Tenere la barra a dritta

È questo il mantra che DAF utilizzerà per i prossimi anni nella rotta verso il raggiungimento della decarbonizzazione dei trasporti.
L'azienda sta portando avanti diversi test con differenti tecnologie per arrivare a offrire la migliore soluzione possibile in un'ottica di emissioni zero


Anche se alla COP26 (XXVI Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) non sono stati raggiunti i risultati desiderati ed è stata persa un'opportunità per quanto riguarda il futuro del clima, l'Europa ha comunque preso una decisione. Le tappe del percorso verso la decarbonizzazione dei trasporti sono già state fissate e noi, con i nostri servizi e i nostri prodotti, non possiamo esimerci dall'andare verso quella direzione. Dobbiamo mantenere la barra a dritta per raggiungere l'obiettivo zero emissioni". Così ha dichiarato Paolo A. Starace, Amministratore Delegato di DAF Veicoli Industriali, durante la conferenza stampa di fine anno, l'occasione per stilare un bilancio del 2021 ma, soprattutto, per illustrare le strategie e l'offerta che l'azienda ha intenzione di proporre per ciò che concerne le propulsioni alternative.
Il costruttore non si è tirato certamente indietro e lo scorso anno ha investito ben 237 milioni di dollari in Ricerca e Sviluppo, che a giugno hanno portato al lancio della New Generation DAF XF XG XG+, gamma di veicoli ultra premiata e studiata anche in base alle normative del nuovo Regolamento Europeo sulle masse e dimensioni, per poterne sfruttare tutte le possibilità. "Questa gamma di prodotti non è un punto di arrivo, bensì un punto di partenza. Si tratta di una piattaforma che riuscirà ad accogliere le tecnologie che stiamo testando, ibrido e idrogeno", spiega Starace. Proprio a questo proposito, il DAF XF H2, che sfrutta motori a combustione interna a idrogeno, è stato insignito del "Truck Innovation Award 2022", segno tangibile dei risultati che gli investimenti attuati stanno dando.
Oltre alle tecnologie in fase di sviluppo, allo stato attuale DAF è in grado di offrire soluzioni elettriche a batteria, che vanno però approcciate in maniera differente rispetto ai tradizionali mezzi odierni. Per questo motivo, l'azienda si propone come one-stop-shop, in grado di consigliare il cliente a 360° per trovare la soluzione migliore per la sua mission.
Questo processo inizia con una valutazione estremamente dettagliata del lavoro che deve svolgere il veicolo. Vengono quindi presi in considerazione fattori come ad esempio gli stop del mezzo, i tempi di carico e scarico del veicolo, la conformazione geografica dei percorsi che deve seguire. Una volta analizzati tutti questi aspetti, i dati convertono in un software realizzato da DAF che attua una vera e propria simulazione del lavoro e permette di monitorare il consumo delle batterie e il loro stato di carica. Da qui si arriva alla migliore proposta per il cliente, la quale non si limita però solo al veicolo, ma comprende anche l'installazione delle strutture di ricarica qualora fossero necessarie per arrivare al termine dell'operatività quotidiana del mezzo. Inoltre, è prevista anche una fase di tutoring con veicoli dimostrativi targati per i clienti e gli autisti, necessaria per indirizzarli verso il miglior utilizzo possibile delle capacità di questi prodotti. "L'utilizzo di queste macchine richiede una formazione e un accompagnamento alla guida particolari rispetto ad altri veicoli di generazioni precedenti", spiega Starace. "Mai come in questo momento i nostri partner di GuidarePilotare, la scuola ufficiale di formazione di DAF Veicoli Industriali, sono stati coinvolti per il lancio dei nuovi prodotti". L'autonomia e il buon funzionamento del mezzo, infatti, dipendono anche dalle capacità di guida del conducente.


DAF Cleaner Future

Ma quali sono, in concreto, le soluzioni proposte da DAF già disponibili e in fase di test? Per quanto riguarda l'elettrico è possibile scegliere tra diverse opzioni. Per mission di distribuzione urbana, raccolta rifiuti e navettaggio, il DAF CF FT e il DAF CF FAN rappresentano la soluzione ideale. Il layout del telaio consta di 5 moduli di batterie su entrambi i lati e la sua caratteristica principale sta nella flessibilità di queste componenti in base all'allestimento. Le batterie al litio-ferro-fosfato hanno permesso una riduzione del peso dei veicoli di 700 kg. Entrambi hanno un'autonomia di 200-250 km e la capacità della batteria è di 350 kWh, mentre il motore elettrico ha una potenza di 210 kW, pari a 300 cv. Il CF FT ha una MTT da 20,5 t e una MTC da 37 t, mentre il CF FAN una MTT da 29 t. Si possono ricaricare entrambi tra il 20% e l'80% in due modi: con una colonnina DC da 150 kW in 75 minuti oppure con una colonnina DC da 250 kW in 45 minuti.
Un'altra soluzione per incarichi di distribuzione urbana è il DAF FA LF da 19 t, il quale possiede un'autonomia compresa tra i 230 km e i 250 km, una potenza motore di 260 kW e una capacità della batteria di 250 kWh. Anche questo modello può essere ricaricato tra il 20% e l'80% in due modi: con una colonnina DC da 150 kW in 65 minuti o con una colonnina AC da 22 kW in 8 ore.
DAF sta attualmente testando altre due tecnologie. La prima è il Plug-in Hybrid Electric Vehicle (PHEV), che vede impegnato in prove su strada il veicolo CF Ibrido. Quest'ultimo unisce l'utilizzo del motore elettrico, ideale per le aree urbane, con una combinazione di motore diesel ed elettrico fuori città. Il motore elettrico è alimentato da un gruppo batterie da 85 kWh che si ricarica quando è in uso il motore diesel. Quando la batteria è completamente carica, il veicolo ha una portata elettrica di circa 50 km, a seconda del peso totale. Nelle aree extra urbane, l'energia generata dal freno motore allo scarico e dal controllo della velocità in discesa è utilizzata dal motore elettrico come riserva per il motore diesel, un grande vantaggio sia in termini di consumo di carburante che di emissioni di CO2 quando è in uso il motore diesel.
La seconda soluzione sulla quale DAF si sta concentrando è il Fuel Cell Electric Vehicle (FCEV), che si stima verrà implementata su larga scala fra 5-10 anni e per la quale si stanno effettuando delle prove con un veicolo già da qualche anno nel porto di Los Angeles, dotato di una sofisticata tecnologia di celle a combustibile che utilizzano l'idrogeno per generare elettricità e alimentare il motore elettrico. Si tratta di un progetto che PACCAR sta portando avanti in collaborazione con Toyota e Shell.
DAF e PACCAR, quindi, guardando con forza al futuro: "Nel 2022 avremo tante altre novità che riguardano l'elettrico e anche tipologie di veicolo differenti, le quali consentiranno di ampliare la gamma di applicazioni e di trasporto", conclude Starace.


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