Perform to Transform

Dopo le novità presentate a Bauma è tempo di parlare di bilanci e prospettive future in casa Volvo Penta. Noi abbiamo intervistato Ilenia Procicchiani, Industrial Sales Manager South Europe

All'indomani di un evento così importante come Bauma che ha visto Volvo Penta protagonista di un lancio in grado di rivoluzionare tanti settori e soprattutto quello Construction, viene quasi naturale voler far un bilancio sui mesi passati e quelli che invece ci attendono con l'imminente arrivo del nuovo anno.


Come è andato il 2022 e cosa ci si aspetta nel 2023 in Casa Volvo Penta?
Più che dal 2022 io partirei dal 2021, anno in cui, rispetto al precedente, Volvo Penta Italia è cresciuta di un +30% e quest'anno chiuderà con un ulteriore +15%. Abbiamo avuto una crescita davvero molto rapida nel post pandemia e questo ci rende molto orgogliosi.
Occorre specificare che all'interno di Volvo Penta il settore Marino pesa per il 50%, il settore ricambi per il 25% e quello industriale per il restante 25%. Nel 2022, però, per la prima volta, nel settore industriale gruppi elettrogeni e motori off-road si equivalgono sia a livello di unità che di fatturato.
Ad oggi abbiamo una domanda altissima per cui per il 2023 non vediamo rallentamenti ma un'ulteriore crescita della domanda, quantomeno fino a luglio.
Ovviamente va anche considerato il contesto geopolitico in cui ci troviamo e va da sé che il settore gruppi elettrogeni è molto impattato dalla crisi energetica quindi i nostri costruttori al momento si trovano a dover fronteggiare una domanda altissima.

A livello di prodotto invece su cosa sta lavorando Volvo Penta?

A questa domanda si può rispondere con una sorta di motto che ci identifica, ossia "Perform to Transform".
Vale a dire che a livello di prodotto Volvo per performare sta lavorando sulla tecnologia attuale diesel e diesel ma con carburanti alternativi, siano essi HVO, biodiesel o idrogeno, al fine ridurre o abbattere del tutto le emissioni e trasformare davvero il mondo industriale in un mondo sempre più sostenibile.
Un chiaro esempio è il motore D8 dual fuel, diesel e idrogeno, presentato a Bauma.

Una delle grandi novità lanciate a Bauma è appunto il D8 dual fuel. Cosa significa per Volvo Penta questo lancio?
Come dicevo, è indubbio che con questo lancio Volvo Penta abbia voluto compiere un altro passo nel viaggio verso la creazione di una futura industria sostenibile. Utilizzando l'idrogeno come combustibile, il motore, che è un'evoluzione del collaudato nostro modello D8, riesce a ridurre le emissioni di CO2 fino all'80%, senza influenzare le performance in termini di potenza.

Come funziona quindi e per quali settori è maggiormente adatto?
Il motore funziona in modo simile al tradizionale D8, utilizzando l'idrogeno al posto del diesel quando il ciclo di lavoro lo permette. Se l'idrogeno non è disponibile, però, il motore può continuare a funzionare con carburante tradizionale, preservando la produttività e l'uptime. Questo significa che, grazie alla tecnologia dual fuel, asset e operations sono adeguate alle esigenze future, nonostante oggi non sia possibile avere piena copertura da una infrastruttura a idrogeno affidabile.
Inoltre offre la stessa potenza e curva di coppia del classico motore diesel ma con basse emissioni di CO2 pertanto si prefigura come una soluzione conveniente e robusta in un'ampia gamma di applicazioni, incluso il settore edilizio e quello estrattivo, per tutti quei clienti che si stanno adoperando concretamente per azzerare le emissioni.

Quando saranno disponibili i primi motori?
Per lo sviluppo della soluzione dual fuel alimentata a idrogeno Volvo Penta si è avvalsa della partnership di CMB.TECH. Attualmente i motori sono in funzione in celle di collaudo per ottimizzare la strategia di iniezione idrogeno-diesel, allo scopo di raggiungere la massima affidabilità e riduzione delle emissioni che poi si azzerano proprio se si utilizza idrogeno verde. Comunque i primi motori attivi in macchine di clienti finali arriveranno in Europa nel 2023, all'interno di un progetto pilota che sarà seguito da una produzione su piccola scala. Si tratterà di un'introduzione graduale basata sulla domanda del mercato e dei clienti e il focus sarà sulla corrispondenza tra tecnologia e bisogni reali dei clienti, assicurando che la scelta di un motore dual fuel sia davvero sensata.

Il cliente dunque rimane il focus centrale per Volvo Penta anche nella ricerca di soluzioni sostenibili?
Collaborazione e partnership sono essenziali per facilitare la trasformazione verso soluzioni di alimentazione più sostenibili. Lavoriamo a stretto contatto con i nostri clienti e partner per creare soluzioni su misura basate sulle loro necessità. In quanto parte del Gruppo Volvo, siamo in una posizione privilegiata e unica, dal momento che possiamo sfruttare la competenza e la tecnologia collaudata di Volvo Trucks, Volvo Buses e Volvo Construction Equipment. Combiniamo tutto ciò con la conoscenza dei clienti, dei mercati e delle applicazioni, riuscendo a ottimizzare e adattare i nostri progetti per un veicolo specifico, considerando l'esatto utilizzo, il clima e l'ambiente in cui opererà. 

Non solo il dual fuel diesel e idrogeno, a Bauma è stata lanciata anche la nuova batteria a cubo, cosa ci può dire sul fronte elettrificazione?
Esatto, a Monaco è stata svelata la nuova batteria a cubo in grado di incrementare la versatilità e la flessibilità dell'offerta Volvo Penta in termini di mobilità elettrica, così da aprire opportunità di elettrificazione per un maggior numero di clienti in una più ampia gamma di sottosettori industriali, nonché macchinari e applicazioni.
La batteria a cubo e l'attuale batteria flat-pack di Volvo Penta, entrata in produzione nel 2021, offrono entrambe ai clienti una potenza affidabile e un incremento del 40% della densità di energia rispetto ai prodotti disponibili in precedenza, consentendo alle macchine di lavorare più a lungo prima che sia necessario ricaricarle.

Quali sono le sue caratteristiche e qual è la sua particolarità?
Con dimensioni 768x684x668 mm e un design più leggero, la batteria a cubo fornisce 90 kWh di energia, 173 kW di picco di potenza e 99 kW di potenza continua. Mentre la batteria flat-pack aggiornata, vale la pena comunque ricordarlo, fornisce 94 kWh di energia, 97 kW di picco di potenza e 91 kW di potenza continua.
Proprio la nuova forma cubica consente alle batterie di essere impilate facilmente, offre una densità di energia maggiore e soprattutto una flessibilità di installazione che aiuterà il passaggio all'alimentazione elettrica per gli OEM che magari non possono incorporare la lunghezza del design flat-pack nelle proprie macchine.
Inoltre la batteria a cubo è una tecnologia collaudata del Gruppo Volvo già utilizzata in Volvo Trucks e trae beneficio da centinaia di migliaia di ore di test e utilizzo nel mondo reale.
 
Di nuovo la forza del Gruppo Volvo e un rapporto di quasi partnership con i clienti, anche sul fronte elettrico giusto?
Utilizziamo l'approccio del fornitore di sistemi completi, ciò significa che possiamo creare una soluzione di trasmissione elettrica flessibile su misura per specifiche macchine e applicazioni. Abbiamo grande esperienza in una varietà di segmenti diversi. Utilizzando queste conoscenze e combinandole con la comprovata esperienza nella mobilità elettrica del Gruppo Volvo possiamo costruire il miglior sistema modulare per le applicazioni dei nostri clienti. Affianchiamo i nostri clienti e collaboriamo con loro per ottimizzare il design e adattare il sistema di trasmissione elettrica completo a un veicolo specifico, riuscendo a fornire una soluzione su misura basata su precisi requisiti di utilizzo.

Quanto conta il dialogo con il cliente?
Tantissimo. Ci stiamo muovendo con vari tipi di clienti proprio per cercare di comprendere al meglio le loro necessità e il mercato. Inoltre, stiamo seguendo vari progetti perché ci vogliamo porre non come un mero fornitore di componentistica ma come un fornitore di sistemi, un vero e proprio partner insomma, in grado di lavorare con il cliente per lungo periodo. Non vogliamo fornire solo componenti, ma vogliamo fornire un sub sistema in grado di garantire al cliente uno sviluppo futuro. Parliamo di tecnologie appunto già testate all'interno del Gruppo Volvo e soprattutto connesse perché vogliamo garantire al cliente una performance e un uptime massimi.

Dopo questi anni di pandemia la carenza di componentistica è diventata ormai un dato di fatto. Come sopperisce Volvo Penta a questo?
Partiamo sempre dal concetto che Volvo Penta si trova a fronteggiare una domanda altissima, ben più alta dei periodi pre covid. Il Gruppo Volvo ha mitigato la carenza di componentistica introducendo vari tipi di fornitori per i componenti chiave. Aumentare la capacità produttiva richiede anni, considerando che il Gruppo poi ha stabilimenti produttivi in tutto il mondo e il contesto geopolitico è altamente variabile, direi che: "change is the only constant", ossia il cambiamento è l'unica costante e occorre adattarsi ed essere flessibili, per quanto lo possa essere un'azienda produttiva.

Per finire... progetti futuri: come si muoverà Volvo Penta nel 2023?
Sempre per tornare al nostro focus principale, ossia il cliente e il volerci porre al suo fianco come partner, posso senz'altro affermare che l'intenzione è quella di tutelare la base clienti per supportarli ancora meglio in questo periodo di grandi trasformazioni, consolidando la nostra quota di mercato.


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