Una scelta lungimirante

Stabilizzazione del pendio in frana sulla strada provinciale 161 tra Alcara-Li Fusi e Sant'Agata di Militello (ME). I dreni autoperforanti Sidra-V di Clivio srl, con la perforatrice Casagrande C6 e il generatore Doosan Portable Power G40 noleggiati da Air Service srl, assoluti protagonisti del cantiere

Che l'Italia sia un paese ad alto rischio idrogeologico non è di certo una novità, così come non è nuova a frane la strada provinciale 161 che collega Alcara-Li Fusi a Sant'Agata di Militello, in provincia di Messina. Dopo ripetuti episodi franosi e di caduta massi è stata finanziata la sua messa in sicurezza secondo un progetto che prevede soluzioni tecniche essenzialmente di tipo idraulico, ossia la stabilizzazione del pendio in frana con sistemi di drenaggio. I dreni autoperforanti Sidra-V di Clivio srl, con la perforatrice Casagrande C6 e il generatore Doosan Portable Power G40 noleggiati da Air Service srl, assoluti protagonisti del cantiere.

Stabilizzare una frana significa togliere acqua da un ammasso instabile. Si tratta di scavi, realizzati immediatamente a monte della nicchia di distacco e a valle del fosso di guardia, spinti in profondità fino ad intercettare la superficie piezometrica della falda. La raccolta e l'allontanamento delle acque, nel caso del consolidamento della frana che grava sulla SP 161 sono garantiti dai dreni autoperforanti SIDRA-V brevettati da Clivio srl.

Questo dreno è nato con lo scopo di poter posare, nel terreno, tubazioni drenanti autoperforanti in acciaio senza l'ausilio delle tubazioni di rivestimento, raggiungendo, anche in condizioni di lavoro difficili, profondità notevoli, addirittura possono arrivare fino a 250 m, quindi profondità molto più elevate rispetto a quelle raggiunte dai classici dreni in pvc microfessurato che generalmente non superano i 15/20 m, pena la tenuta stessa del dreno.

Lo schema di drenaggio previsto sulla SP 161 consta di 4500 m di drenaggi suddivisi in tre ordini a diverse progressive, quindi con diverse inclinazioni, aperture e lunghezze che vanno dai 50 agli 80 m di profondità.

Il consorzio che sta eseguendo il lavoro, composto da Ottomarzo lavori società cooperativa e Clivio srl, in questo caso fornitore in opera dei dreni, ha scelto di affidarsi ad Air Service srl per noleggiare la perforatrice Casagrande C6 XP-2, ideale per la posta di questi lunghi dreni grazie alla sua articolazione studiata appositamente per sopportare sollecitazioni impegnative e lavorare nelle condizioni più gravose. Rapida e veloce da mettere all'opera, semplice da usare e soprattutto flessibile: tramite il pannello di controllo la macchina può essere movimentata di +/- 93° senza interruzione e senza intervento manuale.

Come ci spiega Giuseppe Toscano, Product Manager di Air Service Srl: "Grazie al nuovo sistema di articolazione riesce a raggiungere davvero le posizioni più estreme e risulta essere perfetta, dunque, per eseguire queste lunghe perforazioni che, secondo le geometrie previste dal progetto, devono avere un'inclinazione verso l'alto di circa il 10%, con dei punti di posa e quindi di lancio del drenaggio relativamente bassi, circa 80 cm dal piano cingoli. Geometrie perfettamente rispettate dalla perforatrice C6 XP-2 di Casagrande, recentemente entrata nella nostra flotta noleggio, e in grado di fare la differenza per il mast modulare heavy duty, cinematismo e brandeggio".

Essendo il dreno Sidra-V autoperforante la perforazione avviene ad acqua con semplice rotazione. Per pompare acqua le pompe Clivio utilizzano un generatore Doosan Portable Power G40.
Come illustra sempre Toscano: "Il G40 assicura stabilità di potenza grazie al gruppo elettrogeno ottimizzato ottenuto accoppiando il motore Mitsubishi da 36 kW e gli alternatori Leroy Somer con eccitazione AREP che garantiscono ottime prestazioni di avviamento motore rendendolo ideale per applicazioni a elevato assorbimento di spunto, in più il serbatoio da 177 litri consente un massimo di 26 ore di uso ininterrotto al 75% del carico con un consumo carburante di 6,7 l/h al 75% del carico. Senza contare che - prosegue - in un unico quadro sono raggruppate tutte le funzioni di comando con indicatori di facile lettura che consentono il controllo a colpo d'occhio di tutti i parametri operativi critici".

Di criticità, sul cantiere, al momento, non ne sono emerse: la previsione è quella di riuscire a fare 1500 m di perforazioni al mese così da drenare l'acqua e mettere in sicurezza la provinciale 161 in maniera definitiva. La scelta di adottare i dreni Sidra-V va proprio in quella direzione. Una volta installati nel terreno, la loro manutenzione nel tempo viene senz'altro agevolata sia dalla presenza dei tubi d'acciaio che non andranno mai sostituiti come invece accade per quelli in PVC, con conseguenti rischi di compromissione della funzionalità stessa dell'opera drenante; sia a livello di pulizia interna del dreno, ad opera di lavaggi ad alta pressione, che possono essere eseguiti senza il rischio di danneggiarlo, cosa che invece potrebbe facilmente avvenire se l'alta pressione fosse applicata ai classici dreni in PVC. Senza dimenticare che l'utilizzo di dreni in acciaio con connessioni filettate tra i vari elementi che li compongono, fornisce inoltre la garanzia di maggiore resistenza e durabilità nel tempo nei confronti di possibili movimenti delle masse litoidi drenate. In tal caso, i dreni SIDRA-V riescono ad assolvere in parte anche alla funzione di elementi strutturali resistenti. Ecco quindi la scelta lungimirante effettuata per la stabilizzazione del pendio in frana tra Alcara-Li Fusi e Sant'Agata di Militello; mentre per le contingenze del cantiere, tutta la professionalità e l'efficienza dei quasi 40 anni di esperienza di Air Service, una garanzia per forniture, noleggio e assistenza tecnica. Che sia Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Abruzzo e Puglia. Ovunque ci sia un cantiere.


Il dreno SIDRA-V brevettato da Clivio srl È costituito da:

  • Tubo in acciaio di prima scelta caratterizzato dalla presenza di fori drenanti di circa 16 mm di diametro protetti da speciali "valvole microfiltranti". Il numero dei fori per metro lineare di tubo varia a seconda del diametro del tubo stesso e in funzione della capacità drenante richiesta dal progetto, a partire da qualche decina fino al massimo consentito dalla resistenza richiesta al tubo durante la fase di perforazione/posa.
  • Valvole microfiltranti (Tipo A/Tipo B)con fori/fessure di dimensione circa 1,0/1,5 mm.
  • Protezione delle valvole in fase di perforazione, mediante il riempimento delle stesse con un materiale plastico idrosolubile e biodegradabile.
  • Eventuale scalpello sacrificale con valvola di non ritorno (se posato con tecnica a rotazione).
  • Eventuale preventer, in caso di perforazioni sotto falda, che rimarrà solidale in fase di esecuzione al rivestimento del fronte di attacco del drenaggio.

Tale evoluzione tecnica ha portato a considerare il tubo drenante SIDRA-V, nella fase di perforazione, come un vero e proprio tubo/asta in quanto le "valvole microfiltranti" protette con il materiale plastico idrosolubile, sono efficacemente incastrate nel tubo stesso. Questo permette dunque di addurre i fluidi di perforazione all'utensile di perforazione sacrificale (con pressioni fino a 15/25 Bar) senza che si necessiti di un'apposita tubazione.

 


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