Strategia Nazionale Idrogeno: Conclusione Consultazione Linee Guida Preliminari

Si è conclusa il 21 dicembre 2020 la consultazione pubblica indetta dal Ministero dello Sviluppo Economico sulle linee Guida Preliminari per la Strategia Nazionale sull'Idrogeno.

Le Line Guida mirano a individuare settori in cui si ritiene che questo vettore energetico possa diventare competitivo in tempi brevi, ma anche verificare le aree di intervento che meglio si adattano a sviluppare e implementare l'utilizzo dell'idrogeno.
Durante il periodo di consultazione pubblica, dal 24 novembre al 21 dicembre 2020, i soggetti interessati e gli stakeholders hanno potuto inviare osservazioni o presentare ulteriori elementi in merito alle Linee Guida Preliminari della Strategia.
Nel presentare le Linee Guida, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico è stato affermato che l'Italia è tra i primi Paesi che hanno creduto nell'idrogeno come vettore energetico pulito del futuro, in grado di accelerare il processo di decarbonizzazione verso un modello di sviluppo ecosostenibile. Questo ha permesso ai ricercatori e alle aziende italiane di acquisire un vantaggio in termini di capacità e conoscenza sull'idrogeno, che oggi consente al nostro Paese di avere un ruolo centrale nella definizione dei piani europei di investimento previsti per lo sviluppo e l'implementazione della produzione e utilizzo dell'idrogeno. Inoltre, l'Italia si candida a diventare l'hub del Mediterraneo per la produzione, il trasporto e lo stoccaggio di idrogeno verde (prodotto con l'utilizzo di energie alternative).

La Strategia Nazionale sull'idrogeno consentirà all'Italia di accelerare il raggiungimento degli obiettivi fissati dal PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima), che fissa gli obiettivi nazionali al 2030 su efficienza energetica, rinnovabili, riduzione delle emissioni e mobilità, già presentato alla Commissione Europea e dalla stessa valutato positivamente con alcune raccomandazioni il 14 ottobre 2020. Nei prossimi mesi sarà pubblicata la Strategia a lungo termine, che delineerà la strategia ambientale ed energetica dell'Italia per il raggiungimento di una piena decarbonizzazione entro il 2050, con previsione di una domanda energetica pari al 20%, con possibilità di sostanziale incremento nel caso in cui il costo dell'idrogeno divenga competitivo rispetto a quanto previsto oggi.

Il PNIEC è uno dei pilastri del percorso di decarbonizzazione dell'Italia, e delinea il ruolo dell'idrogeno nel raggiungimento degli obiettivi dello stesso PNIEC, e identifica il potenziale impiego dell'idrogeno in diversi settori energetici, principalmente quello dei trasporti (fondamentale nella filiera produttiva dei materiali di cava e di miniera) e la gestione dell'overgeneration elettrica, con applicazioni di stoccaggio basate sull'idrogeno.
Le Linee Guida Preliminari prevedono di soddisfare una domanda di idrogeno di circa il 2% sul totale entro il 2030, corrispondente a circa 0,7 Mton/anno, con l'obiettivo di identificare le condizioni più favorevoli ad assicurare la fattibilità della produzione e un basso costo della materia prima.
Le linee guida identificano tre modelli teorici di produzione/trasporto dell'idrogeno
1. Produzione totalmente in loco: la generazione di energia elettrica rinnovabile e la capacità di elettrolisi sono situate accanto al punto di consumo per minimizzare i costi di trasporto.
2. Produzione in loco con trasporto di energia elettrica: l'energia elettrica rinnovabile viene generata in aree con alta disponibilità di risorse naturali, quindi viene trasportata attraverso la rete elettrica al punto di consumo dove è poi convertita in idrogeno mediante elettrolisi.
3. Produzione centralizzata con trasporto di idrogeno: la generazione di elettricità rinnovabile e la capacità di elettrolisi sono situate in aree con elevata disponibilità di risorse naturali (tipicamente vento o energia solare). L'idrogeno prodotto viene poi trasportato al punto di consumo attraverso una struttura dedicata che potrebbe sfruttare la rete esistente del gas.
Si evidenzia la necessità di stoccare idrogeno per volumi convenienti, per ovviare allo squilibrio tra fornitura locale e domanda.
Le Linee Guida Preliminari prevedono, molto ottimisticamente, che la Strategia relativa all'idrogeno possa creare nei prossimi dieci anni, durante la fase di costruzione delle strutture e degli impianti fino a 200.000 posti di lavoro temporanei e fino a 10.000 posti di lavoro stabili nel medio periodo.
Una delle risorse più importanti per finanziare la Strategia sull'idrogeno è oggi il Next Generation EU. Le applicazioni dell'idrogeno potranno trovare spazio in questo fondo insieme ad altre tecnologie di decarbonizzazione, grazie sia al contributo concreto che l'idrogeno stesso può fornire, sia agli obiettivi di riduzione delle emissioni, sia allo stimolo dell'innovazione cui può dare vita.