Speciale GEOFLUID 2021

Bilancio estremamente positivo per il principale evento internazionale dedicato al mondo delle perforazioni. Abbiamo partecipato incontrando alcune delle aziende che hanno preso parte alla manifestazione

250 aziende espositrici con più di 350 marchi presenti, quasi 9.500 visitatori professionali - 9.425 per l'esattezza quelli certificati - con una presenza straniera pari al 12% in rappresentanza di ben 54 Paesi europei ed extraeuropei. Sono i numeri dell'edizione 2021 di Geofluid, svoltasi dal 15 al 18 settembre scorso e a cui hanno presenziato, tra gli altri, il Presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il Sindaco di Piacenza, Patrizia Barbieri. Numeri che testimoniano ancora una volta l'eccellenza, l'altissimo livello tecnologico ma anche le potenzialità commerciali di questa fiera "made in Piacenza" che, nonostante il periodo condizionato dall'emergenza sanitaria, si conferma come il più importante e qualificato appuntamento fieristico internazionale nel variegato comparto del Drilling & Foundations. L'edizione 2021 si è caratterizzata per la presenza di imprese legate alle prove geotecniche, oltre alla consolidata presenza di operatori del mondo delle fondazioni speciali, delle perforazioni e delle bonifiche.

Il tutto, con una spiccata vocazione ecologica - grazie a Geofluid Green - che ha messo sotto i riflettori progetti, strumentazioni, macchinari e tecnologie nel rispetto dell'ambiente, tema a cui sono stati dedicati anche alcuni dei qualificati e importanti convegni svoltisi nell'arco delle quattro giornate.

A Geofluid 2021 si sono incontrati contractor per grandi opere, ingegneri minerari e civili, gestori di impianti per acqua e gas, titolari e tecnici di aziende per movimento terra, geologi e operatori professionali nel comparto legato alle energie rinnovabili. "Abbiamo archiviato questa edizione di Geofluid", commenta l'Amministratore Unico della società fieristica piacentina Giuseppe Cavalli, "con dati rassicuranti e positivi che premiano il lavoro di Piacenza Expo dopo la pausa forzata. Un bilancio estremamente positivo, quindi, evidenziato anche dal fatto che già in queste ore sono numerose le imprese che hanno riconfermato la loro presenza alla prossima edizione di Geofluid".

Abbiamo partecipato anche noi e, nelle prossime pagine, vi mostriamo alcune aziende che ci hanno raccontato i loro progetti futuri, i loro prodotti e le loro novità presentate in fiera.

 

AIR SERVICE è stata fondata nel 1985 e ha sede in Sicilia e Campania. La sede principale si trova a Termini Imerese (PA), mentre la sede per l'Italia centrale è ubicata a Portico di Caserta (CE) e, in entrambi i punti, dispone di un'officina attrezzata con un magazzino ricambi. L'azienda si occupa della vendita, installazione e noleggio di compressori ad aria (elettrici, diesel, stazionari e portatili) per basse e alte pressioni, utensileria pneumatica (chiavi, pompe d'aria, smerigliatrici, trapani, ecc.), essiccatori d'aria, macchinari per la perforazione delle rocce e relativi complementi per cave e ingegneria civile (aste di perforazione, rivestimenti, martelli fondo foro, martelli demolitori, macchine per la frantumazione e la vagliatura, pompe per iniezione di malte, ecc.). L'azienda rappresenta da sempre un punto fermo per quanto riguarda la distribuzione di prodotti di marchi quali Ingersoll-Rand, Doosan Portable Power, Montabert, Sandvik Rock Tools, Clivio, Casagrande Spa, Powerscreen e Bunker, alcuni dei quali esposti presso lo stand dell'azienda al Geofluid. Inoltre, si è sempre distinta per il suo orientamento al cliente e alle sue esigenze specifiche: oltre alle forniture, infatti, Air Service offre uno specializzato servizio di consulenza e assistenza tecnica, avvalendosi di un'organizzazione commerciale e tecnica interna, distinguendosi anche per la velocità e la qualità degli interventi manutentivi ove si siano resi necessari. Inoltre, l'impresa è specializzata da anni anche nel servizio di noleggio a breve e lungo termine di attrezzature da cantiere e di prodotti usati. Dopo un'accurata revisione e intervenendo con precisione, i prodotti usati vengono ripresentati in condizioni pressoché ottimali per un nuovo utilizzo, garantendo un duraturo rendimento delle attrezzature.

In fiera, BAUER Macchine Italia ha presentato il meglio della produzione del Gruppo Bauer per quanto concerne le fondazioni speciali. Regina dello stand è stata la Bauer BG 33 V, la più recente perforatrice prodotta con cinematismo a V. Con un peso operativo di circa 110 t, è stata esposta in configurazione CFA, per una profondità massima di circa 32 m. Al pari di tutte le macchine Bauer, anche la nuova BG 33 V si segnala per alcune peculiarità. Tra queste: elevati standard di sicurezza (parapetti per le ispezioni manutentive, cabina FOPS, telecamere per la perfetta visione dell’area di lavoro); rispetto delle più recenti normative in termini di emissioni; elevate produttività a fronte di consumi contenuti anche grazie al sistema brevettato EEP; ridotte tempistiche di montaggio e smontaggio; facilità di trasporto;  dilatazione degli intervalli manutentivi. Per il marchio Klemm Bohrtechnik, Bauer Macchine Italia ha esposto due modelli: la nuova KR 800-3G, una macchina ideale per gli ancoraggi, molto compatta e dalle elevate prestazioni anche grazie alla presenza della ralla per la rotazione e a una cinematica particolarmente flessibile e una perforatrice multifunzione KR 606-3, una macchina completamente elettrica con power pack separato. Molto interessante anche la proposta a marchio Bauer MAT Slurry Handling Systems. Al Geofluid è stato esposto un impianto di miscelazione da 30 m3 CMS 30 completamente containerizzato, un iniettore verticale DP 101-G e uno skid di iniezione AVS 110-E. Da notare, in qualità di co-espositore, la presenza TracMec, società italiana produttrice di sottocarri cingolati di altissima qualità e robustezza che possono allestire macchine perforatrici, gru di sollevamento e macchine per i settori tunneling e demolizione. Nello specifico presso lo stand era esposto un sottocarro cingolato allargabile idraulicamente UW 50.

CLIVIO, fin dagli anni ’50, è presente in cantieri sia in Italia che all’estero con i suoi iniettori per cemento e sonde perforatrici. L’esperienza accumulata in così tanti anni di lavoro sia nella progettazione che nella produzione specializzata permette all’azienda di proporre alla sua clientela macchine di assoluta affidabilità, oltre che di avanzata tecnologia, come i gruppi completi per iniezione costituiti da iniettore, turbomescolatore, agitatore, pannello comandi, apparecchiature di registrazione parametri di iniezione montati su telaio fisso o ruote gommate.
Il campo di impiego della produzione di iniettori di Clivio si estende dai lavori di iniezione per piccoli restauri ai lavori di consolidamento con tiranti, ancoraggi, micropali di fondazione, tubi valvolati, chiodature in galleria e a tutti quei casi in cui il progettista interviene per assicurare maggior portanza e stabilità al terreno. In occasione di Geofluid, l’azienda ha esposto due attrezzature simili come concetto ma differenti nelle dimensioni. Si tratta della tecnologia classica di turbomescolatore, agitatore e pompa di iniezione ma in due taglie diverse, ovviamente per poter realizzare differenti tipologie di lavori. La prima è una pompa da grandi trasferimenti per portate elevate, la ID/OL 7 ETA con installata una centrale di produzione adeguata; l’altra, più piccola, ID/OL 2 ETA è specifica per le iniezioni e per tutti i tipi di consolidamenti raffinati, con gestione di portata e pressione molto precise. Entrambe sono state equipaggiate con un nuovo sistema elettronico che consiste in un software di gestione macchine, ovvero un PLC programmato appositamente da Clivio per la gestione automatica delle pesate e dei cicli di carico di cemento, acqua e additivi. All’interno dello stesso software è presente anche un datalogger, che consente di recuperare tutti i dati di iniezione, di pressione, portata e volume trasmessi poi a un server accessibile dagli uffici attraverso un’interconnessione che garantisce la rispondenza ai requisiti dell’Industria 4.0. “Non abbiamo realizzato uno strumento elettronico di questo tipo solo per compiere questi requisiti”, sottolinea Gianluca Vigna, Direttore Tecnico della Clivio, “ma abbiamo voluto integrarlo con una logica intelligente per la gestione della macchina, quindi un valore aggiunto, tecnicamente parlando, che rende interessante il software al di là della 4.0, tant’è che l’abbiamo venduto anche all’estero e negli Stati Uniti, dove la 4.0 non è prevista”. Presente anche una booster pump, la Clivio BP-260, una pompa di sovralimentazione già disponibile con una portata di 1000 l/min. a 2 bar e una potenza installata di 3 kW. L’azienda, infatti, ha in progetto di porsi a breve anche come fornitore di attrezzature per il jet grouting.

Per la COMACCHIO questa edizione di Geofluid ha costituito l’occasione per presentare per la prima volta alcune importanti novità. La prima in assoluto è la CH 150, che nasce per soddisfare l’esigenza di macchine da pali compatte. Il suo punto di forza è la grande versatilità e rapidità di messa in opera, soprattutto in cantieri ristretti e di difficile accesso. Il design si basa sull’utilizzo di un escavatore di media portata (nella classe di peso delle 8-10 tons), al quale viene applicato un mast di perforazione a lunghezza modulare e una testa di rotazione multifunzione che si presta sia alla realizzazione di pali trivellati (con o senza rivestimento), sia all’esecuzione di pali CFA, tramite dei semplici kit di trasformazione.
La seconda novità è la CH 320, uno degli ultimi modelli della linea CH di macchine per pali di grande diametro Comacchio. Lanciata a inizio 2021, la CH 320 è una macchina totalmente automontante, concepita per offrire facilità e velocità di trasporto e allestimento. Grazie al sistema di avanzamento ad argano (cosiddetto winch-pull-down) alla base del suo concetto, questa macchina è in grado di operare con tutte le più diffuse tecnologie di realizzazione di pali, con un focus particolare sulle lavorazioni che prevedono l’utilizzo di rivestimenti. Una selezione accurata della componentistica e l’utilizzo di acciai speciali ad alta resistenza hanno permesso di mantenere il peso della macchina al di sotto delle 32 tonnellate con rotary e asta Kelly installate. Per quanto riguarda il segmento delle macchine da fondazione MC destinate alla piccola e media perforazione, Comacchio ha presentato due ulteriori novità. La prima è la nuova MC 14: sviluppata per garantire massima compattezza a fronte di elevate prestazioni, questa perforatrice rientra nella classe di peso delle 15-16 ton. A oltre dieci anni dal suo esordio, la macchina è stata sottoposta ad un restyling globale, basato sull’introduzione di un nuovo sottocarro a brevetto Comacchio, che offrirà maggiore stabilità e manovrabilità su terreni irregolari, pur mantenendo l’ingombro della macchina nel limite di 1800 mm. L’altra nuova introduzione è la MC 20 A, una macchina tecnologicamente all’avanguardia pensata per lavorazioni particolarmente gravose. Tratto distintivo della MC 20 A è l’innovativo caricatore per aste e rivestimenti che permette di automatizzare completamente la gestione delle attrezzature. Sebbene molto compatto negli ingombri, il caricatore è in grado di alloggiare fino a 9 coppie di aste e rivestimenti di diametri variabili, con una lunghezza massima di 3 m. La macchina è in grado di gestire fino a 30 m di doppia batteria.

Per questa edizione di Geofluid, EPIROC ha deciso di orientare la sua esposizione verso una perforazione di superficie con il FlexiROC T15 R, il carro di perforazione idraulico con martello fuori foro più piccolo della gamma di prodotti della divisione Surface and Exploration Drilling. È ideale per piccoli lavori nel settore delle costruzioni, rinforzo delle rocce, brillamento di grossi massi e per l’utilizzo nel settore della lavorazione di pietre ornamentali. Si tratta di un carro a quattro ruote con la funzione Radio Remote Control. Il modello FlexiROC T15 R è facile da trasportare grazie alle dimensioni ridotte e al peso di 3,4 tonnellate. Sul fronte della perforazione in galleria, invece, abbiamo il Boomer E1, ideale per grandi applicazioni minerarie e progetti di ingegneria civile in quanto dispone di ampie aree di copertura, fino a 112 m2. Grazie al design compatto, però, questo carro è adatto anche a tunnel relativamente piccoli. Presente anche la gamma di utensili per la perforazione dell’azienda: la “guest star” è il martello COP M da 6”, disponibile anche in altre due dimensioni. I martelli di questa serie garantiscono un’efficienza di perforazione ottimale per tutta la gamma di punte da 165 mm a 254 mm, oltre a eccezionali miglioramenti in termini di velocità di penetrazione e durata. Una delle caratteristiche principali di questi utensili è un pistone più piccolo e corto, che consente al martello di colpire la roccia a una frequenza molto più elevata. Una grossa sezione dell’azienda è dedicata alle attrezzature da demolizione e riciclaggio, qui rappresentata dal martello idraulico HB 2500, facente parte della gamma di martelli pesanti. Con un peso di 2.500 kg, una potenza idraulica massima di 66 kW e una lunghezza di 640 mm, questo demolitore è altamente adattabile e versatile. Può essere dotato di dispositivo HATCON (Hydraulic Attachment Tools Connectivity), disponibile di serie o come kit retrofit. Si tratta di un sistema di monitoraggio da remoto che tiene traccia della posizione e delle ore di funzionamento del martello per migliorarne l’efficienza e la sicurezza di utilizzo, in quanto permette di prevenire le necessità di manutenzione.

FRASTE vanta oltre 50 anni di esperienza nella progettazione e costruzione di macchine perforatrici per la geotecnica, la geotermia, per pozzi acquiferi e per lavori di fondazioni. “Non vedevamo l’ora di tornare al rapporto diretto con clienti e rappresentanti, perché a noi piace instaurare un rapporto umano con le persone, non solo di business”, ci ha detto Cristiano Marchioro, Sales Manager di Fraste,  “Chi viene da noi può vedere le ultimissime tecnologie sia in termini di prestazioni che di sicurezza e automazione per quanto riguarda le manovre delle attrezzature”.
Parlando proprio di tecnologie, Fraste porta avanti da anni una collaborazione con la ditta olandese SonicSampDrill per l’applicazione, sulle sue perforatrici, della tecnologia con vibrazione ad alta frequenza “Sonic”. Le vibrazioni che caratterizzano questa tecnica di perforazione provocano una temporanea liquefazione del terreno intorno all’asta e alla corona del carotiere insieme a una riduzione della porosità del suolo, rendendo la perforazione stessa più semplice e veloce per una vasta gamma di terreni. L’oscillatore all’interno della testa genera un’energia risonante ad alta frequenza che viene diretta verso il basso nell’asta, combinata con un movimento rotazionale; questo fa sì che l’energia sia distribuita uniformemente. La frequenza delle vibrazioni arriva fino a 150 Hz causando, in una zona estremamente sottile intorno all’asta (1 mm), una perdita di struttura del terreno, che cambia quindi porosità e densità permettendo studi geotecnici di altissima qualità grazie alla rapidità e semplicità di rimozione del terreno stesso. Un vantaggio riguarda il fatto che la tecnologia “Sonic” non richiede necessariamente aria o fango per le perforazioni e questo permette anche di poter operare a secco. Si tratta quindi di una tecnologia molto sofisticata, che trova i suoi mercati principali nel Nord America e nel Nord Europa ma che, ultimamente, sta suscitando sempre più interesse anche qui in Italia.

MARINI Quarries Group progetta e costruisce macchine adatte a diversi campi di applicazione e per le più svariate esigenze di lavoro. In occasione del Geofluid l’azienda ha voluto presentare la nuova MR-C 95P, una perforatrice cingolata con centrale integrata a bordo da 175 HP pensata, progettata e realizzata per l’esecuzione di micropali, ancoraggi e consolidamenti. La macchina è in grado di operare tutti i sistemi di perforazione del tipo a rotazione con testa singola e doppia, predisposizione per jet grounting e roto-percussione, martelli fondo foro e attrezzature per il carotaggio. La MR-C 95P, completamente radiocomandata, combina le dimensioni e la forza, sia di estrazione che di coppia, di una macchina da micropali, con la flessibilità della rotazione a 360° sul carro e la capacità di lavorare parallelamente alla strada pur mantenendo gli ingombri molto contenuti. La MR-C 95P monta una colonna CID800 con 8.000 daN di tiro e spinta, morse con passaggio fino a 530 mm ed estrattore da 10 t. Grazie al collaudato sistema di posizionamento del mast viene garantita la consueta flessibilità, con il doppio sistema di rotazione e i cilindri tra le due ralle. La MR-C 95P può quindi passare dal lavoro verticale a quello orizzontale in pochi secondi. La flessibilità e la forza consentono il suo impiego in cantieri molto complessi ed agli avanzamenti in galleria. L’innovativa impiantistica idraulica ed elettronica sviluppata da Marini incrementa sicurezza, performance, affidabilità e facilità d’uso grazie al nuovo radio comando con display incorporato.

RIPAMONTI nasce nel 1934, distribuendo esplosivi e detonatori sia per cave che per opere di ingegneria civile. Inoltre, dagli anni ’70 importa le più avanzate attrezzature di perforazione, principalmente a roto percussione, e continua a proporre tecnologie sempre più innovative. L’azienda ha maturato anche molta esperienza in lavori di demolizione controllata, e la vicinanza a cave di pietra ornamentale ha costituito la spinta che ha portato allo sviluppo e alla produzione anche di macchine da perforazione per lavori acrobatici. Oltre a queste ultime, Ripamonti produce attacchi escavatori, sonde per pali e micropali, tutto quello che ha a che fare con il mondo della perforazione. Distribuisce, inoltre, diversi marchi esclusivi in Italia come Wassara per quanto riguarda martelli a fondo foro ad acqua, Furukawa per i carri cingolati da mina e altri brand come Numa e Mincon, insieme ad altre attrezzature come punte, aste e sistemi. Le macchine prodotte dall’azienda sono customizzate a seconda delle specifiche richieste del cliente, in modo tale da poter fornire le soluzioni tecniche più efficienti in base alle diverse esigenze di perforazione e demolizione, e riescono a operare in diversi campi di applicazione, quali cave, cantieri, costruzioni, gallerie, pendii in parete. Core business dell’azienda sono gli attacchi escavatore e le speedy drill in esposizione al Geofluid 2021, macchine acrobatiche studiate per essere utilizzate in tutte le situazioni in cui è necessaria una struttura leggera e facile da movimentare, semplice da utilizzare e configurabile in base alle esigenze di cantiere.

Due importanti novità in casa SANDVIK sono state presentate in fiera: il martello Tundo RH650 DTH e la perforatrice Commando DC300Ri.
Il nuovo martello fondo foro da 6” può ridurre il consumo di carburante anche del 15% aumentando al contempo le velocità di penetrazione anche del 20%. Il design del martello è caratterizzato da un ciclo dell’aria nuovo e altamente efficiente, non contiene valvole di fondo ed è più piccolo e più leggero rispetto agli altri martelli della sua classe. Lo spurgo viene eseguito attraverso le scanalature. Un efficiente ciclo dell’aria significa che il nuovo martello può essere utilizzato su carri di perforazione di classe più piccola, garantendo risparmi di carburante e vantaggi in termini di efficienza.
Il nuovo Commando DC300Ri, invece, è una moderna perforatrice di superficie, gommata, completamente radiocomandata e dotata di martello esterno. Grazie all’utilizzo di aste R28, R32 e T35 consente di realizzare un ampio range di fori (diametri da 38 a 64 mm). La perforatrice offre un’eccellente mobilità e stabilità, anche sui terreni più difficili. Insieme a un nuovo braccio e a un’affidabile perforatrice da roccia HL300, offre elevata produttività e bassi costi operativi anche in ambienti sfidanti. Si adatta a vari lavori di costruzione civile, come cantieri stradali e ferroviari, scavi, realizzazione di canali e diverse opere di fondazione. L’estensione del braccio e il roll-over (optional), che consente alla slitta di ruotare di 360 gradi, rendono l’unità ideale anche per applicazioni in cave di pietra ornamentale e in operazioni di tunneling.

SIP&T progetta, produce e commercializza aste telescopiche, utensili e attrezzature per la perforazione verticale, prodotti destinati a cantieri di costruzione di opere infrastrutturali, grandi opere dell’ingegneria civile, autostrade, viadotti, dighe, gallerie e per il consolidamento dei terreni.
Costituita nel 1996, SIP&T propone ai propri clienti prodotti affidabili, dal considerevole know-how tecnologico e dall’elevata qualità dei materiali. “Tra gli obiettivi che ci siamo prefissati nel breve e nel lungo periodo”, ci racconta Francesco Cantisani, Responsabile Vendite dell’azienda, “c’è sicuramente quello di voler rafforzare la nostra presenza sia per quanto riguarda il mercato domestico sia quello estero, che già ci vedono molto competitivi. Stiamo implementando degli accordi commerciali che ci permettano di installare degli hub a livello internazionale, in maniera tale da permettere ai clienti di utilizzare i nostri prodotti e avere dei tempi di consegna ragionevoli”. Tra i prodotti esposti, alcuni elementi di punta dell’azienda sono il twister automatico, un prodotto totalmente meccanico semplice da installare sulla macchina e da utilizzare, e il Kelly Bar, studiato per la Marini Quarries. Presenti anche un FDP per la tecnologia della costipazione con punta inferiore intercambiabile, utilizzabile in tutti i terreni inclusa la roccia; un bucket allargatore, che serve per aumentare la portata dei pali in quanto realizza la parte finale a zampa di elefante; la nuova Pras, un nuovo concetto di elica, in quanto il tagliente non è più saldato sulle coclee ma al di sotto. La finalità dell’elica è quindi diversa, non polverizza la roccia ma la spacca, diminuendo il tempo di perforazione e accelerando il processo di scavo.

Dal 1969, SOILMEC è un punto di riferimento nella progettazione, produzione e commercializzazione di attrezzature e impianti per fondazioni e perforazioni. Tante le novità presentate al pubblico durante l’evento fieristico, a partire dalla nuova perforatrice per microforatura SM-6, il giusto mix tra design e prestazioni, una perforatrice flessibile, di classe 7 tonnellate, progettata per soddisfare le esigenze dei professionisti di tutto il mondo. Flessibilità, basso consumo di carburante e alta efficienza sono state le linee guida dei progettisti che hanno creato l'SM-6. L'impianto è dotato di un nuovo potente motore Diesel Deutz TCD 3.6 L04 (Tier4f), che arriva fino a 100 kW, accoppiato al nuovo impianto idraulico in grado di erogare con i circuiti principali fino a 200 l/min. L'impianto è dotato di comandi servoassistiti idraulici di tipo proporzionale che rendono le operazioni fluide. Dotato di Load Sensing System ha bassi costi di gestione e una ridotta usura dei componenti.
L’SM-15 e l’SM-15HD, invece, sono le ultime aggiunte di perforatrici Soilmec per applicazioni di micropali e tiranti. Sviluppata partendo dai modelli di successo SM-401 e SM-14, l’SM-15 offre maggiore flessibilità, facilità di trasporto, prestazioni più elevate e un minore impatto ambientale. L’SM-15 HD è equipaggiata con un potente motore Diesel Cummins B6.7 e un sottocarro di dimensioni maggiorate per garantire grande stabilità e potenza, per consentire di gestire al meglio anche i progetti più impegnativi. La scelta di dotare la macchina di questo tipo di motore consente alla perforatrice di utilizzare e sfruttare grandi rotary a doppia testa e vibro-rotary ed ottenere le migliori prestazioni nelle tecnologie di ancoraggio e jet-grouting.
Infine, dopo il debutto in cantiere lo scorso anno della SR-35 EVO, la gamma di perforatrici idrauliche Soilmec si arricchisce con il nuovo modello “entry-level”: la SR-30 Eagle. Questa macchina è compatta e agile, caratteristica che la rende veloce nell’allestimento in cantiere e nel trasporto e adatta ad essere utilizzata in una vasta gamma di cantieri, soprattutto quelli in spazi ristretti o nelle aree urbane. La perforatrice è stata progettata in due differenti versioni, che condividono la stessa macchina base e la stessa testa di rotazione: la prima, allestita con un’antenna monolitica, è stata progettata pensando a prestazioni e peso. Il risultato è una perforatrice che pesa poco più di 29 tonnellate in condizioni di trasporto completa di asta kelly 4 x 9 montata. La versione alternativa, che viene fornita con un’antenna modulare, è stata sviluppata con l’idea di passare a differenti configurazioni, come LHR e CFA, in modo rapido e intelligente, senza smontare la parte centrale dell’antenna.

URI, fondata nel 1925, ha da sempre cercato di rispondere alle diverse esigenze dei propri clienti, sapendo evolversi nel tempo. Oggi l’offerta dell’azienda comprende, tra gli altri, elettrocompressori, apparecchiature per il trattamento dell’aria compressa, pompe da acquedotto e fognatura, mixer sommergibili e idrovore. La gamma di prodotti che URI offre non copre solo tutte le esigenze del cantiere e della cava, ma rappresenta anche una selezione di grandi marchi presenti sul mercato, con cui l’azienda porta avanti partnership consolidate da lungo tempo, come Atlas Copco, Mincon, Ilmeg e Karbo. Proprio un motocompressore di Atlas Copco è stato scelto dall’azienda per essere esposto al Geofluid, nella fattispecie l’H23, facente parte della gamma DrillAir e ideale per lavori di ingegneria del suolo. Facile da spostare, da usare e da sottoporre a manutenzione, il DrillAir H23 ha un peso di 5.426 kg e una capacità serbatoio del carburante di 700 l; si tratta di un compressore che si adatta a un unico veicolo dotato di carro di perforazione. Il controller Xc4004 offre numerose funzionalità al tocco di ogni pulsante e gli intervalli di manutenzione del compressore si estendono fino a 1.000 ore, mentre quelli del motore fino a 500 ore. Grazie ad AirXpert 2.0, il sistema Atlas Copco di gestione delle prestazioni, è possibile avere il pieno controllo del flusso e della pressione del compressore: l’operatore regola uno dei due parametri, mentre l’altro viene calibrato automaticamente. Questo sistema è anche una combinazione dei migliori componenti possibili per aumentare l’efficienza del compressore, il quale riesce a perforare più metri ogni ora.


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