Estetica ed efficienza per l’ospedale del futuro

Il Nuovo Centro Oncoematologico di Reggio Emilia (CORE) è un esempio di architettura ospedaliera di alto livello qualitativo, tecnico e prestazionale, la cui immagine sobria e piacevole si distingue grazie anche al ricorso alle facciate continue Schüco

L'ospedale è una tipologia edilizia in rapida evoluzione, caratterizzata da un’elevata complessità architettonica e tecnologica. Chiamata oggi a rispondere ad istanze estremamente differenti fra loro, deve saper sintetizzare qualità formale ed elevate prestazioni, per offrire spazi ospitali ed allo stesso tempo fortemente evoluti. Se la medicina contemporanea è infatti una scienza sempre più specialistica, basata sull’impiego di strumenti sofisticati all’interno di efficaci percorsi di cura multidisciplinari, le attività di assistenza e cura necessitano invece di ambienti accoglienti e confortevoli, capaci di facilitare le relazioni umane e rendere la degenza del paziente il più confortevole possibile.
Fra i molti nuovi edifici ospedalieri realizzati negli ultimi anni in Italia, il CORE (Centro Oncoematologico di Reggio Emilia) è senz’altro una realizzazione esemplare per la sua capacità di ottimizzare i complessi aspetti tecnici, tecnologici e organizzativi all’interno di un’architettura semplice, equilibrata e piacevole. La costruzione si inserisce nel più ampio programma di potenziamento strutturale e tecnologico dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, erede di una tradizione medica secolare e oggi indirizzato verso la creazione di un “ospedale del futuro” d’eccellenza. Alle complesse funzioni assistenziali e cliniche d’alta specialità, organizzate per assicurare la migliore presa in carico globale dei pazienti, si affianca l’indispensabile supporto della ricerca scientifica - attività tutte ospitate in ambienti di alto livello qualitativo e rispondenti ai più avanzati criteri operativi e requisiti tecnici.
Vincitore, lo scorso anno, del prestigioso Premio CNETO, l’edificio che ospita il nuovo CORE si distingue per la linearità e la compattezza dei volumi, scelta progettuale che ha condotto ad una felice sintesi fra rigore formale e flessibilità funzionale. Lungo i prospetti, alle massive strutture angolari rivestite in laterizio faccia a vista – memori della tradizione costruttiva locale – si alternano leggere e performanti superfici trasparenti, realizzate con sistemi Schüco per facciate continue.
La razionale scansione ortogonale dell’involucro è articolata in partizioni vetrate di grande dimensione, concepite per offrire il massimo apporto luminoso agli ambienti interni, impostate sopra specchiature opache in vetro smaltato che celano gli strati termoisolanti dei parapetti, utili a migliorare il comfort di utenti e personale. Le forme articolate dell’involucro trasparente del basamento e il regolare disegno delle facciate ai piani superiori sono realizzati con lo stesso sistema di rivestimento a montanti e traversi ad alte prestazioni, selezionato nell’ampio repertorio di soluzioni Schüco.
Progettato da Binini Partners, l’edificio è stato sviluppato a livello esecutivo da CAIREpro per conto dell’impresa Sicrea Group / Siteco, che ha fatto proprie le indicazioni tecnico prestazionali confermate nelle diverse fasi progettuali ricorrendo ai prodotti Schüco.
Per fronteggiare adeguatamente i differenti contesti applicativi del progetto (hall d’ingresso, camere di degenza, ambulatori, uffici, torri di servizio etc.) è stato scelto l’innovativo sistema a montanti e traversi Schüco FW60+.HI, sviluppato sia per facciate verticali che per coperture trasparenti e caratterizzato dal connubio fra leggerezza ed elevate prestazioni. Estremamente elegante in virtù della minima sezione visibile dei profili in alluminio (60 mm), il sistema si presta alla realizzazione di superfici di ampie dimensioni – con reticoli di ampiezza fino a 6 m – caratterizzate dalla possibilità di alternare vetrate fisse e serramenti apribili.
L’intrinseca flessibilità del sistema Schüco FW60+.HI ha permesso di rispondere agli elevati requisiti prestazionali e di comfort interno previsti dal progetto originario, fra cui:
- abbattimento acustico normalizzato: 45 dB;
- isolamento termico globale di facciata: 1,20 W/m2K (Ucw);
- luminosità interna massimizzata.
Dotate di apertura ad anta/ribalta, le finestre si sviluppano da un’altezza di 80 cm dal pavimento fino al controsoffitto, amplificando notevolmente la luminosità dei locali. I serramenti permettono sia aperture manuali delle ante con limitatore, per le esigenze dei degenti, sia aperture totali per la manutenzione e la pulizia da parte di operatori. Date le rilevanti dimensioni (1,95 x 2,25 m), la movimentazione delle finestre è stata affidata a un meccanismo ad azionamento manuale “a manovella”, proposto da Schüco per i carichi elevati.
Le tende esterne a lamelle con ancoraggi puntuali direttamente ai montanti di facciata proteggono gli spazi interni dal surriscaldamento estivo, evitando la formazione di ponti termici e offrendo ai fruitori un maggiore comfort ambientale. Sotto il profilo della sicurezza antincendio, le facciate si distinguono per la speciale struttura con resistenza al fuoco EI60 a livello del parapetto (secondo Circolare 5043 VVF), mentre l’intero edificio dispone del sistema di evacuazione di fumo e calore Schüco EFC.