I costruttori italiani per Expo

La Cooperativa ravennate, fondata nel 1901, firma la realizzazione del bellissimo padiglione francese, interamente in legno e dei padiglioni di Thailandia e Corea. Progettazione esecutiva, montaggio e smontaggio di tre opere per Expo realizzate con caratteristiche differenti, materiali differenti, stessa professionalità e tempi da record.

Le imprese di eccellenza italiane si sperimentano nella costruzione, manutenzione e, al termine di Expo 2015, smontaggio delle architetture ideate per l’esposizione universale di Milano: il tema è quello delle strutture eleganti, belle, rappresentative dell’essenza e della cultura dei rispettivi Paesi committenti, ma leggere, facilmente smontabili o meglio, nell’ottica della sostenibilità, riutilizzabili dopo aver rappresentato per 6 mesi a Expo i Paesi rispettivi. Raccontiamo in sintesi la storia di tre di questi, Francia, Thailandia e Corea che sono stati costruiti dalla Cooperativa ravennate CMC in ATI con CMB e, nel caso della Francia con la francese impresa Simonin.
Il padiglione francese, interamente in legno lamellare e smontabile, ripensa la tradizione del mercato coperto, simbolo della cultura alimentare francese. Il padiglione thailandese è ispirato alla forma del cappello dei coltivatori di riso, il Ngob, mentre la Corea si presenta con il “Moon Jar”, il vaso di ceramica che tradizionalmente era usato per conservare i cibi. 
I tre Paesi hanno scelto CMC, la cooperativa ravennate per la realizzazione dei padiglioni che li rappresentano CMC ha terminato per primo, il 24 aprile, il padiglione francese (insieme a CMB e alla francese Simonin), in seguito i padiglioni di Thailandia e Corea, rispettivamente il 27 e il 30 aprile

Il presente articolo è stato pubblicato a pag. 86 del n. 618/2015 di Quarry&Construction...continua a leggere