La estáticamilagrosa de La Habana Vieja: proposta di restauro sul volgere di un’epoca

Il presente lavoro si inserisce in un percorso di collaborazione e ricerca nato tra l'Università di Parma e l'Istituto Superiore Politecnico Echeverrìa (Cujae) de la Habana,(Cuba) che ha come fulcro i temi del restauro e del consolidamento di edifici storici monumentali.
La collaborazione portata avanti dai Proff. Blasi, Coïsson e Portero ha visto la realizzazione di numerose tesi che hanno analizzato le diverse modalità realizzative delle operazioni di analisi e progettazione della conservazione nei due Paesi.
L'edificio oggetto della tesi, realizzata con la collaborazione dell'Arch. Massimo Cotti e qui presentata, si trova all'interno de La HabanaVieja ovvero del centro storico della capitale cubana.
La città fondata dai Conquistadores nel 1519, deve la sua fioritura alla particolare conformazione della baia scelta come luogo di ritrovo delle navi della corona spagnola pronte ad intraprendere la traversata transoceanica.
La città coloniale costituisce oggi il centro storico della capitale, La HabanaVieja, ed è stata dichiarata nel 1982 dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità.
Il ruolo di guida nel processo di tutela del centro storico della città è stata affidata all'Oficina del Historiador de La Habana, istituzione, attualmente guidata dal Dott. Leal Spengler.
Gli amplissimi poteri riconosciuti a questa istituzione tramite il Decreto Ley 143, spaziano dal tema dell'uso del suolo al processo manageriale ed imprenditoriale che sottende il tema economico connesso al recupero urbano.
La OHCH affianca alla gestione del processo di recupero immobiliare del centro storico la realizzazione di un programma socio-culturale che spazia dalla amministrazione della rete di musei al coinvolgimento in programmi educativi e sociali allo scopo di garantire uno sviluppo locale sostenibile nel tempo.
Attualmente il processo di conservazione dell'edificato ha seguito prevalentemente un percorso volto alla creazione di strutture ricettive, museali e commerciali allo scopo di rendere maggiormente attrattivo e vitale il centro storico nonchè di autofinanziare il progetto stesso.
Con il fine di reinvestire parti degli utili a beneficio dei cittadini residenti i referenti cubani di questa tesi hanno evidenziato la necessità che la struttura oggetto del progetto preso in esame avesse una funzione prevalentemente residenziale.
L'edificio oggetto della tesi sorge immediatamente a fianco della Cattedrale de La Habana tra Calle Tejadillo e Calle S. Ignacio ed occupa una posizione preminente nell'architettura urbana sorgendo all'incrocio di due vie centrali: le posizioni d'angolo erano infatti le più ambite per le costruzioni amministrative e commerciali.
L'edificio presenta quattro piani e due cortili interni che garantiscono aria e luce ai vani che non affacciano sulle vie cittadine.
Le facciate principali sono scandite da aperture regolari sormontate da decorazioni ed incorniciate da paraste con capitelli.
Al piano terra l'accesso principale si apre direttamente sul vano scale in cui la scala disposta su tre lati del vano si snoda intorno al vano scensore centrale garantendo il collegamento verticale ai piani superiori; un accesso secondario prospiciente la Cattedrale immette in un ampio spazio porticato che conduce ad un cortile interno coperto.
Il piano terra, grazie alla posizione privilegiata dell'edificio all'interno del contesto urbano, è stato usato, nel passato, come sede amministrativa della polizia locale per poi assumere il ruolo di stamperia e quindi di deposito.
Ai piani superiori trovano spazio le residenze, fino a giungere ad un ampio terrazzo che affaccia sui tetti della città da cui la vista può spaziare dalla Cattedrale al mare.
La struttura è in muratura con solai lignei con travi, travetti e pianelle in cotto.

 

 

Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 71 del n.622/2016 di Quarry & Construction...continua a leggere