Caterpillar ha festeggiato a Bauma il centenario dalla sua fondazione presentando ben 48 macchine, tra cui 17 fra anteprime e aggiornamenti, puntando su innovazione e sostenibilità. Leitmotiv del colosso americano sono state ovviamente le soluzioni tecnologiche al servizio della produttività, dell'efficienza e della sicurezza. Come il Motion Inhibit, sistema montato sulle pale gommate di medie dimensioni, che impedisce alla macchina di inserire la retromarcia quando il sistema di rilevamento posteriore identifica un ostacolo
Non tanto quelli passati ma quelli che verranno. Certo, 100 anni sono tanti, specie per un brand come Caterpillar che ha saputo tracciare, da sempre, la storia delle macchine movimento terra. Un brand che ha fondato la sua storia proprio sull’innovazione, sulla lungimiranza, sul guardare avanti prevedendo le esigenze del cantiere del futuro, anzi immaginando, e lo sta facendo da decenni, quale sarà e come potrà essere il cantiere del futuro, un cantiere sempre più supportato da macchine intelligenti in grado di sfruttare sofisticate tecnologie e AI per renderlo sempre più interconnesso e autonomo. È questa la visione dei prossimi 100 anni di CAT ed è questa la visione che attraverso il claim “The next 100 years” è stata veicolata a Monaco, durante la conferenza stampa, anzi la tavola rotonda tenuta da Caterpillar a Bauma 2025. Non solo uno sguardo al futuro, sempre più vicino e possibile, ma anche uno sguardo concreto a quello che è il presente.
Sì il presente, perché il colosso di Peoria la storia del settore construction l’ha costruita in 100 anni di innovazione e la costruirà per i prossimi 100 e oltre, ma la sta costruendo anche quotidianamente con esempi concreti e tangibili. Sul palco dell’ICM International Congress Centre Messe München di Monaco, CAT, infatti, ha invitato due fra i suoi più importanti clienti per testimoniare come, proprio concretamente, la tecnologia e le macchine CAT risultino fondamentali per ottimizzare i processi, migliorare la produttività, aumentare la sicurezza e sopperire alla carenza di manodopera, qualsiasi sia il cantiere o il sito di lavoro.
Tony Fassino, Presidente del Gruppo Caterpillar per il segmento Construction Industries, e Herwig Peschl, Vicepresidente Senior di Caterpillar Global Construction & Infrastructure, hanno introdotto Louis-Florent Sion, Vicepresidente Tecnico, Produzione e Catena di Fornitura di Lhoist per l’Europa, Dorian Kunert, Responsabile delle operazioni minerarie di Lhoist, e Leif Nebel, Amministratore Delegato di EGGERS.
Come ha sottolineato Fassino: “Negli ultimi 20 anni abbiamo investito oltre 30 miliardi di dollari in Ricerca e Sviluppo dei nostri prodotti per aiutare i nostri clienti ad ottenere il massimo in termini di riduzione consumo carburante e tecnologie”.
Fondata nel 1889 e con sede in Belgio, Lhoist è un’azienda a conduzione familiare che si colloca fra i principali produttori mondiali di soluzioni a base di calce, dolomite e minerali. Lhoist opera in oltre 25 Paesi, impiegando oltre 6.650 dipendenti di 70 diverse nazionalità. L’azienda dispone di 135 sedi e vanta clienti in oltre 80 paesi fra Europa, Nord America, America Latina e nella regione Asia-Pacifico.
Indubbio il costante e necessario continuo investimento di Lhoist nelle macchine e nelle tecnologie CAT, tanto che Louis-Florent Sion ha dichiarato: “La maggior parte delle nostre applicazioni riguarda il carico e il trasporto standard e la successiva lavorazione con frantoi a ganasce. Le nostre due maggiori sfide sono rappresentate da sicurezza e ottimizzazione dei costi. Per quanto riguarda la sicurezza - evidenzia Sion - ci lavoriamo da molti anni, concentrandoci sulla formazione e sul benessere del personale. Vogliamo portare questo aspetto al livello successivo e confidiamo che le tecnologie Caterpillar siano una soluzione tangibile, perché già ora ci stanno molto aiutando. Per quanto riguarda l’ottimizzazione dei costi - prosegue - puntiamo a basarci su dati e cifre certi e ci affidiamo alle tecnologie CAT per raggiungere questo obiettivo. Le macchine CAT semplificano e rendono più accessibile a ciascuno dei nostri responsabili di cava l’accesso ai dati chiave sulle prestazioni della flotta, consentendo di ottenere il meglio dalle macchine e dai teams di operatori”.
EGGERS, invece, è un’importante azienda tedesca fondata nel 1907 ad Amburgo, opera in una vasta gamma di settori di attività, tra cui movimento terra e ingegneria civile, demolizioni, tecnologie ambientali, smaltimento di ordigni esplosivi, costruzione di discariche e costruzione di strade, fognature e condotte. Un’azienda familiare in costante crescita, tanto che oggi impiega oltre 800 dipendenti provenienti da 16 nazioni.
Come ha confermato Leif Nebel, Amministratore Delegato di EGGERS: “Garantire operazioni in totale sicurezza è per noi un obiettivo primario, tanto che ci siamo subito interessati alla tecnologia Cat Command, ancora quando non era disponibile in Europa ma solo in America. Ne abbiamo compreso subito le enormi potenzialità e quando l’abbiamo introdotta è stata subito ben accolta da tutto il nostro team. L’utilizzo di Cat Command - continua Nebel - ha rappresentato per noi un grande passo avanti verso il futuro. Normalmente, per i siti che presentano un rischio maggiore per la sicurezza, come in quelli in cui dobbiamo effettuare il recupero di munizioni inesplose e altri reperti bellici, è necessario effettuare numerose ispezioni preliminari, con i dipendenti che si spostano con cercamine e pale. Utilizzando Cat Command, non dobbiamo farlo, quindi possiamo iniziare a lavorare prima e in modo più sicuro, poiché non ci sono dipendenti in loco”.
Sicurezza, dunque, ma anche ottimizzazione del lavoro, riduzione degli sprechi, quindi migliore gestione dei costi con un conseguente vantaggio competitivo, questo secondo Tony Fassino è il grande beneficio della tecnologia applicata alle macchine.
E quando si parla di tecnologia CAT, ovviamente si parla di Vision Link, Vision Link Productivity, CAT Assist, CAT Grade, CAT Command, CAT Payload, CAT Detect e CAT Safe Technologies. Tutti sistemi altamente avanzati che aiutano, nel concreto, a migliorare l’efficienza dell’intero sito di lavoro. Lo hanno dimostrato le testimonianze a Bauma di due importanti clienti quali Lhoist ed EGGERS, ma lo stesso potrebbero confermarlo i tanti clienti italiani che da decenni scelgono le macchine CAT e il supporto fornito da CGT, suo dealer italiano che lo scorso anno ha festeggiato i 90 anni dalla sua fondazione e che da sempre opera in stretto contatto con Casa Madre, con un continuo scambio di informazioni e idee, sempre alla ricerca di nuove funzioni in grado di semplificare l’operatività, accrescere la sicurezza e massimizzare i ricavi dei clienti.
Proprio nell’ottica di un ulteriore accrescimento dei livelli di sicurezza on site, CAT ha creato il sistema Motion Inhibit per le pale gommate, al momento disponibile per le pale di medie dimensioni che coinvolgono la 950, 962, 966, 966 XE, 972, 972 XE, 980, 980 XE, 982 e 982 XE e a tendere estendibile all’intera gamma. Noi abbiamo potuto vederlo in funzione durante Cava Expotech, lo scorso maggio, in Cave Rossetti a Lonate Pozzolo (VA) dove era presente una 966 dotata di questo sistema.
Come ci ha spiegato Michele Pastorello, Tech & Digital Manager presso CGT Spa: “Il sistema Motion Inhibit rileva la presenza di oggetti e persone nella parte posteriore della macchina entro un cono di 180 gradi profondo 10 metri e ne inibisce il movimento in retromarcia. A riprova dello stretto legame con la casa madre, anche noi di CGT abbiamo studiato dei sensori ottici per la people detection e li abbiamo installati sulle pale compatte a trasmissione idrostatica fino alla 930. Si tratta di un sistema di ausilio alla guida in retromarcia, installato e ingegnerizzato dai professionisti del Centro Scuola CGT, che in caso di presenza di persone o oggetti nella parte posteriore, per un raggio di 25 metri, rallenta la macchina fino ad arrestarla completamente. Ma il Motion Inhibit, invece, è un sistema nativo CAT ed è qualcosa di diverso. Si tratta di un sistema che funziona sia quando si avvia la macchina e quindi, se rileva ostacoli, siano essi oggetti o persone, ne inibisce il movimento, sia se la macchina si ferma per oltre 15 secondi, come nel caso in cui l’operatore scende, va a prendere i documenti di trasporto e poi risale, ingrana la retromarcia, ma dietro magari ha ancora il trasportatore: in questo caso la pala, attraverso sensori ottici che sfruttano AI e radar di prossimità, lo rileva e inibisce il moto della macchina”.
La CAT 966 non monta solo il Motion Inhibit, monta anche di serie le tecnologie di bordo CAT compreso Payload con Assist, tecnologie che forniscono funzionalità semiautomatiche, nonché pesatura continua, volte a ottimizzare i carichi e centrare gli obiettivi in sicurezza evitando di caricare troppo, troppo poco o in modo errato. Cat Payload con Assist, difatti, contribuisce a ridurre i costi risparmiando tempo, carburante e usura dei macchinari.
Inoltre, come specifica Davide Bianchi, Product Manager presso CGT Spa: “Le funzionalità Assist come Auto Set Tyres, che aiuta gli operatori ad adottare una corretta tecnica di scavo migliorando al contempo il riempimento della benna, e Autodig, che esegue automaticamente un ciclo di scavo completo automatizzando le funzioni ripetitive di inclinazione, abbassamento e sollevamento per ridurre l’affaticamento dell’operatore, possono contribuire ad aumentare l’efficienza sia degli operatori alle prime armi che di quelli esperti”.
Non va dimenticato poi che CAT, come mette in luce ancora Pastorello: “è da 20 anni che ha la capacità di leggere i dati delle macchine, tanto che ormai possiede una banca dati incredibile e ora, attraverso l’AI, può indicare gli interventi di riparazione da schedulare arrivando così ad impostare una manutenzione non solo preventiva ma davvero predittiva. Nella Control Tower di Carugate ad oggi ci sono più di 16.000 macchine connesse che fanno parte di quel 1.800.000 macchine CAT connesse a livello mondiale che quotidianamente trasmettono dati e informazioni fondamentali”.
Perché è anche così che si costruisce il cantiere del futuro, giorno per giorno, attraverso un aggiornamento e un miglioramento continuo, da qui ai prossimi 100 anni e oltre.