La Pure Excellence al servizio della Construction

Lo abbiamo provato presso cave Merlini SpA a Gaggiano (MI), è il CF 530 FAD 8x4 di DAF Trucks: 530 cavalli, telaio rinforzato, asse anteriore da 9 ton, cambio automatizzato TraXon a 16 rapporti a un software Offroad che gli consente di affrontare in maniera eccellente le missions construction


Guardando il Lago del Boscaccio, la sua oasi naturalistica di 90.000 mq di aree verdi e la sua cascina settecentesca nulla farebbe presagire l'esistenza di una cava e invece dal 1962 vi si estraggono, lavorano e selezionano inerti: sabbia e ghiaia. Siamo infatti a Gaggiano, pochi km a Sud Ovest di Milano, presso cave Merlini SpA, dove, su un terreno reso infido da una nottata di piogge, abbiamo potuto ben testare il DAF CF 530 FAD 8x4, il cavallo di battaglia della casa olandese in ambito Construction.
In livrea bianca, il cava-cantiere DAF ci si presenta nella versione più accessoriata della gamma FAD. Cabina Day, sedile Luxury Air, motore Paccar MX-13 nella taratura più potente da 530 CV (12,9 litri, coppia massima 2600 Nm a 1000-1400 giri/min), freno motore MX, asse anteriore da 9 +9 ton e telaio rinforzato così da costituire un conglomerato di potenza e sicurezza al servizio del cantiere.
La vera particolarità di questo mezzo è il software TraXon offroad abbinato al cambio automatizzato TraXon a 16 rapporti in avanti più 2 retromarce. La funzione fuori strada TraXon, attivabile tramite un interruttore sul cruscotto, riduce di parecchio il tempo di cambio marcia, quindi di fatto al doppio ponte posteriore motore non c'è interruzione di coppia motrice e ben lo si sente guidando in cava dove il software dona fluidità e dinamicità al veicolo, oltre che evitare l'eventuale impantanamento durante i cambi marcia. Inoltre, nel transitorio di avvio, quindi alla partenza del veicolo, il cambio automatizzato ha la possibilità di generare un avvio a colpi, vale a dire che non c'è un'erogazione costante di coppia ma c'è un saltellamento delle ruote motrici posteriori così da cercare di fare grip e uscire da un eventuale pantano, quindi un'azione in tutto e per tutto simile al cosiddetto "pendolo" notoriamente usato dagli austisti con il cambio manuale per uscire dalle situazioni difficili.
Quando ci si trova a percorrere una salita con un fondo sabbioso o comunque un fondo instabile, anche se con il cassone vuoto, il software offroad risulta essere la scelta ideale per eseguire un cambio marcia a regimi più elevati, così da non interrompere la coppia motrice al doppio ponte posteriore ed evitare, qualora non avessimo attivato l'offroad, che a metà della salita venga innestata la marcia successiva, quindi di fatto con il rischio di imballare il motore e far pattinare le ruote posteriori. Guidando in cava con il software off road attivato abbiamo visto che rimane accesa sul cruscotto la spia del Traction Control così da evitare proprio gli slittamenti e i pattinamenti delle ruote. Appena si disabilita la funzione fuori strada, il software si rimappa automaticamente alla modalità stradale, quindi le marce vengono innestate in modo leggermente più lento a tutto vantaggio dei consumi e dell'utilizzo da scarico su asfalto.
Grazie al moderno alloggiamento e agli specifici miglioramenti di progettazione interni, il cambio TraXon risulta straordinariamente silenzioso. In base alle condizioni di carico effettive, i componenti elettronici del sistema calcolano quale marcia risulta essere la migliore per la partenza, quali sono i tempi di cambio marcia e sincronizzazione, in più sono fornite di serie la modalità Eco e la funzione EcoRoll che aiutano il conducente a guidare in maniera più economica.
Se invece si devono affrontare pendii importanti come quelli ricreati in cava Merlini per il nostro test, entra in gioco tutta la forza del freno motore MX, azionabile dalla classica leva a destra del piantone dello sterzo. Tre le tacche operative disponibili (più una tacca off) per avere il 30, 70 e 100% di potenza frenante. In cava ovviamente non servono tanto i rallentatori che agiscono sulla velocità, ma occorre piuttosto che la potenza frenante sia in funzione del regime motore. Il freno motore MX di questo CF 530 FAD 8x4 ha una potenza massima di 370 kW, ossia 500 cv a 2100 giri, e anche su discese scoscese ci regala la sensazione di poterle affrontare davvero in piena sicurezza.
Per dare maggior resistenza sia alle sospensioni sia al telaio, il doppio assale anteriore del CF 530 FAD è il più resistente disponibile in casa DAF, parliamo di un doppio assale anteriore con capacità di 9+9 ton che sono declassate a 8 più 8 ton a causa dell'indice di carico degli pneumatici: 13R22,5 su tutti gli assi. Per l'autista il pregio è che anche la scatola guida è dimensionata per 9+9 ton, quindi, di fatto, lo sforzo che dobbiamo imprimere sul volante è sicuramente inferiore rispetto alla versione con 8 + 8 ton grazie alla pompa di sterzo sovradimensionata, a tutto beneficio del comfort e della guidabilità, soprattutto in cava.
Anche il telaio è estremamente resistente, parliamo di una doppia C compenetrata su tutta la lunghezza, ossia un longherone esterno più un rinforzo interno con spessore di 8,5 + 8,5 mm su tutta la lunghezza. Il materiale di cui è composto il telaio è un acciaio ad altissimo limite di snervamento (500 Newton al mm2, quindi un mm2 di sezione resiste a 500 Newton, ossia 50 kg).
Il DAF CF 530 FAD 8x4 che abbiamo provato monta un allestimento Cantoni con vasca tonda da 20 mc (5440 x 2300 mm) con fondo in lamiera di acciaio antiusura HB 450, spessore 8 mm, fiancata tonda in lamiera di acciaio antiusura HB 400, spessore 6 mm e pannelli sponde in lamiera di acciaio antiusura HB 400, spessore 5 mm, coperto da un telo copribitume Marcolin in neoprene, specifico per resistere alle alte temperature, con avvolgimento elettrico e radiocomando. L'allestimento è completato da una barra posteriore para incastro rialzabile ideale per lo scarico in finitrice, rendendo così il truck adatto sia al trasporto degli inerti che a quello del bitume.
Per facilitarne l'allestimento, l'autotelaio cabinato esce dalla fabbrica munito di piastre BAM 3, Body Attachment Method. Durante la fase di ribaltamento il cassone è sorretto dal pistone che grava sul traversone e poi dal piano di ribaltamento, quindi nella parte posteriore il veicolo deve essere molto rigido tanto che il controtelaio dell'allestitore deve essere un tutt'uno con il telaio: infatti appena dopo il secondo assale anteriore tutti i fissaggi sono rigidi, cioè ci sono delle piastre con della viteria sovrabbondante, viteria N14, che arrivano fino alla fine del controtelaio. Controtelaio che, nella parte posteriore, per evitare la torsione presenta una crociera ad ulteriore rinforzo della zona maggiormente sollecitata. Tra telaio e controtelaio invece c'è una sorta di "flessibilità", i fissaggi sono semielastici e vi sono molle, ovviamente ultra resistenti (caricate di 150 kg lo schiacciamento è pari a 1 mm).
Dovendo operare in cava, in questa versione è stata messa una piastra frontalmente a protezione del radiatore e aggiunta una piastra inferiore per evitare il sollevamento della polvere e direzionare il flusso dell'aria ai lati del motore. Sempre per lo stesso motivo, è stato posto il gruppo EAS (filtro particolato più catalizzatore) tra il primo e il secondo asse con scarico verticale posteriore retrocabina. La verniciatura è in tinta: bianco il paraurti e bianco il guscio degli specchi, mentre come optional sul lato guida appena dopo la porta, è stato collocato un gradino con un mancorrente sopra la cabina, così da permettere all'autista, qualora la pala non abbia la pesa integrata, di salire sul gradino, reggersi al mancorrente e controllare il carico... un optional che strizza l'occhio ai tanti ancora affezionati alla "vecchia scuola".
Sicuramente il DAF CF FAD rappresenta al meglio la filosofia DAF Transport Efficiency che mette al primo posto la redditività del cliente e la flessibilità operativa, visto che quando il truck si trova in strada, con il software off road disattivato i consumi diminuiscono in quanto la marcia successiva viene innestata prima e difatti il regime motore rimane più basso, mentre, in cava, grazie al software offroad questo 8x4 risulta estremamente piacevole da guidare, dinamico in terreni difficili e scattante, abbattendo non solo i tempi di percorrenza su sterrato, ma facendolo in piena sicurezza e consentendo sempre di uscire da situazioni ostiche quali quelle che contraddistinguono l'ambito construction. Una Pure Excellence come recita il motto DAF che, grazie al programma Ready to Go, è già a disposizione di quanti necessitano di un cava cantiere super accessoriato e pronto all'uso. Ben sappiamo quanto la disponibilità immediata dei veicoli sia in grado di fare la differenza tra vincere o perdere una commessa e DAF sta puntando sempre più ad avere veicoli in pronta consegna, così da offrire il mezzo giusto al momento giusto. Anche per il settore construction, dove il CF 530 FAd 8x4 si rivela eccellenza pura, Pure Excellence.