Un’astronave nel vigneto

A Montebello Vicentino (VI) abbiamo potuto vedere all'opera il Kobelco SK210H-NLC Hybrid, primo escavatore ibrido equipaggiato con braccio triplice venduto in Italia. Flessibilità operativa, alte prestazioni e basso consumo di carburante lo rendono la scelta ideale per lavori di movimento terra e non solo...

Che si sia appassionati di vino o appassionati di ciclismo impossibile non conoscere la zona del Durello, sede di una delle granfondo di mountain bike più amate, nonché territorio dell'omonima DOC, forse meno conosciuta ma non meno interessante rispetto ai più blasonati Amarone, Valpollicella e Soave. La zona collinare compresa tra la provincia di Verona e quella di Vicenza, laddove iniziano i rilievi che diventano sempre più alti fino a trasformarsi nelle Alpi, è infatti una fertile zona vitivinicola, favorita dall'origine vulcanica del terreno, nonché un territorio particolarmente apprezzato dai ciclisti per i single track senza eguali tra i ciliegi in fiore, le pareti di basalti colonnari e i vigneti di vino Durello. Proprio in questa zona, e precisamente a Montebello Vicentino (VI), abbiamo potuto vedere in azione il primo escavatore ibrido equipaggiato con braccio triplice venduto in Italia e targato Kobelco: l'SK210H-NLC Hybrid in livrea Silver Hybrid, venduto da Sergio Bassan Srl, concessionario Nord-Est di Kobelco, a Ghellere Costruzioni Snc per la sistemazione di un fondo agricolo destinato ad accogliere un vigneto.

Non è infatti il classico blue-green del brand giapponese ma un doppio grigio metallizzato, dato dal mix fra grigio scuro e argento, a caratterizzare anche esteticamente una macchina futuristica che fa del suo cuore ibrido il suo tratto distintivo.
Come ci spiega Alberto Manfredi, Sales Manager Divisione Kobelco di Sergio Bassan Srl: "forte dell'esperienza pluridecennale nello sviluppo di escavatori ibridi completamente idraulici, Kobelco per questo SK210H-NLC Hybrid usa un motore di rotazione interamente elettrico e indipendente che durante l'accelerazione viene alimentato solo dall'energia elettrica accumulata nella batteria a ioni di litio ad alta capacità, batteria garantita per l'intero ciclo di vita della macchina, mentre durante la decelerazione, l'energia di frenata viene convertita in energia elettrica accumulata nella batteria al litio. In più - prosegue - l'ampio generatore/motore, la cui potenza è stata aumentata al 25 kW, è azionato sempre dalla batteria al litio e assiste costantemente il motore, riducendone enormemente il carico e quindi giocando a favore di una riduzione del consumo di carburante e di una prestazione maggiore per quanto riguarda scavo e traslazione, visto che l'impianto idraulico è esentato dall'occuparsi della rotazione, completamente elettrica appunto".
In questo modo, la macchina riesce ad avere un'eccellente prestazione idraulica che, unita alla straordinaria manovrabilità, data dal motore di rotazione elettrico, rende questo Hybrid adatto anche ai lavori più gravosi, mantenendosi sempre paladino dei consumi. In realtà, come pone in luce ancora Manfredi: "lo stesso slogan "We Save You Fuel" denota una caratteristica, quella di essere risparmiosi di carburante, che è tipica di tutto il range di escavatori Kobelco. Infatti - evidenzia - da quanto registrato dal sistema di telemetria Komexs questa macchina arriva a consumare anche solo 8 litri di carburante l'ora se impiegata in operazioni di alimentazione frantoio, mentre operando nella sistemazione di questo fondo agricolo, quindi dovendosi muovere su un'area di 1500 mq caratterizzata da forti pendii, si attesta sui 11 litri/ora, quantità che non lo discosta tantissimo da un SK210 tradizionale, se non che l'SK210H-NLC Hybrid risulta essere una macchina molto più prestante, maggiormente vicina a un 26 ton piuttosto che a un 21 ton classico. Infatti - continua - pur essendo NLC, ossia a carro stretto, 2880 mm rispetto ai 2990 mm apprezzati nella maggior parte dei mercati, eccezion fatta per l'Italia atavicamente imperniata sui 2500 mm, questo ibrido pur montando motore di traslazione, rulli e catene uguali all'SK210SNLC-10, è dotato di suole maggiorate da 600 mm".

Molto apprezzato dal nostro mercato, e in particolare nel Nord Italia, il braccio triplice, tanto che, come ci conferma Gianluca Ghellere, contitolare insieme al fratello Domenico della Ghellere Costruzioni Snc: "lo abbiamo appositamente voluto con il braccio triplice proprio per la flessibilità operativa che è in grado di offrirci; vero è che per le operazioni di scavo e movimento terra che stiamo realizzando in questo fondo poteva anche bastare un braccio standard, ma per la tipologia di lavori che siamo chiamati spesso a realizzare il triplice risulta indispensabile. Anzi - sottolinea - l'acquisto e l'investimento sono stati fatti proprio perché questo Kobelco unisce l'alimentazione ibrida, quindi una riduzione dei consumi e delle emissioni tali da concederci nel nostro piccolo di essere rispettosi dell'ambiente e quindi di guardare al futuro, con la particolarità del triplice, indispensabile se si opera nel campo delle demolizioni. E proprio in un contesto di demolizioni - prosegue - impiegheremo questo ibrido visto che ci attende un ingente lavoro che ci terrà impiegati un paio di anni presso la ex sede di un'importante azienda ora acquisita da un nostro committente".
Infatti, oltre al braccio triplice con penetratore da 2,90 m, questo SK210H-NLC Hybrid monta anche la griglia di protezione frontale optional, tra l'altro apribile, oltre alla protezione del tettuccio standard, così come standard è la certificazione ROPS dell'intera cabina. Cabina, installata su supporti antivibranti con olio siliconico, che è super spaziosa, specie in altezza, super ermetica, tanto da lasciare polvere e rumori all'esterno e dotata di un sedile a sospensione pneumatica.
Come ci conferma Simone Tecchio, operatore della Ghellere Costruzioni Snc: "la cabina è veramente confortevole, la strumentazione è estremamente semplice e intuitiva e pur trattandosi di un ibrido non occorre imparare nulla di più per poterlo utilizzare. Qualora la temperatura esterna dovesse scendere fino a -20°C - specifica - le prestazioni della rotazione sarebbero equiparate alla modalità di lavoro ECO; se i gradi dovessero scendere ulteriormente si potrebbe anche azionare un tasto per mantenere calda la batteria così da poter operare sempre in piena efficienza anche in condizioni climatiche proibitive. Direi quindi - conclude - che non si avverte nessuna differenza fra l'ibrido e le macchine tradizionali, o meglio, questo Kobelco rispetto ad altre macchine ha un'idraulica superlativa che, unita al sistema ibrido, lo rende davvero un gioiello e il poterlo utilizzare ci rende davvero molto orgogliosi".

La combinazione del sistema ibrido e del nuovo sistema idraulico assicura non solo ridotti consumi di carburante ma anche elevata efficienza e significativi aumenti nei volumi di produzione. Come ci mostra Alberto Manfredi: "in modalità H si ha un volume di scavo/ora di circa il 7% rispetto alla modalità H del modello SK210LC-9, oltre che un risparmio di carburante garantito dal nuovo sistema di interflusso del braccio, ossia durante l'abbassamento del braccio di sollevamento, questo sistema sfrutta la forza esercitata verso il basso dal peso del braccio stesso per spingere il fluido verso il braccio di scavo in modo tale da ridurre enormemente la necessità di applicare potenza dall'esterno del sistema. Non solo - prosegue - Kobelco si è impegnata al massimo per migliorare il consumo di carburante riducendo al minimo la resistenza alla pressione idraulica e perfezionando la disposizione del circuito idraulico per minimizzare la resistenza delle valvole, nonché ridurre gli attriti. Per ottenere prestazioni stabili poi - spiega ancora Manfredi - è essenziale avere carburante e fluido idraulico puliti e privi di contaminanti, Kobelco ha dunque migliorato i sistemi di filtraggio inserendo un prefiltro con separatore d'acqua integrato nel filtro del carburante, mentre il filtro del fluido idraulico oltre ad essere dotato di rilevatore di intasamento incorpora anche fibre di vetro a elevato potere pulente, così come il filtro dell'aria a doppio elemento mantiene il motore pulito anche negli ambienti industriali e durante le operazioni gravose in ambienti difficili. Non a caso ogni elemento è fatto da Kobelco, anzi hand built in Japan, con le caratteristiche di meticolosità, perfezione, sostanza e grande affidabilità che contraddistinguono l'industria giapponese e che contraddistinguono quindi questo ibrido dalla livrea silver, così diverso dal nostro azzurro che sembra un'astronave, pronta ad indicarci che il futuro non è lontano ma è già qui e noi lo stiamo vivendo".

Inaugurata la nuova filiale
Sergio Bassan Srl, importatore per il Triveneto del brand giapponese, ha inaugurato lo scorso 16 marzo a Bolzano Vicentino (VI) il nuovo centro assistenza e punto vendita Kobelco/Okada per il movimento terra. Con oltre 60 anni di storia alle spalle nella vendita di macchine agricole, la Sergio Bassan Srl grazie al suo personale specializzato guidato da Alberto Manfredi, Sales Manager Divisione Kobelco, in soli due anni ha venduto oltre 150 escavatori Kobelco e diversi martelli Okada.
Su di un'area di oltre 5.000 mq di cui 1200 mq coperti, in quella che era una storica officina meccanica, trova ora sede la nuova e decima filiale della Sergio Bassan Srl, caratterizzata da un'ampia officina coperta, 4 officine mobili e un'area appositamente dedicata alle prove in campo per far conoscere e testare direttamente ai clienti i vari modelli del Costruttore nipponico. Presente all'evento anche Marco Ferroni, Sales & Marketing, Product and Network Development Italia, Israele e Penisola Iberica di Kobelco Construction Machinery Europe B.V. e Makoto Kato, Managing Director di Kobelco Construction Machinery Europe B.V.
Come ha avuto modo di sottolineare Marco Ferroni: "L'Italia fa parte della Region che più velocemente sta crescendo in Kobelco sia come quote di mercato sia come numero di concessionari. Stiamo supportando anche i dealers esistenti che si stanno espandendo a livello di organico, quindi come numero di commerciali e lato Service, con tecnici e meccanici, senza tralasciare il livello motivazionale visti gli importanti traguardi raggiunti, traguardi che rappresentano solo l'inizio e vedono coinvolto l'intero range di escavatori Kobelco, dagli heavy ai mini, tanto che in Italia abbiamo ottime aspettative, ovviamente per la fascia 20/25 ton, ma anche per i mini che vengono spesso impiegati oltre che in edilizia anche nel settore agricolo, di cui poco si parla".
In merito all'evento Makoto Kato ha tenuto a evidenziare che: "Sergio Bassan è uno dei nostri dealer chiave in Italia, uno dei più grandi visto che copre tutto il territorio del Triveneto, un territorio strategicamente molto importante. È per questo che abbiamo voluto sancire questa giornata con un importante dono - prosegue - giunto appositamente dal Giappone, ossia una replica in dimensioni reali di elmo e spada di un famoso samurai shogun, in ossequio alla tradizione giapponese di fare questo dono ai ragazzi con l'augurio che crescano forti, ed è lo stesso augurio che facciamo noi a Bassan: che possa crescere e diventare sempre più forte".

Ghellere Costruzioni Snc
Fondata nel 1962 a San Bonifacio (VR) dal padre degli attuali titolari, la Ghellere Costruzioni Snc è un’azienda familiare specializzata nella edilizia industriale, civile e commerciale, nonché in ristrutturazioni, restauro e finiture. Con una storia di oltre 55 anni alle spalle è riuscita a consolidarsi nel settore delle costruzioni e in edilizia. Scelta da importanti Committenti, nell’area veronese e non solo, la Ghellere Costruzioni Snc è anche partner di Ideal Work, leader europeo nel settore delle pavimentazioni e degli intonaci stampati.