Le straordinarie doti antisismiche del legno per un’Italia più sicura

Dopo l'inaugurazione della mensa scolastica, proseguono i lavori del progetto "Amate Amatrice" realizzato dall'architetto Stefano Boeri e possibile grazie alla raccolta fondi "Un aiuto subito" organizzata da Corriere della Sera e TG La7

Grazie alla campagna solidale "Un aiuto subito" che dal 1997 costituisce un riferimento sicuro per quanti vogliono contribuire a opere di pubblica utilità all'indomani di eventi catastrofici, attraverso Banca Prossima e la piattaforma di crowdfunding TIM "With You We Do", ha raccolto oltre 7 milioni di euro.
Amatrice è ripartita lo scorso 23 dicembre, quando è stata inaugurata la mensa, il primo importante passo nella costruzione del nuovo villaggio del food nella città duramente colpita dal terremoto dello scorso agosto.
Stefano Boeri che ha firmato il progetto ha dichiarato: "Abbiamo dimostrato che in condizioni di emergenza si possono costruire con il legno delle architetture di qualità e antisismiche, che danno una risposta anche sul lungo periodo e sono in grado di durare anche oltre l'emergenza." Infatti ingente è stato il contributo operativo di Regione Friuli Venezia Giulia, Innova Fvg, Filiera del Legno Fvg e Artemide.
Come ha avuto modo di sottolineare Debora Serracchiani, presidente Regione Friuli Venezia Giulia: "Ia nostra Regione si è resa protagonista di un impegno sollecito e concreto nei confronti delle popolazioni del Centro-Italia: il sistema di Protezione Civile della nostra Regione è stato tra i primi ad attivarsi e a giungere sul cratere del sisma portando, con le tecnologie specifiche, l'esperienza maturata a partire dal terremoto di cui ricordiamo proprio quest'anno il quarantennale. A settembre abbiamo consegnato la prima opera infrastrutturale, il guado sul rio Castellano ad Amatrice, segno tangibile della presenza del Friuli Venezia Giulia in quelle terre; a ottobre sono stati consegnati i moduli abitativi messi a disposizione dall'azienda friulana Danieli, che permettono agli imprenditori agricoli di continuare la loro attività. Ora - aggiunge la presidente - si aggiunge questo altro progetto che coinvolge la Filiera del Legno e che dà avvio al primo nucleo del ‘villaggio del cibo', importante oltre che per la sua funzione di servizio anche per il fatto che consentirà di promuovere la convivialità e l'incontro della comunità".
Infatti il simbolo e il cuore pulsante di una nuova Amatrice vuole proprio essere il progetto "Amate Amatrice" che per Boeri è: "Una piazza. Dove gustare i prodotti locali, certo. Ma anche incontrarsi, giocare, stare insieme, in uno spazio polifunzionale, al coperto, con una grande vetrata rivolta verso i Monti Sibillini".
"Amate Amatrice è un luogo per la gente e della gente, per ricominciare seguendo l'esempio del Modello Friuli - come afferma Matteo Marsilio, CEO DomusGaia - Un piccolo passo verso un futuro consapevole che parte da una regione con tante eccellenze come il Friuli per arrivare, speriamo, ovunque grazie al legno, agli artigiani e professionisti che lo lavorano".
Michele Morgante, Presidente Innova FVG, ha dichiarato: "Abbiamo trasferito ad Amatrice la nostra esperienza di ricostruzione dopo il sisma del 1976, per realizzare questo importante punto di aggregazione per la comunità locale. Un modello questo che può essere replicato e in cui viene esibita la versatilità del legno: la possibilità di ricorrere alla prefabbricazione e quindi alla lavorazione in fabbrica sgrava i lavori di cantiere specialmente in situazioni di crisi come quelle post sisma. L'elemento legno diventa così fondamentale per la ricostruzione anche del tessuto economico della zona".
Tutte le strutture del progetto sono rigorosamente antisismiche, realizzate con elementi prefabbricati in legno lamellare e si compongono di elementi modulari preassemblati, con un rivestimento in pannelli e doghe di larice e con ampie superfici vetrate.
Soluzioni architettoniche ad hoc sono state studiate anche per minimizzare l'impatto ambientale: la mensa si affaccia infatti sui monti della Laga per mezzo di una grande vetrata creando continuità con il paesaggio.
Al centro del complesso che coprirà un'area di quasi 9.000 mq ci sarà una corte verde dove verrà posata la Radura, l'installazione artistica di Stefano Boeri. Un modo per ricostruire l'identità di un territorio, per ritrovarsi, ma anche per rilanciare il turismo e le tradizioni enogastronomiche del posto.

 

Il Progetto
L'intervento è composto da un insieme di strutture realizzate con elementi modulari prefabbricati in legno, che saranno destinati ad ospitare, oltre alla mensa scolastica già inaugurata, ben 9 Ristoranti, di diversa capienza e metratura.
Le strutture saranno parzialmente realizzate in officina e successivamente montate in opera, secondo le tempistiche e le modalità definite in fase di progetto esecutivo e direzione lavori.
L'area oggetto di intervento sarà inoltre attrezzata con aree a parcheggio, carico e scarico, e con una strada carrabile di servizio di circa 6 m di sezione che serve il retro dei moduli, destinata alle operazioni di approvvigionamento e smaltimento rifiuti dei ristoranti.
L'intera area di progetto sarà inoltre dotata di tutte le infrastrutture necessarie alla funzionalità delle strutture, nonché le adduzioni e gli allacciamenti alle reti esistenti.


Mensa scolastica

Mensa scolastica di superficie 490 mq circa, composta da una sala da pranzo per circa 150 posti a sedere un'area bar aperta, e una serie di spazi di servizio destinati a cucine, locali preparazione e deposito, bagni, spogliatoi, locali lavaggio e rifiuti, locali tecnici.
La struttura è stata realizzata mediante elementi prefabbricati in legno, per quanto attiene all'involucro esterno e agli elementi portanti; elementi modulari in lamiera coibentata, relativamente alla copertura; serramenti perimetrali in alluminio e vetrocamera; partizioni interne in materiali a secco; pavimentazioni interne ed esterne in cemento elicotterato e gres per i locali di servizio e cucina.


Ristoranti

Ristoranti di diversa capienza e metratura, da circa 85 mq a circa 500 mq, a seconda delle richieste dei differenti ristoratori, realizzati come per la mensa, con elementi modulari prefabbricati in legno, per quanto attiene all'involucro esterno e agli elementi portanti; elementi modulari in lamiera coibentata, relativamente alla copertura; serramenti perimetrali in alluminio e vetrocamera; partizioni interne in materiali a secco; pavimentazioni interne in cemento elicotterato e ruvido per esterno, mentre finitura in gres per i locali di servizio e cucina. Ciascun ristorante sarà inoltre dotato di una struttura leggera in acciaio e legno da utilizzare come dehors esterno per ospitare tavoli all'esterno durante i periodi estivi.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione degli allestimenti interni, delle cucine e degli spazi di servizio, concepiti anche questi per essere realizzati mediante elementi modulari ripetibili e assemblabili.
L'allestimento delle sale da pranzo sarà invece l'elemento diversificante che varierà per ciascuno dei ristoranti in modo da conferire riconoscibilità e personalizzazione degli ambienti destinati agli utenti.
E' prevista inoltre la realizzazione di elementi grafici di orientamento e comunicazione, (es. le insegne dei ristoranti), che possano garantire si una personalizzazione degli stessi ma allo stesso tempo conferire uniformità di concept e disegno d'insieme.
Insomma un piccolo grande passo verso la ricostruzione, in opposizione all'irreversibilità del terremoto e allo scenario di desolazione che ha marchiato uno dei territori più belli d'Italia.