Il nuovo autoporto di San Didero

E' stato avviato il cantiere per il nuovo autoporto a servizio della Val di Susa, tra San Didero e Bruzolo. Lo spostamento dell'autoporto, gestito da Sitaf per conto di TELT, si inserisce nell'ambito dei lavori per la linea ferroviaria Torino-Lione: nell'area di Susa, infatti, sono previste le strutture della nuova stazione internazionale


Il bando di Sitaf per i lavori vale 47 milioni di euro ed è in corso di aggiudicazione. L'autoporto viene realizzato su un'area di circa 68.000 mq tra l'autostrada A32 e la Statale 25 del "Moncenisio", servizio indispensabile prima della salita verso le montagne perché consente, in caso di eventi eccezionali come forti nevicate, incidenti all'interno del traforo del Fréjus ecc., di evitare code di mezzi pesanti che potrebbero bloccare la funzionalità autostradale, deviando i camion in un'apposita area di sosta temporanea, in attesa che vengano ristabilite le condizioni ordinarie per il traffico autostradale. Quest'area di sosta e di sicurezza per essere efficace non può essere prevista in un raggio troppo distante dal tunnel del Fréjus e deve collocarsi in prossimità della zona montana.
Il sito dove saranno realizzate le nuove strutture, inutilizzato dagli anni Settanta quando alcuni privati avevano ipotizzato di farne proprio un autoporto, presenta alcune costruzioni fatiscenti e della vegetazione, formatasi nei 40 anni di abbandono dell'area su cui erano anche stati abbandonati rifiuti e fusti inquinanti. Come documentato da una determina del Comune di San Didero del 31 dicembre 2008, l'area è stata poi bonificata e ripristinata dal proprietario.


Il progetto

Il progetto del nuovo autoporto è stato approvato in tutte le sedi competenti ed è stato sviluppato in un'ottica green per quanto riguarda materiali, lavorazioni e tecnologie. Inoltre minimizza l'uso delle superfici forestali sul territorio: l'interferenza della nuova opera costituisce lo 0,5% dei boschi dei Comuni di San Didero e Bruzolo e lo 0,08% del totale di boschi presenti nel fondovalle, intorno alla Dora Riparia. Al termine dei lavori è previsto un ripristino in tutte le aree che non saranno interessate dalla nuova infrastruttura.
Particolare attenzione è stata posta all'aspetto dei controlli ambientali.
Sia in fase di Progetto Definitivo che di Progetto Esecutivo, sono state eseguite numerose indagini, proprio per verificare la qualità del suolo, che hanno documentato che tutta l'area è idonea, dal punto di vista ambientale, ad accogliere la nuova infrastruttura collegata all'Autostrada.
Del Progetto Esecutivo, approvato dal Ministero dell'Ambiente, fa parte anche il Piano di Utilizzo delle Terre che regolamenta la corretta gestione di tutti gli scavi e prevede ulteriori analisi, in grado di evidenziare qualsiasi eventuale criticità durante la realizzazione dei lavori, con un monitoraggio costante dei terreni scavati, a garanzia di cittadini e lavoratori.


Strutture e materiali, un approccio green

Il nuovo autoporto comprende un'area destinata a Truck Station, un parcheggio per i mezzi pesanti, un'area di servizio e un nuovo posto di controllo centralizzato (PCC). Il collegamento con la Statale sarà realizzato attraverso una nuova rotonda mentre l'accesso dall'A32 sarà garantito tramite la realizzazione di due rampe di immissione e uscita a scavalco dell'autostrada.
Per il piazzale della Truck Station sarà utilizzato il cosiddetto asfalto "mangiasmog", un particolare tipo di rivestimento fotocatalitico a base di biossido di titanio in grado di abbattere i livelli di inquinamento atmosferico grazie alla sua capacità di trasformare gli agenti inquinanti in sostanze innocue.
L'area destinata ai mezzi frigo e ai camper sarà anche dotata di attacchi per l'alimentazione elettrica in modo che i mezzi possano evitare di tenere acceso il motore per il funzionamento del frigo, risparmiando carburante ed evitando ulteriori emissioni nell'aria. 
Sempre in un'ottica di eco sostenibilità, le pensiline dei parcheggi coperti e parte degli edifici saranno rivestite di pannelli fotovoltaici che contribuiranno all'alimentazione della maggior parte delle necessità energetiche dell'area. Alcuni edifici poi, avranno i tetti verdi, con coperture erbose, mentre sono previste diverse zone verdi a integrare le aree di parcheggio tra cui un'area ludica attrezzata per i bambini con giochi, tavoli e panchine.


Alti standard di efficienza

Un approccio green nei materiali e nelle lavorazioni che si concretizza nella scelta di certificare il progetto dell'edificio studiato per il nuovo autoporto in base ai criteri LEED (The Leadership in Energy and Environmental Design), il sistema statunitense di classificazione dell'efficienza energetica e dell'impronta ecologica degli edifici.
Il progetto, per i materiali scelti, la filiera energetica prevista e le tecnologie utilizzate, si colloca nella fascia più alta della certificazione, tra Gold e Platinum, che verrà verificata sia in fase di costruzione che poi nella realizzazione finale.