La rinascita di Palazzo Castellani

Un esempio virtuoso di ricostruzione fedele nel rispetto di vincoli sismici, estetici e architettonici in tutti gli elementi del progetto che ha visto la trasformazione della destinazione dell'edificio in una residenza popolare di pregio. A partire dal tetto, a cura di BMI Italia, con una soluzione di copertura tanto avanzata dal punto di vista tecnologico quanto rispettosa della tradizione e alle richieste della Sovrintendenza locale.

Il progetto di ricostruzione ex novo di Palazzo Castellani - storico edificio residenziale ubicato all'ingresso dell'antico villaggio di Venzone (UD) - rappresenta un importante esempio di conservazione e di tutela del patrimonio storico-culturale italiano. Il rifacimento dell'edificio, completamente distrutto dal sisma che nel 1976 ha colpito Venzone e le aree limitrofe, ha conciliato alla perfezione le necessità estetiche, sismiche e climatiche di un territorio complesso, riportandolo fedelmente allo splendore originario.
Oggi, infatti, Palazzo Castellani - di proprietà dell'Azienda Territoriale per l'Edilizia Residenziale Alto Friuli (ATER) - è soggetto a vincolo monumentale della Sovrintendenza regionale per i Beni e le Attività Culturali che prevede una ricostruzione degli edifici ex-novo nel pieno rispetto delle strutture preesistenti.

La realizzazione della copertura, elemento prioritario del progetto, è stata affidata a BMI Italia, realtà di primo piano nel settore dei tetti piani e a falda ad alte prestazioni. In fase esecutiva, l'azienda ha attuato soluzioni tecnologicamente avanzate in grado di rispettare a pieno i vincoli e le esigenze di un edificio storico destinato ad abitazioni popolari di pregio.

Il tetto a doppia falda della tipologia "a capanna", dalle massime performance in termini di resistenza, è stato messo a punto con struttura lamellare in considerazione delle forti spinte causate sia dalle precipitazioni nevose sia dai movimenti tellurici tipici della zona.
L'isolamento della copertura ha previsto l'impiego di una stratigrafia interagente ventilata con membrane traspiranti e impermeabilizzanti e doppia listellatura lignea.

Anche la scelta delle tegole ha richiesto particolare attenzione. È stato necessario, infatti, tenere conto da un lato delle esigenze estetiche, perché richiamassero alla tradizione tipicamente italiana in termini di forma e colore, dall'altro alle necessità di stabilità massima, priorità assoluta in un territorio caratterizzato da forte sismicità ed elevate pendenze.

Per questo BMI Italia ha scelto di impiegare un manto di copertura in cemento impiegando il Coppo del Borgo di BMI Wierer, innovativo nella forma ma in linea con la percezione estetica tradizionale, facile da posare, estremamente stabile e resistente.

Oggi, Palazzo Castellani rappresenta il "fiore all'occhiello" dell'Ente: la sintesi di una buona e attenta progettazione che deriva dal costante dialogo costruttivo tra ATER, la Sovrintendenza e le aziende che hanno realizzato i diversi elementi che compongono l'edificio.

Come commentano l'ing. Giovanni Rainis e l'ing. Matteo Saveri dell'ATER Alto Friuli: "Coppo del Borgo di BMI Wierer è un prodotto che, nella sua tecnologia avanzata, è stato in grado di fornire un valore di riproduzione estetica assolutamente compatibile con quello che era richiesto dalla Sovrintendenza".


A proposito di Venzone
Venzone è un villaggio fortificato di antichissima memoria: insediamento urbano attivo fin dal VII secolo, considerato un autentico capolavoro di ingegneria militare - unico in Friuli per via della sua duplice cerchia di mura scandita da 16 torri e fossato realizzato nel 1258, è stato teatro di un'intensa vitalità di traffici e merci per molti secoli, grazie alla sua posizione strategica.
Il terremoto del 1976, con la sua scossa di maggio che ha devastato ogni cosa, e quella di settembre, che ha demolito quel che ancora restava in piedi, ne ha decretato la distruzione, così come è avvenuto per molte cittadine limitrofe.
La caparbietà e la laboriosità della popolazione locale, che fin da subito non si è persa d'animo, hanno ridato vita a questo luogo, già dichiarato Monumento Nazionale nel 1965 e nominato Borgo dei Borghi nel 2017.