm e una larghezza massima di 335,3 cm mentre la produzione oraria può arrivare intorno ai 140/150 m³/h".

La trasmissione a catena è azionata da un motore Rotary Power che con una bassa velocità e una coppia elevata, garantisce una maggiore penetrazione nel terreno e una bassa usura della catena per risultati di produzione ottimali.
La macchina è dotata di cabina sopraelevata con modulo di protezione antiribaltamento, vetro LEXAN®, aria filtrata e pressurizzata, riscaldamento e aria condizionata. Grazie alla posizione della cabina, l'operatore gode di un punto di osservazione privilegiato e di una visuale pressoché illimitata del nastro trasportatore, della trincea e dell'area di lavoro.


Terrain Leveler: T1255III

Oltre alla macchina di proprietà della ECOIN era presente in cava anche un altro modello di fresa, la T1255III, con allestimento direct drive, che in questo caso prevede per il gruppo fresante la trasmissione idrostatica diretta, ottenendo in questo modo una maggiore potenza diretta sul tamburo. Il motore di azionamento idrostatico è montato direttamente a lato del tamburo, massimizzandone l'efficienza e riducendo i costi di usura. Con un peso indicativo minimo di 92.290 kg, la T1255III monta motore Cat C-18 448 kW e ha una capacità di scavo, con la configurazione direct drive, che può raggiungere fino a 533 mm di profondità e 365 cm di larghezza.

Interessante il sistema di guida GPS/laser integrato, opzionale, di cui ci fa una panoramica Domenico Savino, Sales Area Manager Vermeer Italia:" La macchina è dotata di due antenne GPS in grado di inviare informazioni e dati, direttamente in cabina o in ufficio da remoto, sui vari step della lavorazione. Il sistema consente di impostare un progetto preliminare di coltivazione e continuare la lavorazione secondo il progetto pre-impostato, è inoltre in grado di inviare report giornalieri che quantificano la produzione della macchina."
Per la T1255III è disponibile, come optional, il sistema di controllo da remoto di tutte le funzioni che permette appunto di operare la macchina completamente da remoto, fino a cento metri di distanza. Questa funzione è disponibile su tutti i mezzi equipaggiati con Sistema TEC®Plus; il sistema operativo che comunica con più moduli di controllo situati in tutta la macchina al fine di ottenere, in tempo reale, dati sulle prestazioni.

La macchina inoltre può essere dotata, come in questo caso, di un sistema a secco di abbattimento delle polveri con aspirazione "vacuum", che riduce del 95% le polveri emesse. La polvere aspirata dai tubi passa attraverso il contenitore di raccolta, dotato di filtri riutilizzabili dopo la pulizia, e viene scaricata dalle valvole di rilascio sui cingoli della macchina.

La tecnologia Terrain Leveler è, quindi, in grado di far fronte alle criticità specifiche, ad esempio, dell'estrazione con esplosivo; soggetta ad un iter burocratico complesso e non sempre utilizzabile, soprattutto nel caso di cave collocate in prossimità di aree urbane, a causa del rumore, delle vibrazioni e dell'inquinamento (polvere) che la volata comporta.

La due giorni siciliana, organizzata da Vermeer Italia, ci ha permesso di conoscere a fondo la tecnologia Terrain Leveler, vedere ben due modelli, il T1055III e il T1255III, al lavoro e infine ascoltare, durante i workshop, le testimonianze dal mondo di chi ha già scelto questo sistema di coltivazione per la propria cava. "Ad oggi siamo sempre più convinti che questo metodo segnerà il futuro della coltivazione delle cave, la tecnologia Vermeer soddisfa varie necessità rendendoci in grado di offrire un prodotto migliore e quindi di essere più competitivi nel mercato", conclude Caruso.

 

Un vaglio, diverse applicazioni
Il vaglio rotativo a tamburo Vermeer TR620 nasce per il trattamento delle masse legnose (biomasse) ma trova la sua applicazione anche in ambito cave e inerti. Le griglie e il tamburo, di circa 2 metri di diametro, sono progettati per una produttività ottimale; è possibile scegliere fino a tre configurazioni diverse di nastro trasportatore, estraendo quindi tre prodotti differenti dal materiale in entrata nella tramoggia. La quantità del materiale in uscita viene invece regolata dall’inclinazione della macchina dotata di quattro piedi idraulici; modificando l’inclinazione è infatti possibile aumentare o diminuire la velocità di passaggio del materiale e di conseguenza la quantità del materiale in uscita. Dispone di un motore Cummins QSB 3.8L da 90 kW, montato su un telaio a perno che ruota di 30 gradi per un accesso migliore ai filtri del carburante e ai serbatoi idraulici.