Agata al servizio della Circumetnea

Grande fermento a Catania per la realizzazione di importanti tratte della Ferrovia Circumetnea con caratteristiche di metropolitana urbana. Un lavoro significativo, che la C.M.C. - Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna sta eseguendo per conto di Fce - Ferrovia Circumetnea

Sono stati aggiudicati nel 2015 alla C.M.C. - Cooperativa Muratori e Cementisti di Ravenna gli appalti di costruzione di due tratte della metropolitana di Catania: la prima, i cui lavori sono stati consegnati il 30 dicembre 2016 e ora in avanzato stato di realizzazione, fa parte della linea Nesima-Misterbianco e costituirà la prosecuzione della tratta Borgo-Nesima, lunga 3,1 chilometri. La seconda fa invece parte del prolungamento del centro urbano di Catania fino alla periferia Sud-Ovest della città, così da collegare i quartieri periferici con l'aeroporto "Fontanarossa".
Per quanto riguarda la tratta Nesima-Misterbianco, compresa tra Nesima e Misterbianco centro, questa prevede una lunghezza di 3,9 km (dalla progressiva 5+283,70 alla progressiva 7+031,78) e 4 stazioni (Nesima, Fontana, Monte Po, Misterbianco Zona Industriale) per collegare i quartieri periferici della parte nord-ovest della città di Catania con la zona commerciale e appunto il centro urbano di Misterbianco.

Entrambi i lotti sono costituiti da gallerie mono-canna a doppio binario di percorrenza, con riempimento in arco rovescio, piastra di base e marciapiedi per i tratti di linea. Nel caso della tratta Nesima-Misterbianco, l'impresa ravennate provvederà anche all'esecuzione dell'armamento ferroviario e di tutta la parte impiantistica. Complessivamente la realizzazione dell'intervento ha consentito di avere in esercizio, a Catania, una linea ferroviaria metropolitana in galleria a doppio binario.

Attualmente in corso i lavori che prevedono la realizzazione di una galleria di linea avente una lunghezza pari a 2.100 metri, due stazioni denominate Fontana e Monte Po, comprensive di tutto quando necessario per il loro funzionamento, n. 6 aperture equilibratrici sottostazione elettrica prevista alla stazione Monte Po, sistemazione del piano strada con un'area di parcheggio, prevista all'uscita principale della stazione Monte Po, tutti gli impianti di linea e di stazione nel tratto oggetto di intervento e tutto quanto necessario per rendere funzionale e fruibile la tratta.
Per quanto riguarda lo scavo delle gallerie, è risultata decisiva la soluzione dello scavo meccanizzato mediante TBM-EPB con sistema di sostegno del fronte a pressione. Lo scavo meccanizzato, di cui la CMC è specializzata in tutto il mondo, consente la realizzazione, pressoché in contemporanea, delle fasi di scavo e rivestimento della galleria, il tutto eseguito dalla TBM stessa, procedendo con una velocità d'avanzamento largamente superiore a quella di un sistema "tradizionale", senza occupazioni di cantiere in superficie e senza mettere a rischio la stabilità dei fabbricati soprastanti. In più, nel caso di Catania, per evitare interferenze archeologiche nel centro storico, questa tratta della metropolitana etnea sarà la più profonda a livello altimetrico.

La scelta progettuale di utilizzare una TBM-EPB ha consentito e consente:
• Il miglioramento della metodologia di scavo in termini di massimizzazione della sicurezza e dell'efficienza a garanzia della qualità e del rispetto dei tempi di scavo.
• La minimizzazione dell'impatto sulla popolazione in termini di componenti strutturali nonché ambientali.
• La massimizzazione della sicurezza mediante impiego di sistemi predittivi evoluti nonché procedure di controllo e gestione qualificate ed accordate.
• Lo sviluppo di un sistema integrato di gestione della qualità, della sicurezza e dell'ambiente, nonché di metodi e modelli previsionali per la verifica o gestione e mitigazione degli aspetti correlati sia all'avanzamento dello scavo che dei fattori impattati.

Il sistema EPB implica che il materiale scavato della fresa venga mischiato e accumulato in pressione nella camera di smarino, quindi estratto attraverso un trasportatore a coclea.
Il contenimento nel nucleo-fronte è il risultato della spinta esercitata dai grani del terreno appena scavato su quelli del terreno ancora da abbattere. Una volta raggiunta la pressione interna di equilibrio l'avanzamento procede a volume costante.
La pressione di contenimento esercitata sul nucleo-fronte per bilanciare quella del terreno viene controllata coordinando la spinta della macchina in avanzamento e la velocità di estrazione della coclea. L'esecuzione con successo di una galleria scavata con sistema EPB, come è avvenuto nelle gallerie già realizzate per la metropolitana di Catania, dipende dal grado di controllo del nucleo-fronte.
Costruita dalla tedesca Herrenknecht AG, la TBM in uso a Catania è stata denominata "Agata", in onore della santa protettrice della città e ha un diametro di 10,60 metri. Il tunnel ferroviario avrà un diametro "finito" di 10,32 mt (interno pari a 9,60 mt), ogni concio, che costituirà il rivestimento della galleria, ha uno spessore di 32 cm.

Lo scorso mese di marzo è stato abbattuto l'ultimo diaframma della tratta in costruzione Nesima-Monte Po che separa il tunnel di nuova realizzazione da quello già in uso della tratta Stesicoro-Nesima della metropolitana, dopo che erano stati abbattuti i diaframmi delle future stazioni di Monte Po e Fontana rispettivamente il 25 luglio e il 9 novembre 2017.
La stessa metodologia utilizzata nella tratta Nesima-Monte Po, verrà utilizzata per scavare il tunnel in direzione della futura stazione "Palestro", di cui la CMC ha già realizzato il pozzo dal quale verrà fatta entrare la TBM.
Nei prossimi mesi, dopo la conclusione dell'assemblaggio di tutte le componenti della macchina, la TBM comincerà a scavare il tunnel in direzione della futura stazione "Palestro", l'ultimazione dello scavo verrà portato a termine nel 2019.


Le stazioni

Tratta Misterbianco-Nesima
C.M.C. ha impostato la progettazione esecutiva sulla concezione (costruttiva e funzionale insieme) della stazione/fermata come unico edificio ipogeo a tre livelli, con l'ultimo più vicino alla superficie verso il quale confluiscono i tunnel, necessari ad intercettare l'utenza anche da ubicazioni distanti mediante diverse uscite.

Fontana
Per quanto riguarda le uscite, si ha accesso dai marciapiedi del tratto finale di circonvallazione e dall'interno dell'Ospedale "Garibaldi". Nelle immediate adiacenze si ha inoltre un ampio parcheggio; le uscite intercettano l'utenza e danno accesso al popolato quartiere di Nesima, contribuendo anche al collegamento da parte Nord con quella Sud.

Monte Po
Le quattro uscite della nuova configurazione consentono, nell'impostazione generale già definita dal Progetto definitivo, di raccogliere l'utenza dal popoloso quartiere di Monte Po e dare accesso alla zona lungo Corso Marx. A questo fine, oltre all'uscita B, direttamente collocata sulla Stazione, le altre sono collocate all'ingresso del tunnel che si protendono in diverse direzioni.