Un edificio mixed-use che combina laboratori, uffici e spazi pubblici all'interno di un sistema di facciata dinamico, votato alla luce naturale, altamente personalizzato.
Un progetto centrato sull'esperienza umana e sull'unicità.
Un tempo sede di riferimento per l'industria pesante, oggi laboratorio rivolto al futuro: il NOI Techpark di Bolzano è il polo scientifico e tecnologico dell'Alto Adige, esito di una visione di rigenerazione urbana che intreccia innovazione e sostenibilità, dando però onore alla memoria del luogo. Nel cuore del NOI Techpark sorge il lotto denominato D2, un edificio multifunzionale pensato per promuovere la ricerca nel campo dell'alimentazione e della salute. Ideato dallo studio di architettura Busselli Scherer, il volume si sviluppa su sei piani e si caratterizza per l'uso strategico della luce naturale, che attraversa gli spazi e ne modella il profilo.
All'interno si combinano laboratori scientifici all'avanguardia con uffici flessibili destinati a startup, ricercatori e imprese innovative e la "Student Gastronomy": una mensa panoramica pensata come luogo d'incontro tra mondo accademico e produttivo.
Concepito come un ecosistema aperto, il D2 interpreta in sostanza i valori fondanti del Techpark - interdisciplinarità, sostenibilità e innovazione - mettendo al centro la dimensione umana e il valore della diversificazione, a partire dalla facciata per arrivare fino al cuore dell'edificio secondo i dettami dello human centered.
La luce naturale è il principio generatore del progetto: elemento attivo e cangiante, ha guidato la definizione della facciata, concepita come una pelle sensibile in dialogo costante con l'ambiente. L'articolazione dei profili verticali conferisce all'edificio un'identità univoca e una marcata verticalità.
Con le sue 198 finestre apribili e i suoi 2,4 km lineari di lesene, l'involucro firmato PICHLER projects è un vero e proprio gioiello sia in termini di progettazione che di realizzazione.
Le lesene, sviluppate nello stabilimento di Bolzano e poi montate direttamente in cantiere, rappresentano elementi architettonici custom made, derivati da una prototipizzazione ad hoc e sono le vere protagoniste del sistema involucro poiché traducono esigenze ingegneristiche in gesto architettonico. Monumentali e calibrate, rivestono la facciata come un abito su misura, conferendo all'edificio una postura elegante, solida, riconoscibile.
Il loro ritmo nasce da una sequenza tripartita di inclinazioni, che si ripete lungo l'intero sviluppo dell'involucro come uno spartito. Le superfici bronzee, attraversate da riflessi mutevoli, costruiscono un paesaggio visivo in continua trasformazione, capace di catturare lo sguardo e accompagnarlo.
In un contesto solitamente associato alla pura efficienza, il D2 si offre come uno scrigno, dove l'universo scientifico si colloca dentro un contenitore carico di sensibilità formale. È un'architettura che restituisce emozione, che lavora per sottrazione ma non rinuncia alla densità simbolica, in cui ogni dettaglio - anche tecnico - partecipa a una narrazione più ampia.
Potremmo dire che la personalità del lotto D2 si afferma attraverso due facciate dinamiche.
A nord e sud, le tonalità mutano in base all'angolo e all'intensità solare, rendendo l'architettura partecipe del tempo atmosferico e del ciclo diurno. Non si tratta solo di un effetto visivo, ma di un vero e proprio meccanismo percettivo: l'edificio costruisce un racconto fatto di riflessi, ombre, risonanze luminose.
In questo gioco di luci ed ombre, il D2 si distingue dagli edifici contigui quale architettura che vive nella relazione, nel movimento, nella trasformazione.
A livello operativo, il montaggio di ogni facciata ha richiesto solamente 7 giorni grazie a una pianificazione meticolosa e a una sinergia efficace tra progettisti e PICHLER projects. La cura nella fase esecutiva e la logica del cantiere integrato hanno trasformato la prefabbricazione in un vero strumento di precisione e velocità.
Il montaggio delle facciate prodotte in PICHLER projects - oltre 1.370 mq di serramenti a nastro, 250 mq di facciate con sistema a montanti e traversi poco e meno di 2100 mq di lesene in alluminio - è stato eccezionalmente rapido, pur trattandosi di un involucro dal valore straordinario, capace di sottolineare la personalità stessa del lotto.
Attraverso l'adozione del sistema BIM, il team di progettazione ha potuto orchestrare con precisione lo sviluppo dell'edificio, attivando un flusso di lavoro condiviso e trasparente con la committenza e le imprese coinvolte.
Client: Noi SPA
Architect: Busselli Scherer Architekten
Location: Bolzano
Anno: 2024
Sistemi di facciata: PICHLER projects
Ph. ©Alex Filz