CGT: da 90 anni guardando al futuro

CGT, parte del Gruppo europeo TESYA, ha festeggiato questo importante traguardo con due grossi eventi, uno in cava a Rocca d'Evandro (CE) e uno nella storica sede CGT di Carugate (MI), che hanno coinvolto più di 6.000 partecipanti fra clienti e personale interno. Dimostrazioni sul campo, approfondimenti nella Demo Room, prove delle macchine, aree espositive dedicate per scoprire come le soluzioni tecnologiche di CGT riescano ad aumentare l'efficienza, la sostenibilità e la sicurezza, qualsiasi sia il cantiere e non solo


Ne La Smorfia napoletana 90 è il numero della paura, per CGT, invece, 90 è il numero del successo. Un successo conclamato che dura da ben 90 anni, visto che correva l'anno 1934 quando la società OLMIA di Vercelli, produttrice di macchinari per la coltivazione del riso, decise di importare e commercializzare nel Nord Italia le macchine Caterpillar che avevano rivoluzionato il mondo del lavoro. È solo nel 1962 che diventa CGT - Compagnia Generale Trattori spa, oggi parte del gruppo TESYA, presente in 15 Paesi, con 25 società, 120 sedi e oltre 3.500 dipendenti. 
Dalle costruzioni alla gestione dei cantieri, dai magazzini e dalla logistica e il trasporto delle merci, dall'organizzazione di grandi eventi, dalla generazione di potenza elettrica e meccanica agli impianti di cogenerazione o alle soluzioni per la transizione energetica, il Gruppo TESYA fa leva su tecnologie all'avanguardia e persone altamente qualificate sia che si tratti dell'acquisto di un singolo prodotto sia di una soluzione multi-tecnologica "chiavi in mano" complessa e multiservizio.

Sono stati due i grandi eventi organizzati per festeggiare questo importante traguardo, uno a Rocca d'Evandro (CE), lo scorso 18/19 maggio, presso la cava Tecno Beton e uno a Carugate (MI), lo scorso 8/9 giugno, nella storica sede CGT.

Noi eravamo presenti all'evento di Carugate, a cui hanno preso parte ben 4500 persone, di cui 960 imprese e 450 dipendenti di CGT e TESYA. Sono state giornate coinvolgenti che hanno dimostrato l'efficienza di un'imponente macchina organizzativa che ha permesso la realizzazione di un simile evento mantenendo comunque sempre attiva la filiale nella sua normale operatività e, soprattutto, sono state giornate volte non tanto a celebrare il passato ma a guardare al futuro per far scoprire ai tanti partecipanti, attraverso dimostrazioni sul campo, approfondimenti nella Demo Room presso il Centro Scuola, prove delle macchine e aree espositive dedicate, le Re-Evolution Technologies, ossia le soluzioni integrate proposte da CGT per generare valore e sostenibilità.

Valore e sostenibilità in diversi ambiti: dai cantieri, alle cave, alle costruzioni, fino al mondo del riciclaggio. Se parliamo di macchine CAT parliamo di tecnologia, di connettività e di monitoraggio da remoto. Le piattaforme Cat VisionLink e VisionLink Productivity consentono di tenere sotto controllo da remoto macchine e intere flotte, verificandone i consumi, lo stato di salute, l'efficienza, le prestazioni, la produttività e persino le emissioni di CO2. Nella Control Tower di CGT, ubicata proprio a Carugate al piano terra del Centro Scuola, esperti professionisti analizzano tutti i dati che ricevono costantemente dalle ben 13.000 macchine che sono al lavoro sul territorio italiano, riuscendo a effettuare diagnosi anche mentre le macchine sono al lavoro, a prevenire proattivamente i fermi imprevisti e a ridurre i tempi di ricerca guasto sul campo, così come ridurre le inefficienze organizzando gli interventi nei momenti più adatti al cliente. Nel 2023 sono stati ben 7.200 gli interventi pianificati e oltre 550 sono stati gli aggiornamenti software da remoto tramite i quali è stato possibile ripristinare il funzionamento ottimale della macchina evitando così l'intervento del tecnico in cantiere. Grazie alla connettività e a più di 35.000 analisi degli oli effettuate ogni anno, il Servizio Prevenzione Guasti previene proattivamente i fermi imprevisti. Ma soprattutto grazie al monitoraggio da remoto e ai dati di telemetria CGT è in grado di offrire Contratti di Servizio a Valore Aggiunto sempre più evoluti, come il contratto AMA (Asset Management Agreement) che consente di avere maggiori certezze sui costi, (con assistenza programmata a costi predefiniti, formula consumo garantito per 5 anni, copertura da guasti e malfunzionamenti per le prime 10.000 ore o i primi 5 anni), e sulla disponibilità della macchina (sostituzioni preventive, servizi digitali CGT evoluti, monitoraggio da remoto, rapidità di assistenza). La maggior parte dei modelli CAT Next Generation può essere acquistata con la formula "consumo medio garantito" per 3 anni, vale a dire che CGT si impegna a mettere nero su bianco quanto consumerà in media la macchina e se consumerà di più, restituirà la differenza. D'altronde la gamma CAT Next Gen è al top per contenuti tecnologici, tanto da rendere il lavoro degli operatori più produttivo, sicuro ed efficiente, nonché sostenibile, dal momento che, come ci spiega Marco Villa, Direttore commerciale CGT Spa: "Le pale sono più produttive fino al 10% in più rispetto alla serie precedente, mentre gli escavatori cingolati hanno consumi ridotti fino al 25%. Sugli escavatori Next Gen, utilizzando il Cat Grade 3D, i tempi di lavoro e i consumi si riducono fino al 50% e quindi anche l'impatto sull'ambiente viene notevolmente ridotto, tanto che difatti parliamo di Re-Evolution Technologies in grado di generare valore e sostenibilità".

Non solo, CGT ha la soluzione anche per poter operare in quei cantieri definiti pericolosi, come possono essere i cantieri di bonifica, demolizione, o tutte quelle aree in cui l'operatore si troverebbe a lavorare non in piena sicurezza: comandare la macchina tramite una consolle semplice e intuitiva, consentendo quindi all'operatore di agire lontano dall'area pericolosa, costituisce davvero una vera rivoluzione in nome del Safety First. Si tratta del CAT Command, una postazione che permette all'operatore di stare comodamente seduto guidando una macchina a distanza, ideale quindi per tutte quelle situazioni in cui sarebbe pericoloso anche comandare la macchina "a vista" con un radiocomando.

A riscrivere le regole della sicurezza in cava e in cantiere concorrono anche i sensori ottici human detect che abbiamo potuto vedere in funzione sull'escavatore cingolato 326 Next Gen azionato tramite il CAT Command. Si tratta di un sistema avanzato di rilevamento selettivo dei pedoni che sfrutta l'intelligenza artificiale, fungendo da vero e proprio ausilio alla guida che previene le collisioni con le persone, rivoluzionando il concetto di sicurezza attiva in cantiere.

Un'altra rivoluzione è poi la piattaforma KontrolON CGT che consente di tenere sotto controllo, in cava da remoto, gli impianti di produzione sia fissi sia mobili. In ogni momento si può avere riscontro della produzione, dei consumi energetici, delle condizioni di manutenzione, delle emissioni di CO2, solo per citare i principali parametri. Senza dimenticare un parametro fondamentale, ossia il costo dell''energia: tramite KontrolON si può sapere in anticipo il costo dell'energia del giorno dopo e decidere quindi se e quanto produrre. In un'unica dashboard si possono quindi controllare non solo gli impianti ma anche le macchine al loro servizio, così da avere tutte le informazioni per definire il costo Euro/Tonnellata della produzione.

E se parliamo di impianti, non si possono non citare gli impianti mobili, frantoi e vagli Sandvik. A Carugate abbiamo potuto toccare con mano il frantoio mobile a mascelle QJ241 e il vaglio mobile sgrossatore QE241.

Come ci ha spiegato Stefano Giardina, Product Manager gamma Sandvik presso CGT spa: "I frantoi e i vagli mobili Sandvik che noi offriamo in vendita dal 2016 e che ora abbiamo anche in flotta noleggio e nel parco usato, si distinguono per ottime produzioni e ottima affidabilità, riescono a coniugare perfettamente tecnologia, facilità d'uso e facilità di manutenzione e riparazione. Come CGT - specifica - offriamo soluzioni integrate in grado di migliorare le performance dei clienti in termini in produttività, efficienza e quindi anche sostenibilità e Sandvik rientra a pieno titolo in queste soluzioni. La tecnologia che montano frantoi e vagli mobili aiuta a lavorare meglio, a consumare meno e quindi ad essere più produttivi, oltre che a facilitare l'uso delle macchine da parte degli operatori. 
Siamo abituati a fare il cosiddetto studio di produzione ai clienti in modo da offrirgli la soluzione più adatta per far sì che il loro costo a tonnellata risulti corretto. Tutte le macchine Sandvik - prosegue Giardina - sono interconnesse grazie al sistema denominato My Fleet che permette di visualizzare posizione, consumi e codici guasto. Abbiamo costruito insieme a Sandvik un pacchetto di soluzioni che comprendono contratti di servizio e garanzie estese in modo da far lavorare il cliente in pena tranquillità senza doversi preoccupare delle macchine: a quelle pensiamo noi".

I frantoi e i vagli Sandvik, adatti anche al riciclaggio degli inerti, come ci illustra sempre Giardina: "sono macchine da produzione estremamente affidabili che hanno delle caratteristiche tali, come la reversibilità del frantoio e i sensori che riducono i fermi macchina, che le rendono idonee a trattare materiale non pulito, come spesso capita quando si lavora con le macerie. Non si può non citare che Sandvik, sui frantoi a urto, monta un sistema brevettato denominato Prisec, che consente di trasformare la macchina direttamente in cantiere da frantoio primario a frantoio secondario, potendo regolare la pezzatura in uscita da 7 mm a 15 cm, vale a dire che si possono fare dalle sabbie ai ciottoli senza cambiare macchina. Il frantoio mobile a mascelle QJ241 e il vaglio mobile sgrossatore QE241, invece, sono i best sellers di Sandvik nel mercato italiano, adatte sia al fronte cava, dove spesso vengono usate specie nei modelli più grandi, per fare una prima riduzione volumetrica e migliorare così l'efficienza del trasporto all'impianto, sia al riciclaggio degli inerti. Si tratta di macchine in sagoma, quindi facilmente trasportabili. Il frantoio QJ241 - pone in luce Giardina - consente di lavorare anche invertendo il moto delle mascelle, perfetto quindi per gli inerti da C&D e anche per il materiale vergine magari appiccicoso che risulta sempre di difficile trattamento. Ha una tramoggia molto profonda che consente di fare grandi produzioni, visto che più materiale c'è nella camera di frantumazione maggiore è l'autofrantumazione, a tutto beneficio della quantità e qualità della produzione nonché del risparmio delle parti soggette a usura. Le mascelle - prosegue - hanno un disegno brevettato tale da consentire un risparmio fino al 20% sui consumi del motore, motore CAT Stage V perfettamente compatibile con l'uso di HVO, un combustibile che ha un processo produttivo molto più sostenibile che praticamente azzera le emissioni di CO2.

La velocità dei nastri è controllabile dalla macchina, quindi se il nastro rallenta sotto una certa velocità, la macchina ferma l'alimentatore in modo da evitare blocchi al fine di garantire sempre la maggior operatività possibile al cliente. Senza dimenticare ovviamente la sicurezza: le scalette per salire sulla macchina sono inclinate e soprattutto sono da entrambi i lati, ci sono robusti parapetti e in piena sicurezza si possono anche sollevare le mascelle grazie ai ganci certificati. L'impianto di ingrassaggio è automatico sul frantoio, mentre un sensore di livello a ultrasuoni permette alla macchina di sapere esattamente quanto materiale è presente nella bocca del frantoio e, conseguentemente, aumentare o diminuire la velocità di alimentazione. Si tratta dunque di tutta una serie di accortezze che noi di CGT abbiamo scelto, insieme a Sandvik, di montare standard, in modo da poter offrire al cliente davvero il top di gamma, ossia una macchina full optional in grado di rispondere al meglio alle sue esigenze".

Il vaglio mobile sgrossatore QE241 monta anch'esso un motore CAT Stage V, compatibile con HVO, e si distingue per la struttura molto robusta che deriva da quella dei frantoi, proprio perché come sottolinea ancora Giardina: "nasce per essere usato in linea teorica tra il fronte cava e il frantoio, poi ovviamente la macchina è molto flessibile e può essere usata sia a monte che a valle. La sua robustezza la si evince anche dal fatto che il telaio è unito da una barra nella parte anteriore superiore. I nastri dei fini e dei materiali di medie dimensioni, tutti a velocità variabile, possono essere posizionati sullo stesso lato così da renderlo ideale anche per gli spazi ristretti. Grazie all'altezza di scarico di ben 3.103 mm consente una straordinaria capacità di stoccaggio e ben sappiamo che l'avere cumuli di maggiori dimensioni facilita il lavoro dell'operatore, che lo esegue anche in maggior sicurezza, così come a tutto beneficio della sicurezza troviamo anche le scale altamente ergonomiche per accedere alla cassa vibrante, mentre le ampie pedane consentono di svolgere la manutenzione davvero in piena rispondenza dell'imperativo "safety first". Infine - conclude Giardina - Sandvik non propone solo frantoi a mascelle ma anche a cono, perché è vero che i clienti sono abituati a concepire il cono solo nell'impianto fisso ma i frantoi mobili a cono, ancora poco conosciuti nel nostro paese, nonostante sia ricco di basalti e di graniti, sarebbero davvero l'ideale, ovviamente non per tutti ma per impianti di un certo livello." Con CGT il cliente sa davvero di poter contare sulle migliori tecnologie, sui più alti standard qualitativi e soprattutto su delle soluzioni integrate multibrand in grado di accrescere produttività, efficienza e sostenibilità, come è stato anche dimostrato nel corso degli eventi in occasione dei 90 anni, sia a Rocca d'Evandro sia a Carugate, nonchè dall'importante riconoscimento che CGT ha ricevuto da parte di Samoter: Raul Barbieri, Direttore Commerciale di Veronafiere, ha consegnato una targa a Lino Tedeschi, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo TESYA, non solo per la rilevanza del gruppo nel mercato italiano ed europeo, ma anche per il costante impegno in un futuro sempre più innovativo e sostenibile nel settore del movimento terra.


CENTRO SCUOLA

A Carugate è ubicato il Centro Scuola CGT, nato negli anni 70, è uno dei centri d'eccellenza riconosciuti e certificati da Caterpillar che eroga oltre 30.000 ore di formazione l'anno per il personale di CGT e dei Clienti. All'interno del Centro Scuola CGT c'è anche una struttura dedicata allo studio e alla realizzazione di soluzioni speciali per rispondere perfettamente alle esigenze dei Clienti che affrontano applicazioni particolari o pericolose.
Il Team di professionisti CGT segue ogni fase del progetto:
-studio di fattibilità
-preventivo dettagliato
-progettazione, sviluppo e realizzazione
-collaudo e certificazione
In pratica, grazie alla professionalità e tecnologia di CGT e Caterpillar, si fanno macchine su misura in base alle esigenze dei clienti.

 

In foto, in ordine di apparizione:

Marco Villa, Direttore Commerciale CGT Spa

Stefano Giardina, Product Manager gamma Sandvik presso CGT Spa


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