Un carro di perforazione di superficie flessibile e versatile, in grado di garantire ottime performance anche nei contesti più impegnativi. È il FlexiROC T40 di Epiroc, che noi abbiamo potuto vedere all'opera, in esclusiva, a Montalto di Castro (VT), nell'importante cava di basalto di Sales Spa
Già Plinio il Vecchio nella sua "Naturalis historia" descrive una roccia molto dura, con colore e durezza simili al ferro, chiamandola in latino "lapis basanites", termine dal quale deriva poi il tardo latino "basaltes", ossia l'odierno termine "basalto".
Al di là della derivazione etimologica e dell'effettivo tipo di roccia a cui facesse riferimento Plinio il Vecchio, il basalto è indubbiamente una roccia effusiva di origine vulcanica, caratterizzata da una particolare compattezza, resistenza all'abrasione e durezza, tali da implicare determinate accortezze nella sua estrazione.
Ben lo sa Sales Spa, azienda fondata nel 1946 e specializzata in lavori edili, stradali, marittimi e minerari, che in uno dei suoi quattro siti estrattivi, precisamente quello di Montalto di Castro, in località Pietra Massa, in provincia di Viterbo, ha scelto di continuare ad affidarsi ad Epiroc per sostituire il vecchio ROC D7 con il nuovissimo FlexiROC T40, un carro di perforazione di superficie flessibile e versatile, in grado di garantire ottime performance anche nei contesti più impegnativi, proprio come quello imposto dalla geologia della cava viterbese.
Come ci ha spiegato Libero Lotti, Responsabile dell'unità produttiva di Montalto di Castro per Sales Spa: "Siamo subentrati in questa cava oltre vent'anni fa e ci siamo specializzati nella produzione di aggregati fini, aggregati grossi, ballast ferroviario, aggregati in frazione unica, Tout Venant, massi da scogliera, aggregati per gabbionate e terre armate. Parlando di pezzature possiamo quindi dire che andiamo dalla sabbia, vale a dire da uno 0-4 a un 2-6, 5-11, 10-16, 14-22 fino al pietrisco ferroviario, arrivando anche ai massi per le infrastrutture marittime che superano le 15 tonnellate. La nostra produzione di inerti e di bitumato è destinata a clienti che producono calcestruzzo e conglomerati bituminosi, quindi edilizia, cantieri stradali e construction, mentre la produzione di ballast ferroviario è sicuramente un plus che ci distingue, perché siamo nel novero di quei pochi produttori in Italia in grado di fornire un pietrisco ferroviario di prima qualità, certificato e qualificato da parte di RFI. Un'altra fetta importante della nostra produzione, poi, è senz'altro data da pietrame e massi da scogliera per le infrastrutture marittime".
Sales Spa, che l'anno prossimo festeggerà gli 80 anni dalla sua fondazione, è nata nell'immediato dopoguerra quindi in un periodo in cui c'era l'assoluto bisogno di ricostruire ponti e strade, e ricreare infrastrutture, va da sé la necessità estrattiva di avere materiale a disposizione e la primaria vocazione verso lo stradale, al quale si affianca l'edilizia e il settore marittimo, tanto che Sales in questi anni ha realizzato numerose opere marittime lungo tutto il territorio nazionale e non solo. Attualmente è impegnata nella realizzazione di importanti ampliamenti portuali a Civitavecchia, Livorno e Porto Torres.
Ovviamente perforazione e abbattimento sono di fondamentale importanza perché tutti i materiali che l'azienda utilizza, dalla sabbia agli scogli fuori sagoma, sono estratti, nel caso del sito di Montalto di Castro, tramite perforazione e abbattimento del fronte, con ovviamente poi successiva lavorazione nei due impianti di frantumazione e vagliatura, uno a secco e uno con componente di lavaggio. Porre, dunque, particolare attenzione alla fase di perforazione è di vitale importanza per un'azienda la cui attività va dall'estrazione di materiali all'esecuzione stessa del lavoro. Ecco quindi scendere in campo Epiroc, partner di lunga data di Sales Spa.
Come ci conferma sempre Lotti: "L'intera coltivazione della cava di Montalto di Castro è stata realizzata con una perforatrice ROC D7, che dopo vent'anni di onorato servizio, ma ancora funzionante e con oltre 10.000 ore all'attivo, è stata sostituita lo scorso febbraio con il nuovissimo FlexiROC T40, scelto innanzitutto per l'affidabilità che contraddistingue le macchine Epiroc, quindi per un discorso di fiducia nel brand che conosciamo e con cui operiamo da tanti anni; per la sua qualità costruttiva e infine, ma assolutamente non da ultimo, per l'efficienza del servizio post vendita, nonchè assistenza offerta dalla rete Epiroc. Anche perché in questa cava si fa una lavorazione particolare: il basalto ha un coefficiente di abrasione, di resistenza e di compattezza notevolissimo, quindi perforarlo rappresenta una vera e propria sfida per la macchina, soprattutto con lunghezze importanti come quelle che si raggiungono nella cava di Montalto di Castro. Una sfida, dunque, sia per lo sforzo notevole a cui è sottoposta la macchina, sia dal punto di vista della sicurezza nell'operatività quotidiana della cava. Noi - specifica ancora Lotti - ci avvaliamo di personale competente, abbiamo maestranze molto esperte e in caso di necessità ci confrontiamo altresì con consulenti qualificati, proprio per operare al meglio e nel pieno rispetto di tutte le norme vigenti".
Anche il fatto di poter contare su operatori di lunga data ha costituito un elemento importante nella scelta del FlexiROC T40. Come ha evidenziato Salvatore Di Benedetto, Sales Representative di Epiroc per Centro-Sud Italia e Malta: "Si tratta di una macchina ovviamente più potente del vecchio D7 che montava una perforatrice da 18 kW, mentre il FlexiROC T40 monta una perforatrice da 25 kW, ma è anche ovviamente una macchina molto più moderna, visto che è dotata di tutta una serie di soluzioni che Sales ben conosce perché un carro di perforazione SmartROC è al lavoro in un altro loro sito estrattivo, quello di Campiglia Marittima (LI). Si tratta quindi di un compromesso perfetto, in quanto gli operatori abituati al manuale non si trovano spaesati, grazie anche alla puntuale formazione, che noi, come Epiroc, forniamo e garantiamo sempre. In più, è dotata di una strumentazione tale che indica all'operatore la maggiore o minore resistenza del terreno fornendo tutte le informazioni necessarie affinché gli operatori possano regolarsi al meglio per eseguire i fori in maniera ottimale. Inoltre - prosegue - l'abbiamo resa iperammortizzabile ed è quindi possibile controllare anche i dati di perforazione: i metri perforati, le ore motore e il consumo carburante che, rispetto alle macchine di vecchia generazione che arrivavano a consumare anche 27-28 litri/ora, si è notevolmente ridotto visto che il FlexiROC T40 non consuma più di 16-17 litri/ora, sicuramente un aspetto non di poco conto se si considera l'operatività della macchina".
Una macchina davvero ad alta efficienza e in grado di garantire alti livelli di produttività il FlexiROC T40. Nella cava di Montalto di Castro, infatti, la frequenza di volata varia da quattro al mese fino ad un massimo di tre a settimana a seconda dei picchi di lavoro. Fondamentali sono le impostazioni che l'operatore dà alla macchina, come sottolinea Lotti: "Tante accortezze, va detto, le abbiamo imparate lavorando proprio a stretto contatto con i tecnici Epiroc. Non basta far arrivare la macchina in cava, il FlexiROC T40 è tagliato su misura dell'operatività della nostra cava. Ne sono un esempio le aste di diametro maggiore rispetto allo standard: per fare fori da 89 mm montiamo infatti aste T51, così da ridurre il rischio non tanto di rottura quanto di flessione e di conseguenza di svirgolo del foro che, quando si perfora con lunghezze così importanti come le nostre, quindi con anche 6-7 aste consecutive, a seconda della differente resistenza della roccia è facile che il foro si sposti di 10-15 cm se l'asta flette e quindi ne deriva una problematica di sicurezza, poiché se il foro devia di lato può interferire con il foro accanto, se devia all'interno magari non si riesce ad avere un abbattimento ottimale dal punto di vista dell'uso dell'esplosivo, ma se il foro devia verso il fronte cava si riduce la spalla e c'è il rischio di proiezione del materiale, rischio ridotto avvalendosi di aste dal diametro appunto maggiorato".
Come sottolinea Di Benedetto: "Il FlexiROC T40 consente di realizzare fori ad una profondità massima di 28 m con diametro che va dai 64 mm - 127 mm, monta un motore da 168 kW e ha una capacità di aria di 149 l/s, ma soprattutto la perforatrice ha un'impostazione della corsa facilmente modificabile, cosa che semplifica il cambio di frequenza consentendole di operare in modo efficiente appunto in diverse condizioni di roccia. Il doppio sistema di smorzamento, poi, riduce al minimo l'usura della batteria di perforazione, riducendo ulteriormente i costi. Anche perché in una cava come quella di Montalto di Castro, vista l'abrasività del basalto, se la macchina non è ben regolata, una punta può durare anche 30 m se si sbagliano velocità e pressione di perforazione". Diventa quindi di fondamentale importanza il supporto fornito dai tecnici Epiroc.
Come sottolinea, infine, Libero Lotti: "La macchina è stata tarata a puntino, sono sei mesi che lavora in cava e abbiamo già fatto il tagliando delle 250 ore. Abbiamo un contratto di manutenzione programmata grazie al quale 30 o 40 ore prima della manutenzione riceviamo direttamente in cava il materiale necessario, chiamiamo il tecnico, ci accordiamo per la mezza giornata in cui possiamo fermare la macchina e fissiamo quindi l'intervento. Ma al di là di questo, al di là della preziosissima assistenza telefonica 7 giorni su 7 e dell'estensione di garanzia a 5 anni o 4.000 ore, ci tengo a sottolineare la capacità e la professionalità di tutta la rete Epiroc, non solo a livello di manutenzioni ma proprio di conoscenza della macchina, di esperienza sul campo, quindi nel saper fornire soluzioni e suggerimenti o consigli per poter lavorare davvero in continuità sostenendo gli alti livelli di produzione richiesti. Perché la parte di perforazione e abbattimento, e con essi il FlexiROC T40, rappresenta il vero cuore pulsante della nostra attività".