Via ai lavori del ponte sul Po a Boretto

Grazie ai fondi della Regione, e sforando il Patto di stabilità, la Provincia di Reggio Emilia ha effettuato due appalti per oltre 2 milioni di euro per risanare l'infrastruttura strategica che collega Emilia-Romagna e Lombardia

Stanno per iniziare i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del ponte sul Po, tra le località di Boretto e Viadana sulla ex S.S. 358, che costituisce il principale manufatto di collegamento fra le province di Reggio Emilia e Mantova e, dunque, tra Emilia-Romagna e Lombardia, veicolando ogni giorno, stando ai dati, un traffico ben di 14mila mezzi.
Due gli appalti - per un totale complessivo di 2.161.000 euro, rispettivamente di 311.000 euro per la manutenzione del piano viabile (già affidati) ed 1 milione e 850.000 euro per la messa in sicurezza delle pile 5, 6 e 7 del viadotto in alveo, nonché del risanamento delle parti ammalorate delle strutture in cemento armato (di cui risulta attualmente in corso la procedure di gara) - che la Provincia di Reggio Emilia ha deciso di effettuare sforando il Patto di stabilità, in considerazione della priorità rappresentata dalla sicurezza dei cittadini, e grazie alle risorse messe a disposizione dalle due Regioni.
Il dettaglio dei lavori è stato illustrato, in una conferenza stampa tenutasi a Palazzo Allende  lo scorso 18 maggio, dal presidente della Provincia di Reggio Emilia,  Giammaria Manghi, con il consigliere delegato e il dirigente alle Infrastrutture Andrea Tagliavini e Valerio Bussei, insieme al sindaco di Boretto Massimo Gazza e al vice sindaco di Viadana Alessandro Cavallari.
Prima di entrare nel merito delle opere che verranno realizzate, è bene rammentare che il manufatto, costruito tra il 1965 ed il 1966 dall'impresa Rizzardi spa di Milano, ha uno sviluppo di 3.071 metri, di cui 92,34 m di rampa di accesso in rilevato in sponda emiliana, 731.50 m di viadotto in alveo, 926 m di viadotto golenale e 1.323,86 m di rampa di accesso in rilevato in sponda lombarda. Il tratto in alveo è caratterizzato da 9 pile «cantilever» con campate aventi luce media di 71.10 m. Le pile sono costituite da due stilate di tre pilastri ottagonali in conglomerato cementizio armato, collegate alla base da un traverso anch'esso in conglomerato cementizio armato. A tale cordolo di connessione sono collegati anche i pali di fondazione sottostanti, mentre la connessione longitudinale delle stilate è garantita dall'impalcato del ponte stesso.
La sezione del viadotto è formata da una carreggiata di 7.50 m e marciapiedi laterali rialzati larghi 1.70 m, in cui sono alloggiati cunicoli passacavi. L'impalcato è costituito da un triplice ordine di travi, in cemento armato precompresso, poste ad interasse di 3.25 m l'una dall'altra, avente fondazioni di tipo profondo con pali trivellati di diametro di 1,5 metri di lunghezza variabile da 45 m a 60 m circa. Per ogni stilata, inoltre, sono presenti due pali aggiuntivi, predisposti in vista un futuro ampliamento dell'impalcato del viadotto.

 

Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 12 del n. 624/2016 di Quarry & Construction...continua a leggere