In Italia la prima gru con fune in fibra di Liebherr

Facchetti Costruzioni si affida a Niederstätter

La gru permette di sollevare carichi superiori rispetto a quelli di una fune d'acciaio e verrà presto utilizzata all'interno di importanti progetti sul territorio. È il primo modello di questo tipo in Italia, e l'acquisto è stato possibile grazie all'intensa collaborazione con l'altoatesina Niederstätter e nel continuo investimento nell'innovazione del settore.

È la Facchetti Costruzioni di Brescia la prima azienda edile ad aver portato in Italia la gru a torre con fune in fibra di Liebherr, la 240 EC-B fibre. Un macchinario innovativo che offre una gestione notevolmente più semplice della fune di sollevamento combinata con una maggiore capacità di sollevamento. L'acquisto della gru è stato possibile grazie a Niederstätter, azienda altoatesina che opera nel mercato dei servizi, noleggio e vendita di macchinari per l'edilizia del nord Italia. La collaborazione sinergica tra le due aziende prosegue ormai da venticinque anni con risultati importanti. La Facchetti Costruzioni è impegnata nella costruzione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, interventi di salvaguardia ambientale, opere fluviali, impianti di trattamento acque e costruzione e re-wamping di centrali Oil & Gas. «Siamo da sempre molto attenti a qualsiasi tipo di innovazione e tecnologia, ma anche al know-how che vogliamo condividere con i nostri clienti - ha spiegato Daniela Niederstätter, membro del consiglio aziendale -. Riteniamo Liebherr un partner solido e siamo contenti di poter condividere queste tecnologie con aziende innovative come la Facchetti SpA».

 

LA GRU E I PRIMI PROGETTI
La gru a torre con fune in fibra ha una capacità di sollevamento fina al 20 % superiore a quelle che avvengono con una fune in acciaio dello stesso diametro. Questo grazie alla riduzione del peso della fune e del gancio. La fune in fibra supera anche le funi d'acciaio in termini di durata. I materiali speciali di alta qualità e il modello specifico della fune fanno sì che le funi in fibra forniscano una durata fino a quattro volte superiore. La nuova fune in fibra è molto più facile da maneggiare per i tecnici dell'assistenza. È flessibile e leggera, il che significa che la corda può essere cambiata e montata in modo più rapido e sicuro. Altri punti importanti sono che non è necessario l'ingrassaggio ordinario e che una fune danneggiata è riparabile.

«Abbiamo scelto questa macchina, per le sue caratteristiche uniche. Siamo rimasti molto colpiti dall'aspetto gestionale e manutentivo. La nuova fune in fibra oltre che avere un risibile peso, consente di semplificare le operazioni manutentive sui meccanismi "cuore" della macchina. Inoltre, e questo vale per l'intera gamma gru a torre Liebherr, grazie a diverse funzioni garantisce prevenzione dai rischi di "fermo attività", di sospensioni manutentive non programmate, di utilizzo corretto continuativo e sicuro. Inoltre, Liebherr e Niederstätter sono per noi sinonimo di qualità, sicurezza, durata e servizio», spiega l'arch. Roberto Facchetti, titolare dell'omonima azienda.

La nuova gru è già una macchina di punta del parco mezzi di Facchetti Spa, e verrà utilizzata all'interno di diversi importanti progetti. Tra questi anche quello relativo alla riqualificazione ed efficientamento energetico di un complesso residenziale nella provincia di Brescia, che punta ad un miglioramento sismico. Grazie all'innovativa tecnologia Liebherr per il microposizionamento verranno movimentate delle porzioni di strutture di rilevante peso all'interno di un delicato contesto abitativo con la massima precisione e sicurezza.

INVESTIRE NELL'INNOVAZIONE
Ma la decisione di investire in questo tipo di tecnologia non è casuale. Il settore delle costruzioni sta vivendo un delicato periodo di ripresa, ed è necessario stare al passo coi tempi e intercettare le evoluzioni che il mercato offre. La transizione digitale ed ecologica in corso implica nuove competenze tecnologiche e digitali ed è necessaria per uno sviluppo dell'industria 4.0. «Tutti gli investimenti di un'azienda devono portare rinnovamento soprattutto per poter influenzare e migliorare la competitività, la sicurezza e la cura dell'ambiente. Il nostro, in questo caso, rientra in un piano industriale di investimento-aggiornamento annuale del sistema strumentale della nostra azienda; Inoltre, il momento storico e la situazione di mercato ha confermato le nostre previsioni», prosegue Facchetti.

L'AZIENDA NIEDERSTÄTTER
Niederstätter ha concluso il 2021 con un fatturato da record, vicino ai 40 milioni di euro. L'azienda, con sede amministrativa a Campodazzo, è attiva principalmente nel Nord Italia e opera tramite i suoi 80 collaboratori non solo nelle sedi altoatesine, ma anche in Veneto e in Lombardia. Per garantire dei interventi ancora più rapidi e con costi sostenuti ha aperto nell'anno scorso una nuova filiale a Castelli Calepio (BG). La presenza pluridecennale nel mercato dei servizi per l'edilizia, si è andata rafforzando anche per quanto riguarda l'offerta formativa: con le sue Academy distribuite tra Bolzano, Bergamo e Treviso, offre un programma di corsi specifici per gruisti e carrellisti, operatori di macchine movimento terra e gru mobili. Il 2022 sarà un anno di nuove sfide per Niederstätter che ha deciso di concentrarsi sull'implementazione dei servizi di assistenza al cliente, sull'alta formazione dei propri dipendenti e sulla sostenibilità.

 


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